venerdì 7 febbraio 2025

Exposed Torino Foto Festival: la seconda edizione, un viaggio beneath the surface

 


Torino si prepara a ospitare una delle manifestazioni fotografiche più attese d'Europa: la seconda edizione del Exposed Torino Foto Festival, in programma dal 16 aprile al 2 giugno 2025. Con il tema “Beneath the surface”, il festival promette di offrire un'esperienza unica, esplorando le nuove tendenze della fotografia contemporanea. Con dodici mostre e più di 16 artisti provenienti da tutto il mondo, l'evento torinese sarà un’opportunità per riflettere su ciò che si cela al di sotto della superficie delle immagini, indagando la realtà attraverso l'arte fotografica.

Le origini di Exposed

Nato con l'intento di portare la fotografia internazionale sotto i riflettori torinesi, Exposed è stato concepito come un festival d'avanguardia che avrebbe dovuto combinare la passione per la fotografia con la vitalità culturale di Torino. La prima edizione, nel 2023, ha già stabilito il festival come uno degli eventi più interessanti e promettenti del panorama fotografico contemporaneo. L’edizione del 2025, purtroppo ancora giovane, si preannuncia come un ulteriore passo avanti, con un programma ancora più ricco e un coinvolgimento di pubblico ancora maggiore, che spazia dai giovani agli appassionati di lunga data. L'evento ha come obiettivo quello di far luce sulle nuove forme di ricerca fotografica e sull’evoluzione della professione, dando voce a quei fotografi che non si limitano a “catturare” la realtà ma che la trasformano, la reinterpretano e la ridefiniscono.

Il cuore del festival: l’Accademia Albertina e le sedi diffuse

L'Accademia Albertina di Belle Arti sarà il cuore pulsante di questa edizione, accogliendo le mostre principali del festival. La scelta di questo luogo non è casuale: l'Accademia rappresenta un punto di riferimento per la cultura torinese, un luogo in cui storia e arte si incontrano. Fondata nel 1678, l'Accademia è da sempre una delle istituzioni più importanti della città, che custodisce una tradizione di eccellenza nel campo delle belle arti. A questo si aggiunge il fatto che Torino, già culla di cultura e innovazione, si trasforma ogni anno in una vetrina internazionale per l'arte visiva. Oltre all'Accademia Albertina, il festival si estenderà in altre sette prestigiose sedi della città, tra cui le salle juvarriane dell'Archivio di Stato, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Gallerie d’Italia, GAM – Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, le OGR, e il Palazzo Carignano, ciascuna con la propria storia e rilevanza culturale, che contribuiranno a dare un’impronta unica e variegata all’evento.

Un'edizione “Beneath the Surface”: tra ricerca e innovazione

Il tema scelto per questa edizione, “Beneath the Surface”, è un invito a scavare sotto la superficie della realtà, a esplorare il significato profondo delle immagini e delle storie che raccontano. Non si tratta solo di fotografie che riprendono ciò che è visibile ad occhio nudo, ma di opere che sfidano la percezione, che utilizzano le nuove tecnologie per modificare e trasformare l’immagine. Menno Liauw, direttore artistico del festival, spiega che quest’edizione esplorerà le “sottosuperfici” delle cose, cercando di svelare quei significati nascosti che spesso non emergono immediatamente. Le immagini non saranno più semplici istantanee, ma opere che fanno uso delle nuove tecniche digitali per offrire una visione complessa e profonda della realtà. Gli artisti invitati saranno in grado di raccontare storie che vanno oltre l’apparenza, spingendo il pubblico a riflettere sui temi più urgenti e contemporanei.

Gli artisti: dalle nuove promesse ai maestri internazionali

Tra gli artisti di spicco che prenderanno parte al festival, troviamo il lavoro di Valeria Cherchi, giovane fotografa che nel 2018 è stata inserita dal British Journal of Photography tra i sedici talenti emergenti a livello mondiale. Cherchi sarà protagonista di una produzione originale del festival, che farà il suo debutto all'Accademia Albertina. La sua ricerca si concentra sull’esplorazione dell’identità e delle sue sfaccettature, offrendo un punto di vista inedito e personale sulla realtà.

Un altro nome di grande rilievo è quello di Gregory Halpern, fotografo dell’agenzia Magnum, che presenterà la sua serie “Omaha Sketchbook”. Le immagini, scattate tra il 2005 e il 2019, raccontano l’America profonda, sospesa tra realtà rurali e urbane, creando una narrazione visiva di un paese che si trova a fare i conti con le sue contraddizioni e la sua identità frammentata.

Inoltre, l’artista Carrie Mae Weems, una delle voci più importanti della fotografia afro-americana, avrà una retrospettiva alle Gallerie d’Italia. Il suo lavoro esplora tematiche come le tensioni razziali, le disuguaglianze di classe e di genere negli Stati Uniti. La sua installazione “Preach”, in collaborazione con Aperture Foundation, offrirà una riflessione intensa sulla spiritualità e la religione nella comunità afroamericana.

Un festival inclusivo e accessibile: la gratuità e i giovani talenti

Una delle novità più importanti di Exposed 2025 è la gratuità di quasi tutte le mostre, rendendo il festival accessibile a un pubblico più vasto, in particolare ai giovani. Questo approccio inclusivo risponde alla volontà degli organizzatori di avvicinare un pubblico eterogeneo all'arte fotografica contemporanea.

In linea con questa filosofia, il festival assegnerà anche un Grant di 20.000 € al fotografo emergente più promettente. Nel 2024, il vincitore del Exposed Grant for Contemporary Photography è stato il fotografo boliviano River Claure, che con il suo lavoro sulla giungla amazzonica ha raccontato storie potenti legate alla sostenibilità e alle popolazioni indigene.

Un futuro radioso per Exposed

Con un investimento di circa 700.000 €, sostenuto da istituzioni locali come la Città di Torino, la Regione Piemonte e la Fondazione CRT, il festival si preannuncia come una manifestazione che continuerà a crescere, portando sempre più luce sulla fotografia come forma d'arte, ricerca e comunicazione. Come sottolineato da Antoni Carloni, Vice-Direttore delle Gallerie d’Italia Torino, Exposed sta diventando una piattaforma fondamentale per la fotografia contemporanea e per il dialogo culturale in città.

Con un programma che promette di essere sempre più variegato e dinamico, Exposed Torino Foto Festival 2025 si prepara a diventare un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della fotografia, dell’arte e della cultura. Non vediamo l’ora di scoprire insieme gli artisti e le opere che daranno forma a questa straordinaria edizione.

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