domenica 9 febbraio 2025

L’ironia nell'arte italiana: un gioco di provocazione da Munari a Manzoni a Cattelan

 


Il MAMbo di Bologna ospita una delle mostre più stimolanti degli ultimi anni: Facile Ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo. L’esposizione esplora un legame unico che accomuna oltre settanta artisti, dai maestri storici come Bruno Munari e Piero Manzoni, fino ai protagonisti della contemporaneità come Maurizio Cattelan. Questi artisti, pur provenendo da contesti diversi e proponendo opere che spaziano in forme e media differenti, condividono una visione dell’arte come uno spazio di riflessione critica, in grado di mettere in discussione le convenzioni della società e del sistema dell’arte.

L’ironia: strumento di riflessione e critica

L’ironia nell’arte non è mai stata un semplice gioco di risate o di leggerezza, ma una forma complessa di pensiero critico. Attraverso il paradosso, la sovversione delle regole, la decostruzione degli stereotipi e il nonsense, l’ironia smaschera le contraddizioni e le ipocrisie della realtà. La mostra al MAMbo, curata da Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, guida il pubblico attraverso diverse declinazioni di questa strategia espressiva. L’ironia non è solo una reazione emotiva o una risata irriverente, ma un modo di “guardare dentro” la realtà, di evidenziare le sue distorsioni e di sfidare i luoghi comuni.

Munari, Manzoni e Cattelan sono esempi perfetti di come l’ironia possa essere un potente strumento di riflessione e critica sociale. Munari, con il suo approccio ludico e al contempo intellettuale, ha saputo mescolare scienza, arte e design, utilizzando il gioco per stimolare una riflessione profonda sul nostro rapporto con la percezione e la realtà. Il suo lavoro spazia da oggetti interattivi a libri visivi, sempre con una sottile ironia che sfida le convenzioni estetiche e cognitive del suo tempo.

Piero Manzoni, con le sue opere provocatorie come la “Merda d’artista”, ha dato vita a una riflessione radicale sul valore dell’arte e sul sistema che la sostiene. Manzoni non si limitava a fare arte: la metteva in discussione, creando un gioco tra il valore dell’oggetto e la sua reificazione nel mercato. La sua ironia è una critica feroce alla sacralità dell’opera d’arte, alla sua mercificazione e alle dinamiche di potere che regolano il mondo dell’arte.

Maurizio Cattelan, oggi uno degli artisti più noti e controversi a livello internazionale, continua a spingere i confini dell’ironia nell’arte. Con opere come La Nona Ora (un Papa colpito da un meteorite) o Comedian (una banana attaccata al muro con del nastro adesivo), Cattelan sfida i canoni tradizionali dell'arte contemporanea e provoca un interrogativo su ciò che è arte e ciò che non lo è. L’ironia in Cattelan è spesso amara, sferzante, ma anche capace di sollevare domande fondamentali sulla politica, sulla religione e sulla società.

Un percorso espositivo che gioca con lo spazio e la percezione

L’allestimento curato da Filippo Bisagni al MAMbo gioca con l’architettura dell'ex Forno del Pane, creando un’atmosfera che richiama il concetto di spaesamento tipico dell’ironia. L’ambiente stesso diventa parte integrante dell’esperienza: la percezione del pubblico è continuamente messa alla prova, proprio come le opere esposte. Il piccolo scarto tra ciò che ci si aspetta e ciò che si percepisce è il motore del pensiero ironico, che costringe lo spettatore a ripensare le proprie certezze e a interrogarsi sul significato di ciò che sta osservando.

L’ironia come linguaggio universale

Un altro aspetto fondamentale della mostra è la dimostrazione di come l’ironia abbia attraversato diverse generazioni e media. Dalle performance dissacranti degli anni ’60 alle opere digitali che attingono al mondo dei meme, l’ironia diventa una lingua comune che unisce il passato e il presente, la tradizione e l’innovazione. Questo continuo gioco tra il serio e il faceto, tra la critica e la risata, è ciò che ha reso l’arte italiana un terreno fertile per la sperimentazione e la provocazione.

L’ironia non è solo uno stile estetico, ma una forma di pensiero che ha avuto un impatto profondo sulla cultura e sulla politica. Che si tratti delle battaglie femministe di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, delle riflessioni sul corpo e la sessualità, o delle opere che sfidano il concetto stesso di valore dell’arte, l’ironia si è rivelata uno strumento straordinario per mettere in discussione le narrazioni dominanti e proporre nuove visioni del mondo.

La mostra Facile Ironia al MAMbo di Bologna non è solo un’occasione per vedere opere di grandi maestri dell’arte italiana, ma un’opportunità per riflettere su come l’ironia possa essere uno strumento potente di cambiamento. Munari, Manzoni e Cattelan ci insegnano che l’ironia, lontano dal ridurre l’arte a un gioco superficiale, la trasforma in un mezzo per riflettere sulla realtà, per smascherarne le contraddizioni e per riscrivere le regole di ciò che è considerato arte. In un mondo in cui la realtà sembra spesso sfuggire al nostro controllo, l’ironia diventa una lente attraverso cui possiamo guardarla con occhi nuovi e critici.

La mostra Facile Ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo è aperta al pubblico dal 6 febbraio al 7 settembre 2025 al MAMbo di Bologna.

Artiste e artisti in mostra

Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Enrico Baj, Nanni Balestrini, Riccardo Baruzzi, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Luther Blissett, Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Marcella Campagnano, Maurizio Cattelan, Guendalina Cerruti, Giuseppe Chiari, Daniela Comani, Roberto Cuoghi, Giorgio De Chirico, Giuseppe De Mattia, Gino De Dominicis, Antonio Donghi, Donne/Immagine/Creatività, Lia Drei, Pablo Echaurren, Roberto Fassone, Lara Favaretto, Giosetta Fioroni, Chiara Fumai, Alberto Garutti, Aldo Giannotti, Piero Gilardi, Piero Golia, Gruppo XX, Ketty La Rocca, Sergio Lombardo, Arrigo Lora Totino, Lina Mangiacapre, Piero Manzoni, Lucia Marcucci, Eva Marisaldi, Eva & Franco Mattes, Fabio Mauri, Maurizio Mercuri, Marisa Merz, Aldo Mondino, Liliana Moro, Bruno Munari, Giulia Niccolai, Valerio Nicolai, Giancarlo Norese, Luigi Ontani, Rosa Panaro, Clemen Parrocchetti, Pino Pascali, Diego Perrone, Cesare Pietroiusti, Marinella Pirelli, Michelangelo Pistoletto, Paola Pivi, Lisa Ponti, Emilio Prini, Carol Rama, Silvia Rosi, Cinzia Ruggeri, Salvo, Alberto Savinio, Greta Schödl, Lorenzo Scotto di Luzio, Enrico Scuro, Davide Sgambaro, Adriano Spatola, Aldo Spoldi, Alessandra Spranzi, Valentina Tanni, Federico Tosi, Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Patrizia Vicinelli, Italo Zuffi.

Credit Photo: Piero Golia, On the edge (Sulla cresta dell'onda), 2000. Framed Photo, 37 x 52 x 1,5 cm sito ufficiale Museo MAMbo di Bologna

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