martedì 31 marzo 2009

SOSTENIAMO TUTTI LA RIVISTA "CERAMICA MODERNA & ANTICA" CON UN ABBONAMENTO

Cari amici del Blog, da Natale scorso la Rivista Ceramica Moderna e Antica, che dal 2006 appartiene al Gruppo Sole24Ore, è rinata con un nuovo progetto editoriale avvallato dal Ministero delle Attività Produttivo.
http://www.faenza.com/RivisteDx.asp?ID=61&Flagk=1
Elisabetta Bovina (la direttrice scientifica) sta letteralmente facendo i salti mortali per far rivivere la rivista a livello qualitativo e di contenuti e direi che ci sta proprio riuscendo,ha però bisogno del nostro sostegno: la rivista ha bisogno di nuovi abbonati.
Essendo l'unica rivista italiana consolidata dedicata alla ceramica, mi sento in dovere di sostenerla e vi chiedo di aiutarla in due modi: abbonandovi (l'abbonamento annuale costa solo 13 euro) e diffondendo il più possibile questo messaggio agli appassionati del settore e non solo.
Eccovi i dati tecnici per poter attivare un abbonamento alla rivista
CERAMICA MODERNA E ANTICA: basta effettuare un versamento di Euro 13.00 in un qualsiasi bollettino di conto corrente postale n.13951488 intestato a Sole24ore Business Media srl ex Faenza ed anticiparlo al fax 0546/660440.
L'abbonamento partirà dal primo numero raggiungibile.
Se invece volete avere i numeri arretrati del 2009 basta indicare nel bollettino dal 1 numero del 2009.
“Ceramica Moderna & Antica” è il mensile di informazione tecnica e culturale per tutti coloro che operano nel settore artistico ceramico.
E’ uno spazio aperto al dibattito, anche acceso, sul mondo artigianale, in particolare l’artigianato artistico ceramico.
Aggiorna il lettore sulle grandi mostre, i concorsi e gli eventi artistici che si svolgono in Italia e all’estero, fornendo un panorama aggiornato sulla cultura dell’arte ma anche sul mercato.
E’ la rivista che dà voce al singolo, sia egli artista o artigiano o semplicemente amante dell’affascinante mondo della ceramica.
Vi ringrazio molto della collaborazione e di quanto vorrete fare
GIAN GENTA

lunedì 30 marzo 2009

Al Quadrifoglio la collezione privata di Davide Bramante


Venerdì 10 aprile alle ore 18 alla Galleria d’arte contemporanea “Quadrifoglio” (Via SS. Coronati, 13, Ortigia) si inaugurerà la mostra "Più che caldo, più che freddo".

La mostra propone una selezione di opere della collezione privata dell’artista siracusano Davide Bramante.

La collezione, nata nei primi anni Novanta, raccoglie opere pittoriche, fotografiche e sculture di artisti legati alla vita e all’arte di Davide Bramante, come Marco Bolognesi, Maya Quattropani, Matteo Basilè, Sandra Mann, Adelita Husny Bei, Nicholas Jeffrey, Alessandro Roma, Daniele Girardi, Marco Marchisio, Arnays Camaraza Peres.

Più che caldo, più che freddo non offre soltanto uno sguardo d’insieme sull’opera di artisti già affermati o che si stanno affermando sulla scena dell’arte contemporanea; consente anche, attraverso un gioco prospettico, di osservare la scena attraverso gli occhi di uno dei protagonisti.

Il titolo della mostra, che si riferisce all’abitudine degli uccelli diamantini di dormire la notte in gruppi per ripararsi da correnti d'aria e sbalzi di temperatura, esprime appunto l’idea centrale della mostra: le opere della collezione che Bramante ha raccolto in giro per il mondo rispecchiano il suo mondo, i suoi canoni estetici, la sua concezione di arte, sono state e continuano a essere delle “compagne di viaggio”.

«Dietro ogni opera – ha scritto Davide Bramante nel dépliant della mostra - vi è una bella storia che mi lega felicemente agli autori. «Questa mostra svela ciò che più amo della contemporaneità. Le opere esposte rappresentano qualcosa di più di una collezione d’arte: sono il capitolo più prezioso della mia vita. Non solo perché sono il risultato della mia continua ricerca del bello e dell’interessante che si cela in ogni opera d’arte. Ma anche perché raccogliere e collezionare opere d’arte mi ha consentito di avere una vita più intensa e ricca di emozioni. ».

La mostra resterà aperta fino al 30 aprile e si potrà visitare tutti i giorni (dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 17 alle 20).

INFO MOSTRA

QUADRIFOGLIO - Galleria d'arte contemporanea - Via SS. Coronati, 13 - 96100 Siracusa
Tel. 0931 64443 - E-mail: info@galleriaquadrifoglio.it

domenica 29 marzo 2009

GIAN GENTA A VARAZZE PER LA MOSTRA COLLETTIVA DI PASQUA

Mostra collettiva al Palazzo Beato Jacopo di VARAZZE
L’Associazione Culturale “Varaggio Art” organizza, con il patrocinio del Comune di Varazze
la Mostra Collettiva Espositiva di pittura, scultura e arti comunicative sul tema:la natura, i fiori, e i colori del nostro territorio.
Le finalità dell’associazione Varaggio Art sono di promuovere attività culturali, ambientali, turistiche, sportive e di spettacolo; ha competenze nel campo delle arti comunicative, nella fotografia, nella musica, nel teatro, nella danza, nella letteratura e in tutte le attività culturali, nonché nei servizi sociali, non perseguendo scopo di lucro, né fini politici: tutto contro ogni forma di ignoranza, d’intolleranza, di violenza ed ingiustizia.
L’esposizione sarà inaugurata sabato 11 alle ore 17
e si concluderà domenica 19 aprile 2009.
Orario mostra: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Ingresso libero
Presenterà la manifestazione il Curatore
LUIGI CERRUTI
Palazzo del Beato Jacopo
Corso Giacomo Matteotti VARAZZE
39 01997528
39 01998863
turismosportvarazze@virgilio.it
Per info
info@varaggioart.org
tel. 339.5357546

sabato 28 marzo 2009

Le sculture di GIAN GENTA alla Mostra invito CORRENTI DELL'ANIMA Sala Provincia di SAVONA


Le sculture di Gian Genta alla mostra CORRENTI DELL'ANIMA
Iniziativa dell'Associazione Culturale RENZO AIOLFI.
presso la Sala Nervi –
Palazzo della Provincia di Savona
dal 8 aprile al 18 aprile 2009.
Inaugurazione mercoledì 8 aprile 2009, ore 17.
Gli Artisti invitati sono: R. Accarini, R. Mondino, R. Spirito, Gian Genta, G. Garozzo, G. Trielli, F. Fantini, C. Massa, C. Barbini, G. Piccazzo, G. Rossi, A. Cavallero,M.Falco,E.Magnone
La scelta è motivata dalla capacità dei singoli di esprimersi con la ceramica, col design, con la pittura e l’incisione in un panorama culturale, non solo legato al territorio locale, ma di ampio respiro ligure.
Curatore e critico
Dr.ssa Silvia Bottaro
Responsabile artistico
Dr. Roberto Debenedetti
tel. 335.6762773

venerdì 27 marzo 2009

Extreme beauty in vogue


La bellezza interpretata dai più grandi maestri della fotografia dagli anni trenta a oggi.

Dolce&Gabbana ha deciso di celebrare il lancio del make-up con una mostra straordinaria e irripetibile, “Extreme Beauty in Vogue. La bellezza interpretata dai più grandi maestri della fotografia dagli anni Trenta a oggi”.

L’evento, creato e curato da Vogue America, inaugurerà il 3 marzo 2009 durante la settimana della moda. Il Comune di Milano e Palazzo Reale hanno messo a disposizione le suggestive sale espositive del Palazzo della Ragione.

L’eccezionale presenza di Jean Nouvel in qualità di direttore artistico e di artefice delle scenografie, e di Eva Respini come guest curator della mostra e del prezioso catalogo edito da Skira, contribuiranno ulteriormente a dare vita a un avvenimento unico e indimenticabile.

L’iniziativa celebra e allo stesso tempo si interroga sul ruolo della bellezza nella nostra cultura, in un confronto serrato con i grandi maestri della fotografia del XX e del XXI secolo.

Il centinaio di stampe esposte, filtrate attraverso la lente di Vogue, raccontano storie profondamente sensuali e altamente provocatorie, talvolta audaci e spesso al di là delle regole.

Dagli anni Trenta a oggi, è un continuo susseguirsi di situazioni inaspettate e imprevedibili, che mostrano come le nozioni estetiche siano cambiate nel tempo, risentendo del contesto storico, sociale e culturale del momento.

Lungo il percorso espositivo si potranno così ammirare i più celebri nomi del passato e del presente del mondo della fotografia, quali, per citarne solo alcuni: George Hoyningen-Huene, Edward Steichen, Erwin Blumenfeld, Richard Avedon, Helmut Newton, Annie Leibovitz e Steven Klein.

Un’intera sezione sarà poi dedicata a Irving Penn, che ha saputo trasformare il volto e il corpo femminile in immagini di straordinaria creatività e forza emotiva.

I canoni estetici cambiano, si modificano e si evolvono. Eppure la bellezza “… è l’unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l’una sull’altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni e un possesso per tutta l’eternità” (Oscar Wilde).

Info mostra

Milano, Palazzo della Ragione
Piazza dei Mercanti, 1 – Milano
Tel. 02 875672 – 02 8860165

Curatore
Phyllis Posnick, Executive Fashion Editor, Vogue
Direzione artistica e scenografie
Jean Nouvel
Catalogo
Skira

Apertura al pubblico

lunedì 14.30 - 19.30;
martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 - 19.30;
giovedì 9.30 - 22.30.

Prezzo degli ingressi

€ 6,00. = biglietto intero.

€ 4,00. = biglietto ridotto:

gruppi di almeno 15 persone, visitatori oltre i 60 anni, minori da 6 a 18 anni, studenti fino a 26 anni, portatori di handicap, soci Touring Club con tessera, militari, forze dell’ordine non in servizio, insegnanti, altre categorie convenzionate.

€ 3,00. = biglietto ridotto speciale:

gruppi di studenti delle scolaresche di ogni ordine e grado, gruppi organizzati direttamente dal Touring Club ai quali non si deve applicare il diritto fisso di prevendita né i costi per le attrezzature per le visite guidate (sistema microfonico per gruppi, cuffie, ecc.).

Ingresso gratuito

minori di 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, un accompagnatore e una guida per ogni gruppo Touring Club, dipendenti della Soprintendenza ai Beni Architettonici, giornalisti iscritti all’albo, tesserati ICOM.

La vendita dei biglietti sarà sospesa un’ora prima della chiusura della mostra.

Come raggiungere la mostra: MM1 e MM3 – Duomo.

mercoledì 25 marzo 2009

Freaky friday: Il viaggio dell'anima nell'altrove


Nella programmazione del Freaky Friday il Caffè Letterario di Roma presenta la II edizione della rassegna artistica “Il Viaggio dell’Anima nell’Altrove”, esposizione internazionale di arti visive curata dal critico d’arte Sabrina Falzone in collaborazione con il fotografo Marco Serri.

La collettiva multifunzionale sarà inaugurata il 3 aprile e approfondirà la storia del manichino dalle origini ad oggi, con uno sguardo alla pittura, alla fotografia, al video e alla musica.

La mostra è dedicata all’indagine interiore nell’ambito del contemporaneo. L’iconografia del progetto espositivo indaga il viaggio che compie l’anima verso “altri” luoghi, in un percorso emozionale che si snoda nel passaggio dal materialismo del corpo alla spiritualità dell’esistenza.

L’uomo è protagonista di un processo che dal buio porta alla luce, che partendo dalla sofferenza terrena arriva alla pace eterna. Identità plurime si confrontano mediante le espressioni creative di Patrizia Fergnani, Maria Gerardi, Giovanni Ignazzi, Giulia Infante, Nadia Larosa, Andrea Masini, Park Youn-Hee, Maria Rita Ridolfi, Emanuela Simoncini, Paola Valori, Elisabetta Accoto, Stefano Compagnone, Terzo Taddei, Gianluigi Contesini, Aida Racalbuto e Marco Serri.

Info mostre

FREAKY FRIDAY

In mostra dal 1 al 12 aprile 2009
Ingresso libero
Orario di visita: Lunedì dalle ore 11 alle 20;
Martedì-Venerdì dalle 11 alle 2;
Sabato e Domenica dalle 19 alle 2
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Caffè Letterario di Roma

IL VIAGGIO DELL’ANIMA NELL’ALTROVE
Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea
Inaugurazione: venerdì 3 aprile
ore 18:30

Organizzazione generale
Sabrina Falzone info@sabrinafalzone.info
Marco Serri marco_serri@libero.it

Direzione Artistica Domenico Pasqua

Allestimento a cura di G.Di Salvo

Ufficio Stampa
Sabrina Falzone - www.sabrinafalzone.info

Video Sicilia rassegna di video arte


Il 24 marzo, presso il Palazzo della Cultura di Catania, verrà presentata VIDEO_SICILIA, la rassegna di video arte a cura di Renato Bianchini, organizzata da GATE21, che offrirà ai visitatori un calendario di eventi giornalieri, fruibili in tre diverse sedi, fino al 28 marzo.

Per questa rassegna, nata come una sorta di omaggio alla video arte quale nuovo modello creativo del sistema artistico contemporaneo, capace di stimolare un gran numero di autori e di attrarre l’interesse di un pubblico sempre crescente, è stata ordinata una raccolta di video di noti artisti internazionali, un vero e proprio caleidoscopio di documenti, linguaggi e significati di altissimo profilo, che delinea le forme d’interazione tra concettualità, azione, narrazione, animazione ecc. approfondite con grande attenzione nel tempo dagli artisti del settore.

Altro momento della rassegna è dedicato alla proiezione delle opere dei giovani artisti siciliani cariche di suggestioni e un forte immaginario emotivo. Si tratta di una campionatura su cui riflettere, pregna di molti valori individuali e collettivi, che contiene sfaccettature di universi, forse parziali, ma in ogni caso originali, raccolti nell’intero territorio insulare. In sostanza un vero e proprio spaccato di storia e arte siciliana del nostro tempo, ricco di una gran fusione di elementi.

Un ulteriore momento di riflessione sarà dedicato alla presentazione del progetto VIDEORTSCOPE a cura della Dott.ssa Lucia Zappacosta, durante il quale verrà esaminata la necessità di creare un archivio della video arte per la sua catalogazione tecnica e del contenuto.

La rassegna VIDEO_SICILIA avrà quattro specifici tempi di fruizione, il primo avrà luogo alle 10:30 del 24/03/09 presso la sala conferenze del rinnovato Palazzo Platamone (Palazzo della Cultura ex Convento San Placido) con una relazione introduttiva sulla rassegna tenuta da Renato Bianchini e vedrà la proiezione dei film d’artista di Bill Viola, Peter Fishli & David Weiss e Gian luca Beccari .

Il secondo appuntamento alle ore 17:30 del 24/03/09 aprirà i battenti della Rassegna VIDEO_SICILIA presso le sale del Palazzo della Cultura di Catania.

Il terzo appuntamento sarà presso la sede del GATE21 il 25/03/09 alle 18:00, una sorta di costola della rassegna che esporrà le video installazioni di Jhon Bock, Mat Collishaw, Carsten Holler, Santiago Sierra e Mark Wallinger.

Il quarto appuntamento sarà il 25/03/2009 presso l’Accademia di Belle Arti di Catania sede di via Reclusorio del Lume Catania per un incontro tra curatore e studenti.

ARTISTI

Daniele Alonge - Luna Amato - Carlos Amorales - Roberta Baldaro - Federico Baronello - Gianluca Beccari - Vanessa Beecroft - Tobias Bernstrup - Rossella Biscotti - Jhon Bock - Samuele Calabrò - canecapovolto - Chen Chieh-Jen - Carmen Cardillo - Rita Casdia - Irene Catania - Mat Collishaw - Radek Community - Paolo Consorti - Tiziana Contino - Andrea Coppola - Giuseppe D’alia - Daniele Denaro - Annamaria Di Giacomo - Francesco Di Giovanni - Carsten Holler - Fattidarte - Alberto Finocchiaro - Peter Fischli & David Weiss - Regina Josè Galindo - Claudia Gambadoro - Alice Grassi - Barbara Gurrieri Group - Gianluca Lombardo - Loredana Longo - Federico lupo – Malastrada - Antonella Mangano - Valentina Marino - Laura Matraxia - Diana Merlino - Stefania Milazzo - Daniela Milone - Viola Mondello - Sebastiano Mortellaro - Gianni Motti - Carmen Munafò - Sabrina Muzi - Damir Niksic - Orlan - Adrian Paci - Antonio Pappalardo - Stefania Perna - Antonio Pilade - Adriano Pricoco - Maya Quattropani - Maria Domenica Rapicavoli - Pippilotti Rist - Maurizio Ruggiano - Chemi Rosado Seijo - Alessandra Scimone - Gianluca Scuderi - Wael Shawky - Santiago Sierra - Luigi Smeraldi - Angelo Spina - Fabrizio Spucches - Javier Téllez - Andrea Trimarchi - Lidia tropea - Antonio Trovato - Giovanni Valenti - Bill Viola - Mark Wallinger - Paolo Zappalà - Driant Zeneli


Si ringrazia

Prof. Fabio Fatuzzo Assessore alla Cultura del Comune di Catania
Raffaele Stancanelli IL Sindaco di Catania
Maria Giovanna Chiavaro Comune di Catania
Regione Siciliana
Provincia Regionale di Catania Assessorato alle Politiche Culturali
ATO Catania Ambiente SPA
Enrica Carnazza Comune di Messina Dipartimento Cultura Ufficio Promozione Giovani artisti
Maria Giovanna Chiavarro Comune di Catania
Carmelo Nicosia Direttore Accademia Di Belle Arti Catania
Massimo Ligreggi Presidente artegiovanesicilia
Francesco Insinga Presidente GATE21

GALLERIE

Rosanna Musumeci Galleria Artecontemporanea (Catania –Bruxelles)
Gianluca Collica Galleria gianlucacollica (Catania)
Checco Rovella Galleria Carta Bianca Fine Art (Catania)
Francesco Pantaleone Galleria Francescopantaleone arte contemporanea (Palermo)
Federico Lupo Galleria Le Zelle (Palermo)
Corrado Gugliotta Galleria La Veronica (Modica)
Franco Marconi Galleria Marconi Cupramarittima (AP)
Galleria Analix Forever Ginevra
Ida Pisani Prometeo Gallery Milano/Lucca
Claudio Poleschi Galleria Claudio Poleschi Lucca
Mauro Bianchini e Marcella Russo Galleria White Project Pescara

Un particolare ringraziamento va agli artisti Chen Chieh-Jen Mat Collishaw e Gian Luca Beccari

Info rassegna

TITOLO: VIDEO_SICILIA

CURATELA: Renato Bianchini con la collaborazione di Alessandra Ferlito

COMITATO TECNICO: Francesco Insinga

ORGANIZZAZIONE: GATE21

PERIODO: dal 24 al 28 marzo 2009

PARTNERSHIP: Regione Sicilia – Provincia Regionale di Catania, Assessorato alle Politiche Culturali – Comune di Catania, Assessorato alla Cultura – ATOCT4 Catania Ambiente S.P.A. - Accademia Belle Arti di Catania – Comune di Messina Dipartimento Cultura Ufficio Promozione Giovani artisti – Artegiovanesicilia – GATE21

SEDI E DATE: Palazzo della Cultura ex Convento San Placido, via Landolina Catania
(sede dell’assessorato ai Beni Culturali del Comune di Catania)
24.03.09 ore 10.30 relazione introduttiva, presentazione del progetto VIDEOARTSCOPE a cura della Dott.ssa Lucia Zappacosta e proiezione film d’artista
24.03.09 ore 17.30 inaugurazione VIDEO_SICILIA

GATE21, via Oliveto Scammacca 21/c Catania
25.03.09 ore 17.30 inaugurazione VIDEO_SICILIA visioni laterali

Accademia di Belle Arti Catania
25.03.09 ore 10.00 incontro tra curatore e studenti a cui verrà presentato il progetto VIDEOARTSCOPE a cura della Dott. Lucia Zappacosta


La raccolta differenziata rende vivibile la città …l’arte la sublima

L’ATO CT4 Catania Ambiente SpA continua, con il sostegno a VIDEO_SICILIA, l’azione di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata promovendo questa rassegna di videoarte quale mezzo per l’auspicato coinvolgimento dei cittadini che si renderanno parte attiva per migliorare la pulizia della città.
Grazie a questa collaborazione un vasto pubblico verrà coinvolto nella fruizione della manifestazione culturale, all’ingresso sarà possibile portare con sé un oggetto di vetro, carta o plastica da eliminare e da destinare alla raccolta differenziata.

A cura di Francesco Insinga


PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A:

GATE 21 Via oliveto Scammacca 21/c - 95127 CATANIA www.gateventuno.it - Info@gateventuno.it - Gate.ventuno@gmail.com TEL. +39 349 8675910

martedì 24 marzo 2009

Mario De Luca in mostra al Chiodo di Sermoneta


Mario De Luca lo conobbi alcuni anni fa, quando venne a visitare una nostra mostra; mi colpì per l’attenzione con cui si soffermava sui particolari dei lavori esposti, da esperto. Non sapevo che fosse un artista (e che artista), ma un sospetto nacque spontaneo in me, confermato al successivo incontro, quando compresi che l’interesse che aveva mostrato durante la visita era dovuto, in particolare, al taglio, essenzialmente simile, operato nella scelta dei materiali da lui e da noi (Barbara ed io), pur sconosciuti l’uno agli altri . Il suo nome è rimasto da allora registrato nella mia agenda mentale, dove rimangono in memoria le cose che per me contano, in temporanea attesa di prendere vita come fa il seme interrato quando avverte che è giunto il momento di schiudersi alla terra. Mi pare del tutto naturale dunque che, maturati i tempi, spetti proprio a lui aprire questa rassegna da me curata, “Arte al Chiodo”, con una personale dal titolo, da lui voluto, “Essereapparire” grazie alla quale, innanzitutto, potrò egoisticamente godere del piacere di rimanere per cinque settimane in gradevole compagnia delle sue straordinarie (lo dico contraddicendo una mia certa avversione per i superlativi, sostenuto dalla certezza, per una volta, di potermelo permettere) sculture. Dunque, Mario De Luca è uno scultore, lo è da quando, già pittore, decise di conquistare la terza dimensione, insoddisfatto ormai della vita appiattita sulla tela (a cui continua però a dedicare tempo ed energie con accresciuta freschezza avendo ripulito la sua pittura da ogni illusoria finzione di profondità di campo) e lo fece staccandosi dal piano quel tanto che a lui bastava per dirsi pienamente soddisfatto. Andare oltre non serviva all’economia delle sue esigenze. Quale che sia il soggetto delle sue sculture \ bassorilievi, il ritratto della donna amata, il simulacro di un pesce, una deposizione, la testa di un cavallo (“grande conquista, per l’artista, concedersi la libertà di dedicare il monumento al Cavallo anziché al Cavaliere”, mi ha fatto notare un giorno l’amico Militello, altro scultore in rassegna), l’osservatore si trova ricacciato in un’altra dimensione, in una delle infinite possibili direzioni mentali in cui l’opera d’arte è capace di proiettare l’osservatore, allontanandolo dalle molecole di cui si compone la materia. Ma non basta, perché a guardarla questa materia pulsante, attraverso la lente d’ingrandimento (esagero, basta avvicinarsi un po’), veniamo introdotti in una serie altrettanto infinita di sottomondi, fatti di vite già vissute, funzioni già svolte, appartenenze poi disgiunte, in cui ogni tassello di questa nuova materia che è l’opera d’arte, era parte di qualche altro tutto ormai definitivamente smesso; esplorando centimetro per centimetro il corpo di una delle figure, spesso congelato in una posa insolita, forzata, grottesca e ironica, ma sempre leggera, rintracciamo tutti gli indizi di tutte le storie che furono; nel morso della “Testa di cavallo”, che sembra più vero del morso vero d’un cavallo vero, riconosciamo la maniglia in bronzo di quello che fu un mobiletto anni trenta, e poi la ghiera di un paralume in ottone, il cuscinetto di una lavatrice e via e via, a completare il ritratto, come se Arcimboldo fosse sceso in discarica anziché all’orto, per recuperare la materia prima. Che poi è una materia ultima, perché Mario, come anche altri artisti, ha compreso perfettamente l’assoluta necessità di sottrarsi in modo esemplare al meccanismo folle e insostenibile che ci porta tutti, complici coscienti o meno, a cavare ancora e ancora materia prima dal ventre bistrattato di madre natura, per poi gettarla un attimo dopo e ricominciare a cavare, quando le discariche traboccano di preziosa materia ultima, pronta a diventare prima.

A cura di Claudio Muolo

Info mostra

Artista: Mario De Luca
Titolo personale di scultura: “Essereapparire”
Periodo: 28 marzo \ 3 maggio - 2009
Inaugurazione: Sabato 28 marzo, h.18,30
Titolo rassegna: “Arte al Chiodo”
Curatore: Claudio Muolo
Collaboratori: Ass. Cult. "il Chiodo di Sermoneta"
"studio maRAMEo"-lampade artistiche
Patrocinio Comune di Sermoneta
Sede: “il Chiodo di Sermoneta” – Spazio d’Arte
Dove: Piazza del Popolo, 13 – Sermoneta (LT)
Info: cell. 3474096112
e-mail: barcla@email.it

giovedì 12 marzo 2009

Liliana Ursino in mostra alla fiera di San Giuseppe

L'Istituto Superiore Calabrese di Politiche Internazionali (ISCaPI) ha organizzato, in collaborazione con l'assessorato alle Attività Economiche e produttive del Comune di Cosenza, una particolare mostra di arte contemporanea ad opera di Liliana Ursino, pittrice argentina molto conosciuta e apprezzata nel suo Paese, dal tema “Dalla Patagonia alla Calabria, alla ricerca dei miei antenati”.

La mostra è stata inserita nel ricco e variegato programma della Fiera di San Giuseppe 2009 che si terrà a Cosenza dal 14 al 19 marzo (che avrà come tema la Creatività e l'Innovazione), in concomitanza ad altri significativi appuntamenti culturali che animeranno l' appuntamento cosentino.

Sarà, dunque, la Casa delle Culture sita nel meraviglioso centro storico cittadino - anche Scuola della Sapienza che oggi accoglie gli studenti peruviani - ad ospitare l'esposizione dal 12 al 17 marzo, subito dopo la conferenza stampa di presentazione della Fiera.

Liliana Ursino arriverà in Calabria per presentare le sue opere proprio nell'ambito della Fiera di San Giuseppe, grazie ad un importante scambio culturale avviato già da tempo dall'ISCaPI e dal Comune di Cosenza con un gruppo di amministratori argentini, in modo particolare con la città di El Bolsòn della Provincia del Rio Negro.

Nel mese di ottobre, infatti, è stato siglato un importante protocollo di intesa tra la Provincia di Cosenza, il comune di Cosenza, i comuni di Castrolibero e Fuscaldo, la città di Viedma, il Comune di Bariloche (Rio Negro ) e la Provincia del Rio Negro.

Tale iniziativa mira a rafforzare i rapporti tra i due Paesi, creando dei veri e propri scambi interculturali a tutto tondo. La visita della pittrice argentina rientra appunto nell'ambito di tali
importanti accordi.

Liliana Ursino vanta un notevole curriculum artistico iniziato sin dal 1965 (inizio della carriera dell'artista appena adolescente). La Fiera di San Giuseppe permetterà alla pittrice di ritornare in Italia con le sue opere, arricchite di esperienza e di nuove contaminazioni.

lunedì 9 marzo 2009

Online il nuovo sito di Be|Different ed il 4° numero del magazine: La città che sale



E' stato ultimato il restyling del sito della free press di arte contemporanea italiana Be|Different.

Il lancio è accompagnato dalla pubblicazione del nuovo numero della rivista: “La città che sale”.

Da oggi Be|Different cambia il suo modo di presentarsi al pubblico per permettere l’accesso ancor più agevole alla rivista. Il sito è un megafono delle iniziative artistiche che fioriscono sul territorio nazionale ed offre un’interessante vetrina di annunci e concorsi.

Tutto il materiale è consultabile senza iscrizioni o registrazioni, come, ad esempio, il nostro database di artisti. Basta un click per scaricare gratuitamente il magazine. Be|Different propone un concept che scardina le rigide strutture in cui è imprigionata l’espressione artistica: mediazioni, compromessi, critici.

Abbiamo scelto di lasciar parlare unicamente la nostra selezione di opere, in tutte le sue forme (da quelle più tradizionali come pittura, scultura e fotografia, alla street-art e all’arte digitale), senza commenti, perché l’emozione dell’opera sia proprietaria del lettore ed in alcun modo influenzata da altri pareri.

“La quinta uscita lancia il restauro del sito”, dice Lorenzo Brusadelli, caporedattore e project leader, “e vuole essere un tributo al movimento futurista nell’anno del suo centenario. Ora possiamo vedere quanto sia cambiata la fruizione artistica, troppo poco, a mio parere. Il sogno di distruzione di musei, biblioteche ed accademie è stato un invito a liberarsi da tutti coloro che hanno cercato di dirci cosa sia arte e cosa no. Un’illusione naufragata a tutti gli effetti.

Quel che proponiamo quotidianamente attraverso Be|Different è l’eredità di quella corrente, tutta italiana. Oggi vi vogliamo mostrare come è salita la città dipinta da Boccioni, in un modo in cui né lui, né Marinetti, né Balla, né i loro compagni futuristi si sarebbero mai aspettati”.

Partecipano a questo numero: Guido Bagini, Francesco Bongiorni, Michele Brancati, Giacomo Costa, Patrizia della Porta, Massimo Falsaci, Simone Lucciola, Moneyless, Paco, Giuliano Pastori, Francesco Pignatelli, Walter Trecchi, Sergio Tringali, Stefano Venturini, Riccardo Zuliani.

Be|Different Magazine è presente sul web dal 2007, e si pone all’avanguardia nella divulgazione artistica del panorama contemporaneo italiano. Il magazine è un trimestrale a tema, a partecipazione libera e lettura gratuita. Per i collezionisti più esigenti, poi, è disponibile, su richiesta, la versione cartacea.

Per informazioni
www.bedifferent.it - Ufficio stampa: Matteo Pizzolla
mail: matteo@bedifferent.it - phone: 340.2934330

sabato 7 marzo 2009

Flowers: tra arte e poesia


In origine erano bicchierini di murano comprati in un mercatino…… al mare.

Flowers sono una serie di lavori su quei bicchierini che a volte rimangono bicchieri……altre diventano altro, personaggi, coppie, amici, cieli, paesaggi e meduse.

Martina Roberts ama le trasparenze, il vetro,……e l’acquerello si presta a quella fluidità e liquidità che è sempre stata presente nel suo lavoro.

Liquidi come l’acqua o il vino che può essere contenuto nei bicchieri ….questa nuova stagione di lavori.

In mostra saranno presenti acquerelli, alcuni di piccole dimensioni…come bozzetti evanescenti ….così come l’artista li tiene in studio… fogli di carta attaccati alle pareti con la blu tack…… altri di medie dimensioni e…. oli su tela dove i bicchieri si vestono eleganti e vanno a teatro.

Testi poetici di Francesca Serragnoli sui “Flowers” accompagnano la presentazione di una grafica dell’artista, che sarà presente alla serata, dedicata alla “Giornata della donna”.

Per questo motivo, accompagnerà l’inaugurazione della mostra una partecipazione poetica di Anna Petrungaro e Franco Gordano.

VERTIGO CENTRO INTERNAZIONALE PER LA CULTURA E LE ARTI VISIVE VIA RIVOCATI, 63 87100 COSENZA Tel. +39 0984 75212 vertigoarte@libero.it - www.vertigoarte.org

giovedì 5 marzo 2009

Dalla poetica del colore agli ulivi


Sabato 28 marzo 2009 alle ore 17.30 verrà inaugurata la mostra personale dell’Artista Romano

Questo nostro appuntamento con l’arte di Romano è un’interessante occasione d’incontro con l’artista e le sue creazioni. In quest’esposizione si potrà ammirare una sintesi del suo lunghissimo percorso pittorico. Troveremo le più recenti opere dipinte, nelle quali la forma cede il posto al potere interpretativo dell’astrazione affidando tutta la propria carica espressiva all’artificiosità
cromatica, che da luogo sulla tela a straordinarie e poetiche sfumature di colore. Si giungerà infine ad una nuova forma d’arte, per la quale Romano ha ottenuto l’assegnazione a Roma del primo Premio per la scultura 2008. Queste opere che colpiscono per fascino e originalità sono identificabili negli ulivi, essi rivivono immortalati nelle sue monumentali sculture, impreziositi attraverso il colore e la brillantezza delle gemme. Sono opere evocative, che suscitano interesse per la particolarità delle forme e profondità di significati.

Articolo a cura della Dott.ssa Valentina Giacon

Info mostra

Dalla poetica del colore agli ulivi

Sede: Galleria d’Arte Giacon, via Bachelet 3, 35010 Busa di Vigonza - Padova
Inaugurazione: sabato 28 marzo 2009, ore 17.30
In mostra fino all’11 aprile 2009
Orari: da martedì a sabato dalle ore 15.00 alle 19.00
Curatore: Storico dell’arte Valentina Giacon
Info: (+39) 3474267727
Mail: giacon.sergio@libero.it

mercoledì 4 marzo 2009

Le riflessioni di Mario La Cava sulla querelle relativa ai Bronzi di Riace


Nei giorni del dibattito sul trasferimento dei Bronzi di Riace, tanti intellettuali si sono espressi contro la decisione di spostare i guerrieri bronzei dalla loro sede nel Museo archeologico reggino.
Ma qualcuno, altrettanto autorevole, aveva lanciato l'allarme già quando, nell'84, si parlò dei Bronzi come ospiti di lusso delle Olimpiadi di Los Angeles (proposta poi rifiutata). All'epoca lo scrittore di Bovalino Mario La Cava si disse contrario e spiega il perché in questo testo, finora inedito, concesso al Quotidiano della Calabria dal figlio di La Cava e del quale riproponiamo un ampio stralcio. Parole critiche di grande lucidità intellettuale, che mantengono intatta la loro attualità.

Quelle di La Cava, scomparso nel lontano 1988, sono riflessioni che vanno al di là della conservazione delle opere d'arte, fornendo una più ampia analisi di cosa significa fruire di un bene culturale.


"Sembra che gli Eroi in bronzo, di Riace, siano stati fortunati se sono tornati alla luce dopo 2000 e forse più anni da quando erano finiti in fondo al mare. Sono stati fortunati anche per essere stati restaurati dai maestri di Firenze in modo impeccabile. Ora riposano in una sala del Museo Nazionale di Reggio Calabria, illuminati a giorno, e a temperatura costante, al fine di una conservazione che i secoli non potrebbero intaccare.

Ma saranno altrettanto fortunati, se saranno costretti a intraprendere un viaggio turistico in America per allietare gli atleti e il pubblico di Los Angeles, nei prossimi giochi olimpici? Alcuni politici non avrebbero dubbi sull'utilità del viaggio. Quanto onore non sarebbe ricaduto sugli Eroi! I calabresi potrebbero negarlo, se tengono di conto le loro glorie?

Io sono del parere che si possa fare altrimenti. Lo hanno pensato molti autorevoli intellettuali del nostro paese, e spero di altri paesi, tra i quali non dovrebbe mancare quello maggiormente beneficiato dall'eventuale visita degli Eroi. Il loro discorso si fonda in sostanza sulla constatazione che le opere d'arte godono meglio nei luoghi dove sono custoditi, e che a portarle in giro la suggestione estetica sarebbe compromessa.

In altri termini, il pellegrinaggio propagandistico sarebbe una profanazione. Il godimento estetico dei pochi sarebbe sostituito dall'ammirazione spettacolare dei molti che confonderebbero le belle forme della vita nei giochi olimpici con quelle astratte dell'arte che i grandi artisti hanno creato.

Inversamente, i componenti impediti dalla loro povertà a ricercare le opere d'arte nei luoghi dove fossero custoditi, ne godrebbero sufficientemente attraverso le riproduzioni fotografiche che specie per le sculture sarebbero di grande giovamento a tutti.

Le opere d'arte non potrebbero essere portate in tutti i luoghi della terra dove ci fossero ammiratori competenti; ma dovrebbero essere questi, a raggiungerle, senza gli ostacoli provocati dall'intolleranza e dalla inimicizia dei popoli.

Credo però che tra i tanti argomenti considerati a sconsigliare i viaggi turistici delle opere d'arte, si sia trascurato quello che oggi sarebbe il più importante: la pericolosità della propaganda pubblicitaria. Più un'opera d'arte viene esaltata a livello delle masse, a torto o a ragione, maggiore è il pericolo che essa possa subire attentati terroristici.

Siamo in un momento storico in cui il disagio della convivenza arma la mano dei dissennati, contro tutti e contro tutto, nella pretesa di destabilizzare l'ordine costituito per crearne un altro che sia migliore. Sarebbe migliore per definizione, in quanto gestito da loro, come ironicamente annotava Dostojevski nei Demoni.

I nichilisti di quel tempo avevano orrore della Madonna Sistina del Museo di Dresda. Si ponga
mente ai futuristi italiani che vagheggiavano la distruzione dei musei, non solo la chiusura di essi, per creare l'arte nuova depurata dai riflessi culturali del passato.

Non mancherebbero quindi i teorici che, in ogni caso, saprebbero dibattere le loro idee per
cambiare il mondo. Io stesso sono testimone di discorsi incredibili ascoltati a Milano, da parte di laureati, ai corsi abilitanti per l'esercizio della loro professione; e con quei discorsi sono stati abilitati.

Scendendo al concreto, consideriamo quello che è capitato alla Deposizione di Michelangelo, in San Pietro, che al ritorno da un viaggio piuttosto avventato negli Stati Uniti, dove aveva suscitato
delirio di entusiasmi, è stata affrontata da uno scultore pazzo e deturpata a colpi di martello. Per secoli era rimasta intatta nella sua solitudine. E' bastata la "provocazione" di quel viaggio perché la mano di quell'artista mancato si armasse di un martello per compiere la sua vendetta.

Ma nel caso degli Eroi di Riace la "provocazione" di un loro viaggio propagandistico sarebbe più complessa e pericolosa. Gli Eroi non hanno dietro di sé una tradizione consistente di lodi, che l'abitudine avesse reso pacifiche, al contrario della deposizione ferma nella sua gloria. Sono balzati troppo all'improvviso all'ammirazione universale, per effetto del ritrovamento eccezionale e della pubblicità massiccia, perché il loro successo, non convalidato da prove indubbie di attribuzione
critica, non provocasse dubbi allarmanti in coloro che si sono assunti il compito di difendere a qualunque costo il nostro tempo.

La loro maestosa bellezza, alla quale ancora oggi vanno i consensi delle folle, potrebbe scalzare le posizioni dell'arte moderna, ben munita, ma non imprendibili, se la loro difesa consiste soprattutto nell'assenza dei confronti.

Sul disagio nascente da tale situazione si potrebbero inserire coloro che avessero interessi personali da difendere. Il dispetto per un'arte considerata superata, e quindi disprezzabile, si potrebbe unire paradossalmente al sospetto che essa sia l'unica da far valere anche nel mondo di oggi.

L'odio di coloro che si fossero esclusi da sé dal mondo umano, potrebbe trascinare all'odio per i suoi risultati artistici. Tolti di mezzo i confronti, l'arte, con gli interessi concreti che riassume, potrebbe continuare il suo cammino disumano.

Ecco perché l'eccessiva divulgazione da quelle opere d'arte che sono esemplari per la loro eccellenza e per i principi che le informano, come gli Eroi di Riace, può essere pericolosa alla loro conservazione. Riserviamole alla comprensione degli intenditori e degli amatori con prudenza,
con rispetto. Anche quelli che non potessero vederli nella loro realtà sensibile, non sarebbero danneggiati dalla loro esistenza.

Tutti invece sarebbero danneggiati dalla loro scomparsa, se per nostra negligenza accadesse".

martedì 3 marzo 2009

Spazio, tempo e materia


Dal 4 marzo il Caffè Letterario di Roma presenta “Spazio, Tempo e Materia” mostra internazionale d’arte contemporanea una rassegna di arti visive dedicata ad una triplice ricerca espressiva: l’esposizione vuole indagare le dimensioni dello spazio e del tempo, enfatizzando i linguaggi materici dell’arte contemporanea.

Lo spazio viene inteso come luogo reale nelle ricercate creazioni fotografiche di Emanuela Ricci o come mera percezione sensoriale all’interno dell’innovativa produzione artistica di Marco Brentan.

Il tempo è indagato con assoluta intensità prospettica dal concitato cromatismo di Monica Bini e con languida evanescenza da Erminia Pietrobono, mentre una rappresentazione più razionale è caratteristica fondamentale della ricerca intellettuale di Aurelio Scotto, che congiunge il linguaggio musicale con quello artistico.

L’intima e sensuale danza della materia avvolge di eleganze formali le sculture lignee realizzate da Toni Venzo. La loro leggerezza e il movimento fluttuante della materia sembrano convergere anche nell’attività pittorica di Cristiano Piacenti, il quale attua una sintesi tonale giocata sulla poetica del contrasto bianco-nero. Un effetto bicromatico si ritrova, sia pure con significati differenti, nell’opera “Time” di Francesca Bifulco, che si orienta ad una raffigurazione di notevole impatto visivo.

Dalle delicate atmosfere sospese di Marina Ferriani Vidoni, raffiguranti un cielo di silenzi e memorie, il percorso espositivo si snoda attraverso la filosofia cosmica di Giulia Infante, per giungere sino al tripudio materico di Giuseppe (Jo) Ravizzotti, fortemente istintivo nella sua pittura vulcanica.

Un lieve colorismo traspare dalla sperimentazione artistica di Milena Cappellaccio, nuovo talento dell’arte contemporanea assieme ad Elena Reggiani, autrice di uno sfuggente teatro di forme e materia, nonché a Lisa Burelli, fulcro e traguardo dell’intero progetto espositivo.

Più figurativi e nostalgici si presentano i lavori di Giulia Spernazza e Giuseppe Dente: la prima tende ad accompagnare l’accurato studio pittorico con il tema della riflessione; il secondo, invece, analizza i concetti di assenza e presenza con una pregnante introspezione.


Info mostra

SPAZIO, TEMPO E MATERIA
Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea
Opening: mercoledì 4 marzo ore 19,30
In mostra fino al 15 marzo 2009
Ingresso libero
Orario di visita: Lunedì dalle ore 11 alle 20;
Martedì-Venerdì dalle 11 alle 2;
Sabato e Domenica dalle 19 alle 2
Presso: Caffè Letterario di Roma

lunedì 2 marzo 2009

IL MAESTRO SERGIO DANGELO ALLA PERSONALE DI GIAN GENTA IN ALBISOLA

Paola Grappiolo Galleria bludiprussia, Gian Genta, Assessore E.Molino e Sergio Dangelo

Sergio Dangelo un grande tra i contemporanei dopo aver realizzato opere ispirate all’espressionismo astratto, nel 1948 si reca a Bruxelles, entrando in contatto con il gruppo Cobra.
Nel 1951 fonda, con Enrico Baj, il movimento della Pittura Nucleare: esponendo alla Galleria
San Fedele di Milano.
Sul manifesto redatto in occasione della mostra alla Galleria Apollo di Bruxelles, nel 1952, si
legge “…I nucleari vogliono abbattere tutti gli ‘ismi’ di una pittura che cade invariabilmente nell’accademismo, qualunque ne sia la sua origine.
Vogliono e possono reinventare la pittura.
A partire dal 1953 gli artisti del movimento nucleare espongono con altri gruppi europei d’avanguardia, con i membri di Cobra, Jorn, Appel e Corbeille, mentre a partire dall’anno successivo entrano a far parte del “Mouvement pour un Bauhaus Imaginiste”, prefigurazione italiana dell’”Internazionale Situationiste” di cui Jorn era il segretario.
Intanto lo sviluppo del movimento nucleare, tra il 1951 e il 1957, si intensifica grazie a
numerosi legami internazionali tra gli artisti ed attraverso la collaborazione a riviste straniere.
Sergio Dangelo collabora infatti alla rivista francese “Phases”, fondata a Parigi dal poeta
Edouard Jaguer; i legami internazionali si rinserrano anche in occasione degli "Incontri Internazionali della Ceramica" ad Albisola Marina, cominciati nel 1954, per iniziativa di Asger Jorn e dello stesso Dangelo.
Le sue prime opere si basano su un linguaggio che assorbe le forme naturali, in un'interpretazione metaforica del mondo, e che rivela connotati stilistici affini a quelli di
Paul Klee, alla calligrafia automatica di Masson, alla poesia naturalista di Max Ernst, o,
ancora, alla gestualità esplosiva di Hantaï e Georges Mathieu.
Nel giugno 1955 appare il primo numero della rivista “Il Gesto” che segue l’evoluzione del movimento, aprendolo anche ad altri artisti, quali Klien e Manzoni, che espongono alla mostra “Arte Nucleare” a Milano nel 1957.
Nel 1959 Dangelo espone alla Biennale dei Giovani Artisti di Parigi; nello stesso anno i suoi oggetti furono definiti da Marcel Duchamp, dopo averli visti alla Galleria Schwarz,
“hand-mades”. Il movimento avrà il suo culmine nel 1962 con l’uscita del volume “Arte Nucleare”, scritto da Tristan Sauvage, ed edito a cura della Galleria Schwarz di Milano.
Dangelo intanto prosegue ad allestire numerosissime mostre, totalizzando quattrocento
personali e partecipando a innumerevoli collettive (è stato invitato a sei edizioni della Biennale
di Venezia, con sala personale nel 1966).
Nel 1972 allestisce una grande retrospettiva nella sede milanese di Palazzo Reale.
Attraverso una pittura ritmata di cui non si può escludere un'ispirazione musicale,
Dangelo ha effettivamente percorso tutti i campi dell'astrazione, per ricavarne un'arte dall'intensa ed indiscutibile pittoricità, carica di un'esuberante e colorata tonalità emotiva, creata a partire dai segni, talvolta simili a calligrafie giapponesi, altre volte stesi con ampie pennellate destinate a strutturare una materia pittorica densa.

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