sabato 8 febbraio 2025

Carol Rama e i suoi Multipli Unici: un viaggio nell'Universo dell'artista torinese

 


Fino al 5 marzo 2025, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita una straordinaria mostra che celebra una delle voci più audaci e anticonformiste della scena artistica italiana del Novecento: Carol Rama. Con il titolo CAROL RAMA. Unique Multiples, la retrospettiva invita il pubblico a scoprire un lato meno noto della sua carriera, focalizzandosi sui multipli prodotti dall'artista torinese tra il 1993 e il 2005, un periodo in cui Rama si avvicinò a una pratica artistica che inizialmente sembrava lontana dal suo universo creativo.

L’esposizione, ospitata nell’elegante Villa delle Rose, non solo offre una visione inedita di un aspetto poco conosciuto dell’artista, ma anche una riflessione profonda sui temi che hanno segnato la sua carriera: l’interconnessione tra il corpo, l’erotismo, il dolore, la follia, e la ricerca di una libertà espressiva assoluta. I multipli di Rama sono più che semplici riproduzioni seriali: sono frammenti della sua anima, pezzi unici che, pur essendo stampati o replicati, portano la stessa intensità emotiva e personale di un’opera singola.

Un viaggio nelle opere di Carol Rama: la transizione verso il multiplo

Carol Rama (Torino, 1918 – 2015) ha sempre avuto una visione dell’arte come un atto istintivo e personale, lontano dalle convenzioni accademiche. Per lei, ogni opera doveva essere un’esplosione di libertà, di emozioni, senza alcuna preoccupazione per le regole imposte dalla tecnica. Quando nel 1993, all'età di 75 anni, incontrò Franco Masoero, l’editore e stampatore torinese, si aprì per lei una nuova stagione artistica: un incontro che avrebbe dato vita a un progetto di multipli che rielaborava alcune delle sue opere più significative, tra cui le serie di acqueforti realizzate negli anni ’40, come Le Parche, in cui il destino umano viene esplorato attraverso il mito.

Rama, infatti, non vedeva i multipli come una semplice ripetizione, ma come delle possibilità di reinvenzione. Ogni pezzo veniva arricchito con interventi pittorici manuali, creando così varianti uniche che permettevano alla sua visione artistica di fluire senza restrizioni. Le sue incisioni venivano modificate con acquerelli, smalto da unghie rosso, e collage di materiali quotidiani, come pezzi di camere d’aria di bicicletta, in un processo che rendeva ogni multiplo un pezzo inafferrabile e irripetibile.

L'arte di Carol Rama: erotismo, libertà e contaminazione

Una delle caratteristiche distintive delle opere di Rama è la continua tensione tra il desiderio di libertà e la condizione di essere una donna artista, una condizione che per lei non significava solo una marginalizzazione, ma un’opportunità per esprimere un linguaggio viscerale, lontano da qualsiasi normatività. I suoi multipli riflettono questa doppia dimensione: da un lato, la democraticità dell’arte per tutti, intesa come un’apertura universale, dall’altro, la singolarità di ogni opera, che racconta storie intime e personali.

Nel suo lavoro si ritrovano spesso corpi femminili, scarpe erotiche, o figure inquietanti e ambigue. Una delle immagini più potenti e emblematiche che ricorrono nelle sue opere è la mucca pazza, simbolo di follia e di trasformazione, ma anche di un'ironia che non manca mai nel suo lavoro. Carol Rama dichiarava di sentire una connessione speciale con la malattia della mucca pazza, identificandosi con essa non per una somiglianza fisica, ma per una bellezza tragica e universale, che ha segnato la sua vita e la sua arte.

L'Universo materiale e poietico di Rama

In mostra sono esposti non solo i multipli ma anche fotografie e documenti che raccontano la vita dell'artista, come le immagini della sua infanzia e della sua giovinezza, in cui emerge la sua connessione con il mondo industriale e familiare. Il legame con il padre, proprietario di una fabbrica di biciclette, è evidente nelle opere che usano parti di camere d’aria o di altri oggetti di fabbrica come supporto, creando una riflessione sulla memoria, sul passato e sul desiderio di un contatto fisico e intimo con il mondo che la circondava.

Ogni oggetto o figura nelle sue opere è una traccia di un vissuto personale, eppure universale. Le sue creazioni, pur nella loro apparente anarchia, sono sempre percorribili come un racconto che intreccia la dimensione privata con quella collettiva. Carol Rama stessa affermava: “L’arte è il mio modo di metabolizzare tutto il vissuto, con oggetti del mio vissuto.”

La potenza della libertà creativa

L’esposizione a Villa delle Rose rappresenta non solo un tributo alla grandezza di Carol Rama, ma anche un’importante occasione di riflessione sull’arte contemporanea. La sua visione dell’arte come una pratica al di fuori delle regole convenzionali, come una forma di resistenza e di trasgressione, è ancora oggi un messaggio estremamente potente e necessario.

Carol Rama ci ha lasciato un’eredità artistica che non può essere confinata nei limiti di un’epoca, ma che vive attraverso la sua capacità di parlare a tutte le generazioni. Le sue opere sono la testimonianza di una donna che ha saputo trasformare la sua fragilità e il suo dolore in una forza creativa, mettendo in scena un’opera che non è mai stata solo estetica, ma profondamente legata alla vita, all’inquietudine e al desiderio di verità.

Concludendo, l'arte di Carol Rama non solo offre una riflessione sull'identità femminile, ma è una lezione sulla potenza della libertà, dell'individualità e della capacità di trasgredire le convenzioni, trovando sempre un linguaggio autentico e personale per esprimere l'invisibile. La sua arte, pur nei suoi multipli, è un pezzo unico che ci invita a guardare oltre la superficie, alla ricerca di un significato profondo che continua a risuonare oggi, con la stessa urgenza con cui fu creata.

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