giovedì 31 marzo 2011

Passato – Presente. Dialoghi d’Abruzzo

Sabato 9 aprile 2011 ore 18.00

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Passato – Presente. Dialoghi d’Abruzzo
a cura di
Anna Imponente

Afro, Daniela Allega Fuciarelli, Lucilla Catania, Mario Ceroli, Enzo Cucchi, Venanzo Crocetti, Maria Dompè, Radu Dragomirescu, Christelle Familiari, Simona Iannini, Fabio Mauri, Maria Elisabetta Novello, Nunzio, Claudio Palmieri, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Attilio Pierelli, Ettore Spalletti.

Neola Onlus
di
Bruna Esposito, Emanuela Barbi, Enzo De Leonibus, Franco Fiorillo, Fabrizio Sartori


Saluti da© L’Aquila
di
Giuseppe Stampone

Inaugura sabato 9 aprile, presso il CIAC - Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea di Genazzano (Rm), la mostra PASSATO – PRESENTE. DIALOGHI D’ABRUZZO, organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio.
L’esposizione viene ospitata negli spazi del Castello Colonna di Genazzano, noto per l’importanza storica e per una consolidata apertura nei confronti dell’arte contemporanea. Una selezione di sedici opere tra le più significative delle collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo – una poliedrica raccolta che per campioni va dalla preistoria, all’arte romana, rinascimentale, del Sei e Settecento, fino all’arte odierna - è allestita contestualmente ad altrettanti lavori di alcuni tra i più noti artisti contemporanei provenienti da collezioni pubbliche abruzzesi quali il Museo Archeologico di Teramo, il Castello Orsini Colonna di Avezzano, e il MUSPAC (Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea de L’Aquila), oltre che da collezioni private.

L’esposizione, curata da Anna Imponente, venne progettata prima del terremoto del 6 aprile 2009 come allestimento sperimentale delle eclettiche collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo che occupavano un’ala del Castello Cinquecentesco de L’Aquila; essa si configura come ipotesi di coesistenza di opere antiche e contemporanee legate da continuità formali, poetiche e naturali garantite dalle matrici abruzzesi della maggior parte dei lavori presenti. Vengono a dialogare in uno stesso percorso espositivo, ad esempio, lo scheletro fossile di Mammuth del Pleistocene con il Bucranio di Pino Pascali, presentato per la prima volta al Premio Avezzano del 1966; oppure l’affresco quattrocentesco di Francesco da Montereale, una Pietà proveniente dalla chiesa di San Basilio, con un monocromo di Ettore Spalletti.

Parallelamente il CIAC ospita alcuni artisti che stanno attuando una riflessione sull’odierna situazione aquilana attraverso iniziative concrete volte alla ricostituzione di una realtà urbana come collante di un tessuto sociale. Il primo è il progetto dell’associazione Neola Onlus, collettivo guidato dall’artista Bruna Esposito insieme a Emanuela Barbi, Enzo De Leonibus, Franco Fiorillo e Fabrizio Sartori. L’iniziativa, a carattere itinerante, intende promuovere il restauro delle “nicchie del primo bacio” della scalinata della Basilica di San Bernardino de L’Aquila. Attraverso la rivisitazione e la vendita di un dolce tradizionale aquilano vengono raccolti i fondi per la riqualificazione del complesso architettonico.
Giuseppe Stampone con Saluti da© L’Aquila (un progetto curato da Raffaele Gavarro), affida all’innocente messaggio della cartolina il compito di denuncia della situazione corrente: 25.000 immagini restituiscono in modo lucido gli attuali scorci del capoluogo abruzzese.
Saluti da© L’Aquila (www.salutidalaquila.it) è rivolto in primis alle autorità internazionali della politica, della cultura e dello spettacolo che stanno già ricevendo, nei loro domicili istituzionali o privati, le cartoline da una città le cui emergenze sono lontane dall’essere finite. Il progetto ha una vocazione itinerante e toccherà diverse città del mondo. Al CIAC l’artista lo presenterò con un intervento site-specific.

Nella serata dell’inaugurazione inoltre verrà presentato in prima assoluta il video Polvere negli occhi, nel cuore sogni, curato da Licia Galizia. Il filmato documenta le fasi allestitive della mostra che ha visto numerosi artisti collaborare insieme agli studenti per la creazione di installazioni site-specific divenute il primo nucleo della Collezione Permanente Arte Contemporanea Liceo Bafile.


Passato – Presente. Dialoghi d’Abruzzo è realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo e conta su un comitato scientifico formato, oltre che da Anna Imponente, da Lucia Arbace, Mariella Nuzzo, Claudio Libero Pisano, Enrico Sconci e Rossana Torlontano.

La conferenza stampa si svolgerà il 6 aprile alle ore 11.00 presso il Palazzo Valentini di Roma.

Scheda tecnica
Titolo
Passato – Presente. Dialoghi d’Abruzzo
Neola onlus
Saluti da© L’Aquila

Artisti in mostra
Afro, Daniela Allega Fuciarelli, Lucilla Catania, Mario Ceroli, Enzo Cucchi, Venanzo Crocetti, Maria Dompè, Radu Dragomirescu, Christelle Familiari, Simona Iannini, Fabio Mauri, Maria Elisabetta Novello, Nunzio, Claudio Palmieri, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Attilio Pierelli, Ettore Spalletti.

Bruna Esposito, Emanuela Barbi, Enzo De Leonibus, Franco Fiorillo, Fabrizio Sartori

Giuseppe Stampone

A cura di
Anna Imponente
Comitato scientifico
Lucia Arbace, Mariella Nuzzo, Claudio Libero Pisano, Enrico Sconci, Rossana Torlontano

Sede
CIAC - Centro Internazionale d’Arte Contemporanea
Castello Colonna di Genazzano
Piazza S. Nicola, 4 – 00030 Genazzano (Roma)
www.ciacmuseum.com

Periodo
9 aprile – 3 luglio 2011

Opening
Sabato 9 aprile 2011, ore 18.00

Conferenza stampa
6 aprile ore 11.00, Palazzo Valentini, Via IV Novembre, Roma

Ufficio Stampa
della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio:
Dott.ssa Antonella D'Ambrosio
( +39.06.69674232 fax +39.06.69674210 cell +39 334 6897410
* antonella.dambrosio@beniculturali.it sbsae-laz.ufficiostampa@beniculturali.it
dell’organizzazione:
Alessandro Paoletti
( +39.348.3666548
* alessandro.paoletti@publicisconsultants.it

Orari
Dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19

Ingresso
Intero € 7,00
Ridotto € 5,00 (under 18 e over 65)
Gratuito per minori di anni 12, guide turistiche con patentino, insegnanti con scolaresche, disabili e loro accompagnatori, residenti di Genazzano


Organizzazione
Munus S.p.A.
Via Pian di Sco 62/B - 00139 Roma
Tel: 06.88522480 Fax: 06.8802729 Web: www.munus.com

Catalogo
Palombi Editore


Enti promotori
Con il patrocinio di

Presidenza del Presidenza della
Presidenza della Presidenza della

Come arrivare
Genazzano è raggiungibile da Roma in 30 minuti.

AUTOSTRADA A1, USCITA VALMONTONE.
AUTOSTRADA A24 ROMA-L’AQUILA, USCITA CASTEL MADAMA - SAN VITO -GENAZZANO

DA ROMA TERMINI, DIRETTRICE F.S. ROMA-CASSINO, FERMATA VALMONTONE, POI NAVETTA-BUS PER GENAZZANO

AUTOLINEA ROMA-GENAZZANO CON PARTENZE DALLA STAZIONE METROPOLITANA A - ANAGNINA, DIRETTRICE CASILINA O AUTOSTRADA DEL SOLE E DALLA STAZIONE METROPOLITANA B - PONTE MAMMOLO, DIRETTRICE PREDESTINA O AUTOSTRADA ROMA-L’AQUILA

Valentina Vannicola. Tra letteratura e fotografia

Valentina Vannicola. Tra letteratura e fotografia

Libri come. Festa del libro e della lettura
Roma Auditorium Parco della musica
1-10 aprile 2011

Valentina Vannicola
Tra letteratura e fotografia
a cura di Anna Cestelli Guidi


opening:
venerdì 1 aprile 2011, ore 18:30

In occasione della II edizione di Libri come. Festa del Libro e della Lettura, s.t. foto libreria galleria presenta un'antologica dei lavori di staged photography di Valentina Vannicola ispirati ad alcuni classicci della letteratua, fra cui il nuovo progetto dedicato all'Inferno di Dante.
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Valentina Vannicola. Tra letteratura e fotografia
Con un lavoro fotografico dal carattere fortemente ludico e visionario Valentina Vannicola “mette in scena” alcuni famosi episodi dei capolavori della letteratura universale. Tra il 2007 ed il 2010 l’artista ha realizzato la trasposizione visiva de ‘La principessa sul pisello’ di Hans Christian Andersen, il ‘Don Chischiotte’ di Cervantes, ‘Alice nel paese delle meraviglie’ di Lewis Carroll.
L’ultima narrazione con cui si misura l’artista in una produzione fotografica ancora inedita e appositamente realizzata in occasione della Festa del libro e della lettura Libri come, è tra i massimi capolavori della narrativa di tutti i tempi: ‘L’inferno’ di Dante.
Attraverso una sequenza formata da più scatti fotografici Valentina Vannicola coglie la sfida di interpretare visivamente le narrazioni su cui altri artisti prima di lei, dagli illustratori contemporanei di libri per bambini ai pittori ottocenteschi – si pensi alle tele monocrome di Henry Daumier dedicate al cavaliere della Mancha o alle incisioni di Gustave Doré sempre sul Chischotte e su ‘L’Inferno’ dantesco o ai magnifici disegni di Botticelli sempre sull’Inferno - si sono cimentati.
La ripresa fotografica è l’ultimo e decisivo momento di un lavoro di regia di grande inventiva e originalità, di cui Valentina Vannicola segue minuziosamente tutti gli aspetti, dai costumi alle scenografie fino agli scatti finali, grazie soprattutto alla generosa partecipazione degli ‘attori’, gli abitanti del paese natale dell’artista nella Maremma laziale, i protagonisti di ogni sua storia.
Tutte le fotografie hanno come sfondo il paesaggio collinoso e brullo della Maremma laziale: qui viene composto il sandwich di coloratissimi materassi in cui la spocchiosa regina della fiaba di Andersen ha nascosto il pisello che rende insonne la modesta principessa; e qui sfilano Don Chisciotte, col suo ronzino, e Sancio Panza.
Lo stesso sfondo brullo e scarnito domina le scene degli infernali gironi danteschi, scene corali surreali di grande ironia e maestria compositiva, personali interpretazioni per tentare di rendere palpabile il mondo visionario di Dante. Anche qui i protagonisti indiscussi sono i compaesani di Valentina alle prese ora con l’ardua impresa di interpretare il ruolo delle anime dannate dei gironi danteschi.
La regia sapiente di tutte le fasi di elaborazione e produzione fino all’immagine finale, realizzata nella maggior parte dei casi con una Hasselblad 6x6; l’ironia e la visionarietà dello sguardo con cui l’artista si avvicina alle grandi narrazioni – siano esse fiabe o pietre miliari della tradizione poetica – e le risolve con inventiva e creatività, ed infine la maestria compositiva di ogni singola immagine rendono il lavoro di questa giovane fotografa radicalmente originale ed inventivo, estremamente personale e universale al tempo stesso.

Biografia
Nata nel 1982 Valentina Vannicola si è laureata in filmologia presso l’Università la Sapienza di Roma; successivamente si è diplomata alla Scuola Romana di Fotografia. La sua prima mostra personale, dal titolo ‘Su(l)reale’ e curata da Nathalie Santini (7min photography) si è tenuto con gran successo presso s.t. foto galleria libreria di Roma (dicembre-febbraio 2009-2010) Nell’ottobre 2010 ha vinto il secondo premio per il miglior portfolio fotografico al Festival Fotoleggendo.

Vasilki d'Occidente

ASSOCIAZIONE CIRCUITI DINAMICI
dal Circolo Culturale Bertolt Brecht
Spazio 2/Via Giovanola 21/C_Milano Tel +39 3397908472 - www.bertoltbrecht.it - MM2 Abbiategrasso
presenta
Lunedì 11 Aprile 2011
Vasilki d'Occidente
Uno sgardo sull'arte Russa di ieri e di oggi, dentro e fuori la grande madre Russia

ORE 19,00
a cura di Vera Maria carminati
Majakowskji, Il Vasilki dell'avanguardia
L’arte come via per la civiltà e per la libertà
Poeta e pittore, Vladimir Majakovskij mise la sua arte al servizio della Rivoluzione d’Ottobre e la nascente società sovietica. Egli sosteneva una poesia che fosse espressione immediata della rivoluzione in atto, mentre in pittura aderì al cubo-futurismo russo. In entrambi i casi il punto di partenza era la rottura con l’arte del passato, dai contenuti retorici e dal linguaggio accademico, a favore di scelte stilistiche anticonvenzionali. Totale era la convinzione di Majakoskij che l’arte avesse il potere e il dovere di incidere sul tessuto sociale, rinnovandolo.

ORE 19,30
a cura di Lorenzo Argentino e Matveeva Alexandra
I vasilki della nuova primavera
con
Ludmila Kazinkina _Ekaterina Smirnova _Dasha Vigori Oussova _Natalia Molchanova
_Jurij Tilman -Valentina Povarova_Ekaterina Zhilina_Matveeva Alexandra_ Tatyana Perevozchikova

ORE 20,00
I vasilki spirituali
Pellegrinaggio con i devoti di San Nicolay
di Tatyana Perevozchikova

Video - reportage fotografico di un giorno di pellegrinaggio con i devoti di San Nicolay (Kirovskay oblast, Vyatka). Si tratta del più lungo pellegrinaggio in Russia il cui inizio risale al 1385 : sono 7 gg e 200 km.
Sempre in occassione della presentazione del libro abbiamo creato una live performance sulla Russia ortodossa
La proezione del video e delle foto è accompagnati dai canti lirici ortodossi, poesie e romanzi dei classici russi.

“ARTISTI PER L’AQUILA”

“ARTISTI PER L’AQUILA”
Sede espositiva: Domus Talenti - Roma
Indirizzo: Via Quattro Fontane 113
Data di svolgimento: mercoledì 6 aprile 2011 ore 18.30
Presentazione in sede del catalogo : a cura della D.ssa Mara Ferloni
Ingresso libero

In occasione del secondo anniversario del terremoto che ha devastato l’Aquila e i centri in prossimità del capoluogo, il giorno 6 aprile avrà luogo a Roma, presso lo spazio espositivo “Domus Talenti” una mostra/evento d’arte figurativa a cui hanno aderito 45 artisti romani in qualità di promotori per una raccolta fondi a sostegno della Protezione civile e della Sovrintendenza ai Beni culturali del capoluogo abruzzese ed il cui ricavato sarà destinato al recupero del patrimonio dei beni mobili compromessi dal sisma. Il progetto nasce e si è sviluppato da una idea della scultrice romana Patrizia Olivieri che ha coinvolto, intorno a sé, in questa lodevole iniziativa, amici artisti, pittori, scultori incisori, e l’Associazione “Gli artisti della bottega” affinchè offrissero, attraverso la donazione e la vendita delle proprie opere, un concreto contributo di solidarietà, mantenendo alta l'attenzione sulle difficoltà che ancora vive il territorio aquilano a causa del sisma del 6 aprile 2009. Il ricavato infatti sarà devoluto alle istituzioni preposte a riportare agli antichi splendori quelle opere d’arte danneggiate dal terremoto che, per mancanza di fondi, sono ancora in attesa di essere sottoposte ad intervento di recupero.
Le realizzazioni degli artisti saranno messe in vendita ad un prezzo equo per agevolarne l’acquisto da parte del pubblico presente.
Un profilo critico degli artisti, inserito all’interno del catalogo, redatto per l’occasione, è stato curato dal critico d’arte D.ssa Mara Ferloni.
L’evento ha ottenuto il patrocinio della Regione Abruzzo.
30 marzo 2011


ELENCO DEGLI ARTISTI PARTECIPANTI

Marcella Allamprese, Pino Allamprese , Maria Clara Andreoni, Selly Avallone, Mauro Camponeschi, Serena De Angelis, Sandro Di Santo, Barbara Durante, Alfonso Filieri, Rodolfo Fincato, Giò Fini, Paola Filippin, Alberto Giuseppini, Fiorenza Gorio, Chiara Ilari, Simone Lionetti, Maria Malara, Mauro Mastracci, Franca Meduri, Cristina Menichelli, Antonio Milana, Xenia Miranda, Alba Montori, Patrizia Olivieri, Eleonora Ottavini, Maria Camilla Pace, Silvio Pancheri, Franca Picarelli, Giampiero Pierini, Claudio Polese, Elena Redivo, Marcella Ruggeri, Rossana Sandroni, Roberta Sarchioni, Katia Seri, Liviana Sinibaldi, Giovanni Spinello, Tina Stati, Renata Tipaldi, Adele Totaro, Maurizia Trinchero, Mimma Vitamore, Viviana Vola, Santina Zerbo, Riccardo Zizzo.


Per ulteriori informazioni: contattare Patrizia Olivieri cell.3488206197
Domus Talenti : sig. Maurizio Angeloni tel.0697996300


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COMUNICATO STAMPA Artisti per l'Aquila.doc
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martedì 29 marzo 2011

Inaugurazione nuova sezione "Aldo Gambuzzi" al Museo del Castello di Zavattarello (Pv)

Aldo Gambuzzi, Soffocamento, metalli saldati, 80x60, 1975
Oltre trenta sculture in metallo si aggiungono alle opere pittoriche esposte nel Museo d'arte contemporanea del Castello di Zavattarello (Pv): sono le opere di Aldo Gambuzzi, in arte Gambaldo, scultore di origini mantovane la cui famiglia ha donato una cospicua parte della sua produzione al Museo.
L'esposizione permanente inaugura sabato 2 aprile 2011 alle ore 16.00: dopo un aperitivo, il dott. Gabriele Diegoli e il dott. Tullio Biasioli illustreranno la vita e le opere dello scultore.

Bronzo, rame, leghe d'argento si animano di vita propria tra le sapienti mani di Aldo Gambuzzi, che plasma i metalli per realizzare composizioni floreali, simboli cristiani, ritratti della sua città d'adozione - Pavia - e metafore del mondo che sono vive e attuali ora più che mai: la materia asseconda la sua immaginazione e il fuoco non è soltanto un mezzo, ma è componente primaria dell'opera. Infatti  è proprio il fuoco che non solo dà forma alla materia, ma la colora di vita e di piena espressione.
L'estro creativo è forte e potente quanto è sopraffina la perizia tecnica: questo artista usa la fiamma ossidrica con la stessa leggerezza di un pennello, riproducendo la natura, la crudeltà della vita, la speranza nel finale trionfo della giustizia e della fraternità. La sua espressività è, come dice Alberto Mirarchi, "pura, semplice, lineare": i suoi quadri scultura sono vivi, pulsanti, scattanti, esprimono "la volontà del creatore di portare un messaggio, di favorire una discussione".

Le opere di Aldo Gambuzzi si possono ammirare al Museo d'arte contemporanea del Castello di Zavattarello (Pv) da aprile a ottobre ogni sabato, domenica e giorno festivo dalle 14.30 alle 18.30.
Informazioni utili: www.zavattarello.org/castello_index.html

venerdì 25 marzo 2011

"Ceci n’est pas une usine" Claudio Spoletini


Mostra "Ceci n’est pas une usine" del pittore Claudio Spoletini
Inaugurazione mercoledì 6 aprile 2011, ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura, rue de Livourne 38, 1000 Bruxelles

La mostra durerà dal 07.04.2011 al 28.04.2011
RSVP entro il 05/04/2011 tel. 02/533.27.20 – iicbruxelles@esteri.it

Informazioni
Data: mercoledì 6 aprile 2011 - giovedì 28 aprile 2011
Orari: Ore 19.00
Luogo: Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura
Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
In collaborazione con:

Tel. 02/533.27.20 - e-mail iicbruxelles@esteri.it

giovedì 24 marzo 2011

"The future is Back"

Inaugurazione Venerdì 25 Marzo
Spazio Via Dante 14 - Milano
ore 19.30
"The future is Back"
Duty Gorn affronta il tema del tempo provando a penetrare e rivelare l’anima dei suoi volti dalla bellezza emblematica, scomponendoli con tagli netti. Tele intrise di acrilico e tempera, dai colori vivi, tratti definiti e puliti si smembrano per essere poi assemblati in una composizione unica. Questa volta, non per fermare l’attimo di un sospiro di travolgente bellezza e sensualità, ma per raccontare un tempo prolungato e scoprire una bellezza celata. I tagli e le scomposizioni rendono le opere più turbate, in un racconto che si lascia contemplare. Le opere sono scomposte per ricostruire il nuovo in un tono deciso e aggressivo. I tratti netti dallo spessore evidente segnano il passaggio verso il nuovo e frammenti di scritte sovrapposte “raccontano” le opere dando corpo e tridimensionalità al pensiero. Le diverse facce dello stesso volto danno vita all’evoluzione dell’opera. Il futuro è protagonista sulla stessa tela del passato.

~ text: F. Franzon

Durante la serata DutyGorn si esibirà in due live painting, la prima parte include un progetto di Red Bull che ha già conquistato l'Europa, dipingendo un cooler che sarà poi regalato alla band "OneMic", già confermata la loro presenza all'evento.
Alle 22.00 l'artista dipingerà una tela 2x2 metri che si trova nel cortile interno al palazzo.

DJ set by: Mr. Chief & Ivan Minuti

Inviare mail per conferma:
press@dutygorn.com

SPAZIO VIADANTE14
tel 02 89 41 03 20
www.viadante14.it


DutyGorn art
Press office



press@dutygorn.com

http://www.dutygorn.com

martedì 22 marzo 2011

150 Souvenirs d’Italie


Vernisage collettiva “150 souvenirs d’Italie”
12 Aprile 1 maggio 2011
inaugurazione 12 aprile alle ore 18
in collaborazione con Gianluca Tedaldi, Stefania Severi e Tiziana Di Bartolomeo.
Galleria Atelier degli Artisti.
Via dell'Arco di San Calisto, 40 - 00153.
Trastevere, Roma. Dal 12 aprile al 1° maggio 2011.
Con il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione

In questa mostra ci saranno 150 artisti con 150 opere .
 I generi ospitati comprendono la pittura, la fotografia e le video installazioni. Il ricavato del 20% o 50%, delle opere vendute saranno devolute in beneficenza, ai bambini del centro di sostegno alla genitorialità della comunità di Sant'Egidio Roma.
L’occasione della mostra è offerta dalle celebrazioni commemorative dei 150 anni dell'Unità d'Italia, occasione che ha suggerito il titolo “150 souvenirs d'Italie”.

Questa mostra è un’occasione per realizzare un dialogo degli artisti fra loro e con il pubblico. Soprattutto, anche l’opportunità di mostrare la funzione dell’arte che è, quella di offrire una testimonianza con diverse chiavi di lettura, utile per liberarsi del pregiudizio e della paura di condividere un cammino comune.

Questa celebrazione dell’Unità d’Italia ha suscitato interesse e polemiche. Entrambe le conseguenze sono importanti per una maturazione dell’identità collettiva del popolo italiano.

La rinnovata attenzione al senso di un comune cammino di civiltà è necessaria per elevarsi al di sopra delle contingenti frammentazioni generate dagli eventi politici ed economici; anche la rivisitazione della storia del Risorgimento, progressivamente liberata dalla struttura rigida di un’interpretazione poco incline ad affrontare i lati meno luminosi del cammino unitario è sicuramente preziosa per un salto di qualità culturale e anche di
educazione civica.

In questo processo si inserisce anche la proposta artistica portata avanti dall’Atelier degli Artisti Roma, che intende avvantaggiarsi della grande libertà insita nella creazione artistica per ricercare uno sguardo nuovo, fresco, riguardo all’onda lunga di fatti che non debbono essere archiviati come monumenti sterili ma hanno ancora una grande vitalità sociale e politica.

L’auspicio degli organizzatori è che i numerosi contributi possano offrire allo spettatore un’immagine corale nella quale le singole individualità non temono di fondersi in un progetto più grande.

Gianluca Tedaldi, Storico dell'arte (Marzo 2011)

Galleria Atelier degli Artisti.
Via dell'Arco di San Calisto, 40 - 00153.
Trastevere, Roma.
www.atelierdegliartisti.it
infoatelierdegliartisti.it
comunicazione: ufficiostampa@espressionidarte.it
Dal 12 aprile al 1° maggio 2011.
Con il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione

sabato 19 marzo 2011

Il Viandante e la sua Ombra


Il CLAC, Centro Labicano Arte Contemporanea, è il nuovo spazio espositivo della zona est di Roma, che recupera alla città gli spazi di Villa Fiori, sita nel parco di Villa De Sanctis in via Casilina 675.

Fondato per iniziativa dei consiglieri municipali Massimo Lucà e Gianluca Santilli si è posto una serie di ambiziosi obiettivi:
1. Introdurre l’area archeologica circostante -Ad Duos Lauros- nei circuiti turistici, permettendo la valorizzazione delle catacombe di San Marcellino e Pietro e dei resti dell’epoca di Costantino;
2. Fungere da incubatore nel VI Municipio per realtà imprenditoriali come gallerie e studi d’arte;
3. Fungere da vetrina per artisti emergenti;
4. Permettere una conoscenza diffusa e pervasiva del contemporaneo;
5. Collaborare con le giovani gallerie e con le riviste d’arte e di cultura.


Al fine di raggiungere tali obiettivi, il CLAC, inaugurerà la sua attività espositiva venerdì 25 marzo 2011 alle ore 18.00 con una mostra, Il Viandante e la sua Ombra, che durerà tre settimane, realizzata con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma e del VI Municipio.

Tale mostra è sponsorizzata dal Misael e dalla Masseria Felicia e curata da Alessio Brugnoli, con il supporto di Flavia Lanza ed Emanuela Cinà, ed è ispirata all'unico dialogo scritto da Nietzsche.

Un’opera, quella del filosofo, che si pone nella lunga tradizione che considera il viaggio come metafora della conoscenza del Mondo e dell’Io; eppure la tradisce, perché a differenza delle figure classiche, definite dall’aver una meta, uno scopo, il suo viandante ha rinunciato ad ogni obiettivo.

Chi anche solo in una certa misura è giunto alla libertà della ragione, non può non sentirsi sulla terra nient’altro che un viandante ? per quanto non un viaggiatore diretto ad una meta finale: perché questa non esiste. Ben vorrà invece guardare e tener gli occhi ben aperti, per rendersi conto di come veramente procedono le cose nel mondo; perciò non potrà legare il suo cuore troppo saldamente ad alcuna cosa particolare: deve esserci in lui stesso qualcosa d’errante, che trovi la sua gioia nel mutamento e nella transitorietà.

Così racconta il filosofo in uno dei suoi aforismi. Se il Viandante non ha scopo, perché confrontarsi con l’ombra, se non ha bisogno di profezie o di risposte?

Semplicemente per parlar a se stesso, nel senso originale e straniante di sentirsi improvvisamente estraneo, di guardarsi con altri occhi, liberandosi della maschere e delle corazze costruite ogni giorno per difendersi dalla vita.

Perché l’Ombra è qualcosa di più e di diverso dalla semplice parvenza o dal proprio lato oscuro: è il Passato che grava sul presente e che genera il Futuro, poiché contiene tutte le concatenazioni causali che lo produrranno.

Non è soltanto istinto o abisso: è la tradizione, l’esperienza, l’insieme di ragionamenti e convenzioni che definiscono la forma della nostra vita.

L’Ombra rappresenta la possibilità di rispecchiarsi attraverso il linguaggio e dunque la possibilità dell’autocoscienza; È attraverso il parlare a se stessi che comincia la riflessione su di sé come animali della conoscenza e dunque la filosofia, la poesia e l’arte.

Ma il linguaggio non è rappresentazione, ma interpretazione: non è criterio di verità, ma creatore di opinione. Il suo scopo non è la conoscenza, fissa ed immutabile, ma la riflessione, mutevole e cangiante.

La mostra del CLAC tenta di riprodurre per immagini, specchi ed enigmi, tali riflessioni, coinvolgendo nel progetto alcuni dei più interessanti artisti italiani, sia affermati, sia emergenti, un ampio dialogo intergenerazionale che si esprime tramite una diversità di linguaggi espressivi.

Da una parte, un gruppo d’artisti che si confrontano con l’Uomo, non più misura di tutte le cose, ma inquieto cercatore, a volte schiacciato dai propri istinti e dal peso di vivere, a volte in lotta eroica ed incerta contro di questi, ma sempre impegnato in un doloroso meditare su se stessi e sul proprio ruolo nel mondo.

Dall’altra, gli artisti che affrontano l’Ombra, i concetti, le parole e le cose che definiscono il nostro vivere. Entrambi accomunati, nella consapevolezza della difficoltà della Parola, del Logos, di dare un senso compiuto al Reale.

Arte che si esprime nelle forme tradizionali della pittura e della scultura ed in quelle innovative dei video e delle installazioni e cui si assoceranno, durante l’arco della mostra performance, in cui si affronteranno temi come la catarsi sciamanica o il conformismo.

Eppure questo tentativo, deve esser compiuto; ma è proprio la consapevolezza della possibilità di fallire che rende eroica e tragica l’Arte.

Tra gli artisti partecipanti vi saranno: Alessandro Di Gregorio, Salvatore Melillo, Andrea Martinucci, Dorian Rex, Marco Rea, Claudia Venuto, Vincent Bios, Ignazio Fresu, Valentina Majer, Luca Lillo, Marco Besana, Irene Salvatori ,Francesca Fini, Gloria Vanni, Fabrizio Jelmini, Chiara Ferini.

Durante la mostra saranno eseguite performance di Sylvia De Ianni e Nausicaa Martino

Partner della mostra sono: la società di comunicazione Albavision, i portali d’arte Equilibri Arte, Art Fellas, il social network dedicato agli artisti e curatori, la rivista di fotografia Potpourri.

Direttore Artistico:

Alessio Brugnoli

Cellulare: 3316002678

Mail: brugnolialessio@gmail.com

Ufficio Stampa:

Flavia Lanza

Cellulare: 3409245760

Mail: flavialanza6@gmail.com

Emanuela Cinà

Cellulare: 349685303

Mail: emanuelacina.press@gmail.com

sabato 12 marzo 2011

“Crisalidi, involucri femminili”

Sabato 12 Marzo 2011 alle ore 17:30 presso lo spazio di Entroterra si inaugura la doppia personale di Cristina Iotti e Nicola Biondani dal titolo “Crisalidi, involucri femminili”.
Inaugurazione: sabato 12 marzo 2011 h. 17:30
Dal 12 marzo al 30 aprile 2011
a cura di Giuliana Mazzola e Alessandra Redaelli
Catalogo in galleria
testo critico di Alessandra Redaelli
Nello spazio espositivo di Entroterra si sceglie di presentare una mostra su un’ immagine femminile diversa e controcorrente: con le sculture di Nicola Biondani e i disegni a matita di Cristina Iotti vorremmo presentare la femminilità come una scelta orgogliosa, una femminilità vera in carne ed ossa, terrosa e colorata, viva e vera proprio nelle sue tantissime sfaccettature. Donne, non esseri angelici o ineffabili (come sottolineò anche Guia Soncini tempo fa commentando una canzone di Ruggeri) ma raffinate e stanche, materne ed erotiche, amanti di uomini o di donne, mistiche o lottatrici, osservatrici attente ed osservate impietosamente, comprendendo in questo excursus anche la sofferta femminilità e la scelta estrema di chi si sente, si manifesta e si trasforma in donna. Un pittore parlando con Biondani un giorno gli disse: “In fondo l’unica vera femminilità è quella non subita ma scelta consapevolmente” e seguendo questa traccia Entroterra vorrebbe celebrare la femminilità a 360°, libera, totale, di donne e uomini tutti.Cristina Iotti continua con la sua coerente ricerca di lirica cromatica con alcune nuovissime opere inedite, ritraendo giovani teste femminili ritagliate su eleganti fondi arabescati, arazzi tessuti con la lievità della matita colorata che isolano nello spazio e nel tempo le sue figure. Le ragazze della Iotti sono esseri lontani che però ci tengono stretti alla loro essenza tramite oggetti molto personali e quotidiani, come un fermaglio per i capelli o un paio di orecchini, o con gesti e sguardi diretti, dettagli intimi che sporgono dalla carta per farsi presenti a noi nella loro immediatezza. Dalle matite di Cristina Iotti, emergono figure femminili cariche di realtà, per cui viene mostrata una certa empatia, volti facenti parte dell’ esperienza quotidiana e della sfera personale e affettiva dell’artista. I suoi personaggi sono colti e ritratti spesso di spalle, raramente in maniera frontale, quasi a farci entrare nel loro mondo senza far rumore, in seconda fila, così da consentirci di coglierle nel loro stato di riflessione e di assortimento. Uno stile terso con una spazio ben organizzato, dove lo stato d’animo delle donne raffigurate presagisce un processo di trasformazione interiore per passare da una vecchia identità a una nuova, con consapevolezza e determinazione.Anche nelle sculture di Biondani viene raffigurata una trasformazione, in questo caso molto più dolorosa. Nicola Biondani presenta lavori molto recenti, alcuni realizzati appositamente per la mostra. Il bronzo e la terracotta sono i materiali con cui plasma le sue figure, corpi veri su cui leggere la nostra storia. Le sue figure vorrebbero avere l’epicità degli imperatori romani, ma non sono né eroi né dei, e si coprono con stole o cappelli. Lo scultore non ama le superfici lisce ma incide su cappotti e stoffe mille piccole rune, come le cicatrici che raccontano la storia di una vita, come l’epopea celebrata su un obelisco. Alcune delle sculture di Biondani sono incentrate sulla ricerca affannosa di una femminilità agognata, dopo anni di ricerca interiore, una difficile strada che alcuni uomini affrontano che non è mai il frutto di curiosità, noia o di un capriccio.Così come per la metafora della crisalide, che subisce una mutazione e una trasformazione in farfalla, anche nelle sculture di Biondani si osservano corpi e visi trasformati, alla ricerca di un proprio sentire intimo. Colpisce l’opera in cui sul viso di un “ladyboy”, marcatamente femminile, si evidenziano sulle ciglia piccole cicatrici, segno indelebile e simbolo del dolore per raggiungere uno stato di verità, la storia di una vita che tende la suo compimento.
Crisalidi: gusci che proteggono, involucri da cui escono con determinazione storie di femminilità. Quindi un lavoro sull'immagine femminile e sul ritratto interiore, che unisce metaforicamente i percorsi dei due artisti che attraverso i mezzi diversi e una personale sensibilità e poetica espressiva ci portano alla bellezza.
Giuliana Mazzola

Sul corpo (e l’anima) delle donne
di Alessandra Redaelli
E’ un momento storico complesso, questo, per parlare di donne. Sfogliando i giornali ci si trova davanti un panorama desolante. Si viene presi d’assalto da eserciti di ragazzette che come unica dote possiedono un musetto gradevole e un bel paio di gambe, ma che fissano spavalde lo spettatore atteggiandosi a icone di stile, a modelli di ruolo, così penosamente impacchettate in abitini strizzati, issate su tacchi da passeggiatrici, ornate da accessori ipertrofici e griffati. Una risata sguaiata ha seppellito anni di battaglie femministe, cortei e rivendicazioni. E noi, generazione di mezzo, ci ritroviamo oggi spaesate, in bilico tra madri barricadere e figlie preadolescenti pericolosamente glamour e bamboleggianti; le madri a cui rubavamo l’ultimo numero di Amica per leggere di nascosto la rubrica delle lettere di Barbara Alberti e le figlie che ci rubano i cosmetici per assomigliare alla velina di turno.Così diventa terribilmente complicato, oggi, pensare a una mostra sulla donna. Quale donna, prima di tutto? Crisalidi, involucri femminili è una riflessione che dal corpo, l’involucro, scende alle profondità dell’anima della donna. Una donna timida, forse spaventata dal momento che si trova a vivere è quella che ci offre solo un accenno di profilo nei lavori di Cristina Iotti. Sono attualissime, le ragazze di Cristina, in jeans e camicette alla moda. Ma nascondono un’anima antica, senza tempo, in quel loro negarsi a uno sguardo diretto, troppo indiscreto, nel rifugiarsi contro quegli sfondi floreali fino a mimetizzarsi in essi. Una mimesi in divenire, appena percettibile, che si rivela nel proseguire leggero della decorazione, come un tatuaggio, sulla pelle. Cristina Iotti è una virtuosa del disegno. Nell’uso delle matite colorate ha raggiunto, in questi anni, un’abilità tale da lasciare sbalorditi. I dettagli dei capelli, le ciocche morbide che sfuggono alle acconciature complicate, sono rese con precisione fotografica. Così come la grana della pelle, il suo leggerissimo cambiare di colore su una schiena nuda, costretta da una spallina sottile. Nel tempo le sue ragazze sono cambiate. Prima erano corpi senza volto persi su sfondi neutri, a volte addirittura vuoti, quasi un nulla fluttuante. Pian piano si sono definite le teste. Rigorosamente voltate, però, a negare il viso per concedere solo la nuca. Oggi le ragazze stanno cominciando a osare di più. Qualcuna si mostra, anche se solo la fronte è in primo piano e gli occhi restano esclusi, abbassati. Qualcun'altra concede uno scorcio del viso e guarda fuori campo. Solo una alza decisa lo sguardo verso lo spettatore. Ma non è autentica sicurezza, la sua. Piuttosto una provocazione, un azzardo. Lo testimoniano il sorriso obliquo, vagamente strafottente, e il ciuffo ribelle in piedi sulla fronte. Donne vere con le loro debolezze e le loro incongruenze, quelle di Cristina, come lo sono anche quelle scolpite da Nicola Biondani. Nelle mani dell’artista la pietra assume l’apparenza di una materia cedevole, morbida, sensuale. I volti sono ovali perfetti che mostrano appena qualche segno di cedimento ai lati del mento. E’ un abbassamento impercettibile, una di quelle debolezze che solo la diretta interessata, di solito, riesce a cogliere quando si scruta allo specchio per contare i segni del tempo. Più che al corpo, queste sono debolezze che appartengono all’anima. Un lento consumarsi dei pensieri, un segnarsi dello spirito sotto i colpi della vita. Questo racconta Biondani nelle sue veneri più che umane. Le spalle leggermente curve, come sotto un peso invisibile, parlano di una stanchezza che non è mai sconfitta. Di una forza indomita, orgogliosa. Non c’è esibizione, in queste donne, solo una solida consapevolezza di sé. Un coraggio appena minato (ma non vinto) da una paura sottile, sottopelle. Una capacità atavica di armonizzare in sé le contraddizioni. Ma Biondani sa andare anche oltre. Quei torsi maschili, ossuti, incorniciati da scollature civettuole; quei visi squadrati, dai nasi importanti che sovrastano bocche assurdamente turgide; quelle braccia strette al petto in un atteggiamento di protezione e difesa; quelle facce pesantemente truccate parlano di un’altra femminilità. Una femminilità scelta e voluta a costo di una vita di umiliazioni e sofferenze. Parlano del momento in cui, tolte le ciglia finte, la parrucca e i lustrini, quello che resta è solo l’anima nuda, spoglia, stanca, ma ancora non sconfitta. Anima femminile nonostante il corpo, oltre il corpo. Anima di donna più che mai fiera di sé.

Orari di visita: dal giovedì al venerdì 15:00-19:00; sabato 11:00 -19:00
Telefono: 030.5233558; cell. 340/7781096
Website: www.entroterra.it
Contatti: info@entroterra.it; press@entroterra.it
Ingresso libero
Con il patrocinio della Regione Lombardia

Attraverso l’arte del ‘900 italiano: dal Futurismo all’Informale

Attraverso l’arte del ‘900 italiano:
dal Futurismo all’Informale
Opere della Collezione De Donno

Castelbasso, Palazzo Clemente, 12 marzo - 8 maggio 2011

opening: sabato, 12 marzo, h 17.30

Attraverso l’arte del ‘900 italiano: dal Futurismo all’Informale è l’evento che inaugura, il 12 marzo, la stagione espositiva 2011 della Fondazione Malvina Menegaz.

Il percorso espositivo propone una narrazione chiara delle metamorfosi dell’arte italiana dall’inizio del ‘900 fino alla fine degli anni ’50. Si possono ammirare 21 capolavori dei principali maestri italiani provenienti dalla Collezione Primo De Donno di Foligno.
Un excursus rivolto ad un pubblico eterogeneo, con una particolare attenzione, però, all’aspetto didattico. La volontà è quella di creare un percorso che possa aiutare lo spettatore a seguire i mutamenti e ad immergersi nei molteplici linguaggi dell’arte contemporanea. Infatti, accanto alle opere, è presente un ricco apparato di testi che fanno da supporto al visitatore per comprendere il contesto delle opere.

Lo scopo di sensibilizzare il pubblico verso l’arte viene realizzato non solo attraverso l’evento espositivo ma anche con una serie di proposte collaterali: visite guidate, laboratori didattici e concerti.
In particolare per le scuole di ogni ordine e grado saranno istituti laboratori e altre attività sulle tematiche della mostra. Con l’iniziativa UNO, DU2, TR3,… tocca a te! i giovani visitatori avranno l’opportunità di entrare in contatto con il mondo dell’arte sia attraverso la visione delle opere sia partecipando a laboratori didattici creati appositamente per diverse fasce d’età.
Inoltre ai ragazzi è stato riservato un evento unico ideato dall’Associazione Culturale Viaindustriæ di Foligno: Trasporto eccezionale. Una scuola avrà l’opportunità di ospitare in classe un’autentica opera d’arte: il “Libro bullonato” del futurista Depero, un’opera rappresentativa dell’arte italiana della prima metà del Novecento.
La Fondazione Menegaz amplia la sua offerta culturale anche grazie ad eventi speciali organizzati, in occasione della mostra, per Club, Aziende e Associazioni.
La mostra è a cura di Francesco Poli, prodotta e organizzata dalla Fondazione Menegaz in collaborazione con Viaindustriæ.

L’esposizione è la prima tappa di un percorso che culminerà in autunno con la mostra Attraverso l’arte del ‘900 italiano: Pop Art, Arte Povera e tendenze del contemporaneo. Un viaggio attraverso le principali avanguardie artistiche per scoprire le trasformazioni dell’arte nel corso del ‘900.

venerdì 11 marzo 2011

150 anni dell’Unità d’Italia Italia e Catalogna.

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BARCELLONA
Evento speciale 150º Unità d’Italia
INAUGURAZIONE MOSTRA E CONCERTO
150 anni dell’Unità d’Italia
Italia e Catalogna.
Ricezione e proiezione culturale
In occasione del 150º dell’Unità d’Italia, avvenuta formalmente il 17 marzo 1861, l’Istituto Italiano di Cultura e la Biblioteca de Catalunya vogliono rendere omaggio allo storico evento con una mostra bibliografica di elevato interesse culturale e scientifico, che attinge al fondo librario della prestigiosa istituzione catalana con esemplari unici risalenti a varie epoche storiche. Sarà possibile ammirare il primo incunabolo stampato a Barcellona, esemplari della grammatica di Perotti, lettere di Cristoforo Colombo, manoscritti di Boccaccio e Brunetto Latini, disegni originali di Enrico Caruso e molte altre rarità stampate dal XIV secolo fino ai nostri giorni.
Alla mostra farà seguito un omaggio musicale del pianista Maurizio Colacicchi insieme al baritono Gianfranco Cappelluti, che attinge alla musica operistica e popolare di fine Ottocento e al classico repertorio verdiano.

ARAKNE

Primo PianoLivinGallery
Viale G. Marconi 4 Lecce, Italy 73100
tel/fax: 0832.30 40 14
www.primopianogallery.com

COMUNICATO STAMPA: ARAKNE

Date: 19 MARZO – 07 APRILE 2011
Giorni e orari: Lunedì - Venerdì, 10,00 – 19:30
Sabato: 17-20
Patrocinio: Comune di Lecce, Assessorato alla Cultura

Si inaugura sabato 19 Marzo alle ore 19:00 la mostra d’arte contemporanea al femminile “ ARAKNE” a cura di Dores Sacquegna.
L’evento rientra nel calendario di “Itinerario Rosa”, voluto dall’Assessorato alla Cultura e Patrocinato dal Comune di Lecce. Giunta alla XIII edizione, la manifestazione mira a valorizzare il ruolo sociale e culturale della donna attraverso una serie di iniziative artistiche e sociali, utilizzando contesti di grande pregio storico ed architettonico della città e coinvolgendo le associazioni femminili operanti sul territorio.

Primo Piano LivinGallery, presenta ARAKNE, la figura mitologica narrata da Ovidio nelle “Metamorfosi” e trasformata da Atena in un ragno, costringendola a filare e tessere per tutta la vita dalla bocca.
Una particolare forma di permanenza del mito di Arakne si può trovare nel fenomeno pugliese del tarantismo, un rituale coreutico-musicale preposto alla guarigione dagli effetti del morso di un ragno mitico, la taranta.
Deodata Cofano, psicologa, responsabile dell’Associazione Taranta Terapia presenterà tra video storici e racconti di rimedi popolari, come risvegliare le energie positive attraverso la danza della taranta.

Per celebrare il 150° Anniversario dell’Unità di Italia (evento accorpato al percorso al femminile, dall’Assessore alla Cultura di Lecce, Massimo Alfarano), il performer salentino Massimiliano Manieri in collaborazione con Michaela Stifani, presenteranno la performance: “L’ITALICA (ogni riferimento a persone, fatti o luoghi, non è per nulla casuale)”.

L’esposizione è un progetto di ampio respiro che attraversa i territori della produzione industriale, artistica, scientifica, della letteratura e del cinema.
In mostra:BARBARA AGRESTE ( Pescara), MARION BRANDSTETTER (Austria), ROSA MARIA FRANCAVILLA (Lecce), ANA GALAN(Spagna), LYDIA HOFFNUNGSTHAL(Spagna), MIRJAM PET-JACOBS (The Netherlands), MARIA LUISA IMPERIALI (Milano),DILEK OZMEN (Turchia), TIZIANA PERTOSO (Lecce), JEAN PETERSON (Usa), PATRIZIA PIARULLI(Bari), MARIA IRENE VAIRO (Salerno).

Programmi di Incontri e Eventi

INVITO
17-18-19 marzo 2011
Mostra degli artisti finalisti ai concorsi
MATERIE e Bijoux d’Autore
Edizioni 2010
MATERIE
Maria Morena Cannistraro
Giocampo
Manlio Midio
e con menzione speciale Francesco Varesano
Bijoux d’Autore
Caterina Espa
Consuelo Fornaini
Stefano Pedonesi
Giovanna Racca
per la sezione progettazione Elviro Di Meo & Antonio Rossetti
Una occasione per approfondire la conoscenza degli artigiani e artisti finalisti dei concorsi e ammirare le loro creazioni ricche di creatività e ricerca.
La mostra si terrà presso lo spazio di Massenzio Arte in Via del Commercio 12, Roma.
Il comunicato
http://www.incontrieventi.it/artisti/eventi/claudiofranchi/comunicato.pdf
http://www.incontrieventi.it
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MATERIE
concorso artigianato artistico
IIa edizione – anno 2011
Chiusura bando: 31 marzo 2011
Nell’allegato al bando, oltre le informazioni in sintesi, è possibile visionare la composizione della giuria tecnico/scientifica.
Mediapartner:
Nadia Camandona Editore - Pubblicazioni d'Arte e d'Artigianato Artistico e Tipico
http://nadiacamandonaeditore.to
Link:
* Il bando
http://www.incontrieventi.it/artisti/bandi/materie2011/bando2011.pdf
* L’allegato – il bando in sintesi - i membri della giuria tecnico/scientifica - mediapartner.
Sul sito, nella relativa sezione, sono inseriti anche i profili dei membri della giuria con i loro siti di riferimento.
http://www.incontrieventi.it/artisti/bandi/materie2011/allegato2011.pdf
* La scheda di adesione
http://www.incontrieventi.it/artisti/bandi/materie2011/scheda2011.pdf
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“XV Concorso Internazionale Massenzio Arte”
Il concorso è rivolto ad artisti italiani e stranieri, sono ammesse tutte le forme d’arte e di espressione e di tecnica artistica.
Il premio ha lo scopo di offrire visibilità a chiunque sia impegnato nella ricerca artistica, segnalarlo all’attenzione degli operatori dell’arte ed insieme offrire adeguati spazi espositivi e risonanza di critica e di pubblico a livello nazionale ed internazionale. Al concorso sono ammessi tutti coloro che operano nelle varie forme artistiche.
E’ principalmente rivolto a licei artistici ed istituti vari d’arte nonché a professionisti del settore.
Al concorso si può partecipare con opere di pittura, scultura, grafica, fotografia, installazioni, murales, video, web arte, etc., la graduatoria è unica.
Scadenza 15 luglio 2011.
www.massenzioarte.it
Link:
* Il bando
http://www.incontrieventi.it/artisti/bandi/massenzioXV/xvbando.pdf
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A cura associazione Incontri e Eventi
Corsi, workshop e seminari
dal bijoux al gioiello
I corsi, seminari e workshop sono tenuti da professionisti e addetti del settore.
L’elenco è scaricabile dal sito dell’associazione oppure al link:
http://www.incontrieventi.it/artisti/bandi/2011.corsi/corsi.seminari.2011.pdf
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Mostre, appuntamenti, eventi e iniziative su www.incontrieventi.it
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Il nuovo bando del concorso Bijoux d’Autore è previsto per aprile

giovedì 10 marzo 2011

Personale di Claudio Massimi “ Nuove Espressioni del Cubofuturismo”

Personale di Claudio Massimi dal 19 al 29 marzo a Roma.


Atelier degli artisti Roma Trastevere
Via dell'Arco di San Calisto, 40.
Rome, Italy

La mostra ripercorre attraverso la produzione di Claudio Massimi, artista poliedrico e sperimentatore, le fasi cruciali dell’arte contemporanea del primo Novecento, fino alle più recenti espressioni artistiche e materiche. Lo fa invitando il pubblico in una galleria nel cuore storico della Città di Roma, l’Atelier degli Artisti.

Se il cubofuturismo nasce dalla fusione tra il linguaggio cubista di Picasso e Braque, e il futurismo di Balla, Boccioni, Carrà, Chagall e Duchamp, l’arte di Massimi non si lascia influenzare dai soli valori plastici e sintattici dei due movimenti artistici, ma vanta l’eredità del disegno toscano del primo Quattrocento e dell’armonia e delle belle proporzioni della pittura maturata nella corte medicea del Cinquecento. I suoi maestri sono anche i Divisionisti con qualche accenno alle tecniche del Pointillisme di stampo francese, ravvisabile nelle opere sperimentali.

Nel ripercorrere la produzione pittorica e grafica di Massimi, si denota meglio la figura dell’artista esponente del cubofuturismo e del maestro sperimentatore di nuove espressioni visive.

Claudio Massimi nasce a Roma nel 1954, dove vive e lavora.

La precoce attitudine al disegno lo spinge dapprima ad iscriversi al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia delle Belle Arti di Roma, seguito dai maestri Marcello Avenali, Antonio Scordia, Sante Monachesi e Guido Strazza.

E', qui, grazie all'influenza dello storico dell’Arte Maurizio Fagiolo Dell’Arco che proietta le sue attenzioni sull’importanza degli artisti seicenteschi in relazione alla visione delle avanguardie novecentesche e, da qui, affronta lo studio approfondito del cubismo, del futurismo e della metafisica.

Nel 1979 viene premiato dalla Comunità Europea dei Giornalisti.

Ha insegnato arte fino al 1990 ed attualmente collabora ed ha collaborato con varie associazioni culturali.

Ultimamente ha ripreso a pieno ritmo l’attività dell’opera incisoria, insegnatagli dal maestro Guido Strazza, stampando le sue incisioni presso la stamperia artistica “l’Acquaforte” di Luigi Ferranti di Roma.

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