domenica 9 febbraio 2025

Valeria Magli e la sua mostra "MORBID" al MAMbo: un viaggio nell'universo femminile

 


Dal 29 gennaio all’11 maggio 2025, il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita MORBID, una mostra incentrata sull'opera della danzatrice e coreografa Valeria Magli. Curata da Caterina Molteni, la mostra si inserisce nel programma di ART CITY Bologna 2025, in occasione di Arte Fiera, portando al centro dell'attenzione un percorso artistico che esplora e ridefinisce la figura femminile. Questo titolo evocativo, scelto dall'artista, è un gioco linguistico che abbraccia diversi significati e concetti, dando vita a un'esperienza unica di riflessione sulla donna, sul corpo e sulle sue contraddizioni.

Valeria Magli: una vita di danza e ricerca artistica

Valeria Magli, nata a Bologna nel 1952, ha dedicato la sua carriera alla danza, ma il suo percorso si è evoluto nel tempo, estendendosi a molteplici forme di espressione artistica. La sua carriera, segnata da una continua ricerca sul corpo e sulla sua relazione con la forma, ha contribuito a ridefinire il concetto di danza contemporanea in Italia e oltre. Dopo aver esplorato il mondo della danza classica e moderna, Magli ha cominciato a esplorare la coreografia come forma di arte visiva, interessandosi alle dinamiche di potere e identità legate al corpo femminile.

A Milano, dove vive e lavora, ha sviluppato un linguaggio proprio, in grado di tradurre il movimento in un'esperienza che non è solo fisica, ma anche emozionale e intellettuale. I suoi lavori hanno sempre avuto al centro il corpo, inteso come strumento di indagine della psiche, della memoria e della condizione sociale della donna.

Il concetto di "MORBID": tra morbido e morboso

Il titolo della mostra, MORBID, è un termine ricco di sfumature e significati. In italiano, "morbido" evoca sensazioni di delicatezza, di dolcezza, di flessibilità, ma il termine assume una valenza più complessa e inquietante se si considera la sua traduzione dal tedesco, dove "morboso" denota qualcosa di patologico, di ossessivo, di legato alla morbidezza ma anche alla decadenza. In questo gioco di opposti, Magli si interroga sulla figura della donna e sulle contraddizioni che l'hanno contraddistinta nei secoli.

In un mondo dominato da una visione rigida e integra della figura maschile, spesso simbolizzata in modo ironico da Magli come una banana — con la sua forma rigida, geometrica e fissa — la donna appare come il contrario: sinuosa, flessuosa, ma anche capace di generare forze violente, maniacali e ossessive. Un corpo morbido e vulnerabile che, tuttavia, può sfociare in un'energia potente, capace di sfidare e sovvertire le regole imposte dalla società.

La mostra: un percorso cronologico e tematico

MORBID non è solo una mostra di opere visive, ma una vera e propria riflessione sul corpo femminile e sul suo potere. Il percorso espositivo, che si sviluppa dal 1970 ai primi anni 2000, offre un’analisi evolutiva del pensiero e della produzione artistica di Valeria Magli. Attraverso un insieme di installazioni, sculture, fotografie, e video, l'artista restituisce la sua visione di una donna che non è mai un'entità statica o definita, ma che si trasforma continuamente, sfida i canoni estetici e sociali, e si fa portatrice di nuovi significati.

Ogni sezione della mostra invita il visitatore a entrare in contatto con l’universo emotivo e fisico della Magli. Le sue opere sono una riflessione sui corpi che si espandono, si curvano, si deformano, portando alla luce tensioni invisibili ma forti, con un’attenzione particolare alla sessualità, alla fragilità e alla forza delle donne.

In particolare, l'artista indaga il ruolo della donna nell’ambito della danza, della performance e dell’arte visiva, utilizzando il corpo come metafora della lotta per l'autodeterminazione e dell’incontro tra sensibilità e potere. Il lavoro di Magli è pervaso dalla ricerca di una nuova definizione di femminilità, che non sia più imprigionata nei ruoli tradizionali, ma che esplori nuove forme di espressione del desiderio e dell’identità.

Il messaggio di Valeria Magli

Con MORBID, Valeria Magli offre al pubblico una riflessione sulla dualità che caratterizza la figura femminile: da un lato, la morbidezza e la sensualità, dall'altro, l'intensità e la forza di un corpo che non è solo un contenitore estetico, ma un mezzo di espressione e resistenza. L'artista vuole mettere in luce le contraddizioni della società contemporanea, che spesso confonde la fragilità con la debolezza, l'emotività con l'instabilità, e la sensualità con l'oggettificazione.

Il suo lavoro invita a rompere gli schemi e a riconsiderare la figura della donna non come un oggetto passivo o una musa ispiratrice, ma come una presenza complessa, poliedrica, capace di definire e riscrivere la propria narrazione.

In un mondo in cui la figura femminile è ancora spesso relegata a stereotipi e limitazioni, MORBID si propone come una riflessione profonda e sfidante, che invita ogni spettatore a riconsiderare il corpo e l'identità, a esplorare il desiderio, la sofferenza, la bellezza e la potenza in un'unica, complessa visione artistica.

La mostra rappresenta così un capitolo fondamentale nel percorso di Valeria Magli, che con il suo approccio innovativo e anticonformista, continua a ispirare una nuova generazione di artisti, pensatori e spettatori a ripensare le convenzioni e a cercare nuove forme di espressione del sé. MORBID è un invito a confrontarsi con le nostre paure, le nostre desiderabilità, e la nostra forza interiore.

Credit photo: Valeria Magli, Pupilla, 1983 foto tratta dal sito ufficiale del Museo MAMbo di Bologna. Scatto di Carla Cerati

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