martedì 18 marzo 2008

Francis Bacon: genio e tormento di un grande artista che ha cambiato i canoni dell'arte!


Per molti rimane il più grande artista della seconda metà del XX secolo; perché l'inquieto Francis Bacon ha avuto il coraggio di portare alle estreme conseguenze, fino praticamente allo scompaginamento totale, oltre alla sua vita anche i canoni fondamentali dell'arte figurativa, cosi' come l'uomo li aveva pazientemente concepiti in secoli di teorie e capolavori.

In Italia una sua presenza forte mancava dal 1993 (un anno dopo la morte dell'artista, 35 sue opere furono esposte al Museo Correr di Venezia, nell'ambito della XLV Biennale), quindi è più che benvenuta la retrospettiva milanese che si propone di documentare in formato antologico tutta la sua produzione. Circa un'ottantina di dipinti, per la maggior parte ancora inediti in Italia, dalle prime prove degli
anni Trenta ai più celebri capolavori della maturità, compresi (ovviamente) i grandi e sofferti trittici che vedono come irriconoscibile protagonista il compagno John Edwards e tutti i tormenti creativi legati alla sua figura. Promossa dal Comune di Milano e da Skira Editore (che propone anche il catalogo) e coprodotta da Palazzo Reale con Skira e con la collaborazione di Arthemisia, la mostra, aperta fino al 29 giugno 2008, è curata da Rudy Chiappini, che già nel 1993, quando dirigeva il Museo d'arte moderna di Lugano, organizzò la prima mostra postuma dedicata al pittore. L'omaggio milanese anticipa di un anno le grandi iniziative che, nel 2009, celebreranno il centenario della nascita (alla Tate di Londra, al Prado di Madrid e al Metropolitan di New York). Fonte GCult

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