venerdì 29 agosto 2008

Le trasformazioni di Cristian Grossi



Lo studio degli organismi vegetali ci insegna che l'istinto più ancestrale ci impone il perseguimento tenace della vita, ad ogni costo e con totale distacco verso ogni turbamento emotivo, dolore, affetto, pena di sè. La natura perfetta degli esseri è quindi anaffettiva, arida, distante.

Cristian Grossi non si definisce un artista, ma un tecnico dell'immagine che lavora con forme e con materiali diversi.

Trasformazioni è una video installazione che esplora il mutamento come tendenza evolutiva alla perfezione.

Le immagini rappresentate sono cinque diversi cicli di vita che procedono secondo lo schema di sviluppo di un organismo vegetale. Il soggetto rappresentato non è mai essenziale, ciò che appare in realtà è la sua evoluzione organica, la sua germinazione, il compimento di un destino fisiologico.

Il medium scelto è la computer graphic. La progettazione parte dalla materia: il tratto a china si trasforma in segno grafico attraverso il computer. Questo permette un'astrazione pura del disegno che da traccia su un supporto reale, quindi intrinsecamente imperfetto, si riflette in un modello matematico composto di curve analitiche. L'immagine reale realizza la sua tendenza innata alla perfezione attraverso formule matematiche. Un processo di trascendenza.

Ma l'esperimento di Cristian non può che rivelare una realtà evidente. La natura tende alla perfezione. Una perfezione così sfrontata, talvolta eccessiva, da risultare però scadente, grottesca, kitsch.

La stessa scelta di moltiplicare il numero dei fotogrammi classici della visione cinematografica (24) in 35 unità percettive al secondo ha il preciso scopo di sovraccaricare ogni dettaglio per creare un effetto visuale complesso, un messaggio gestaltico più simile alla realtà. Esasperare la mimesi del reale attraverso la tecnica digitale è un altro modo per realizzare il destino di perfezione dell'immagine.

Le sue figure antropomorfe crescono secondo i ritmi naturali delle piante, di fronte agli occhi dell'osservatore che è spettatore passivo di un mutamento naturale. Trasformazione sufficiente ma non necessaria che emerge solo ad un'attenta e paziente osservazione. Il tempo è di nuovo una componente indispensabile del gioco della creazione.

Cristian è cresciuto a Salsomaggiore. Da qui il liberty come cifra stilistica privilegiata. Insita nel linguaggio espressivo liberty è infatti la riproduzione di elementi naturali in un modello figurativo ideale. Le donne che ci fissano pietose non possono fare nulla per noi se non persistere nel loro modus vivendi, la germinazione.

Per contattare l'artista scrivere un'email a: c.grossi@kreativehouse.it




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