Aldo Gambuzzi, Soffocamento, metalli saldati, 80x60, 1975 |
L'esposizione permanente inaugura sabato 2 aprile 2011 alle ore 16.00: dopo un aperitivo, il dott. Gabriele Diegoli e il dott. Tullio Biasioli illustreranno la vita e le opere dello scultore.
Bronzo, rame, leghe d'argento si animano di vita propria tra le sapienti mani di Aldo Gambuzzi, che plasma i metalli per realizzare composizioni floreali, simboli cristiani, ritratti della sua città d'adozione - Pavia - e metafore del mondo che sono vive e attuali ora più che mai: la materia asseconda la sua immaginazione e il fuoco non è soltanto un mezzo, ma è componente primaria dell'opera. Infatti è proprio il fuoco che non solo dà forma alla materia, ma la colora di vita e di piena espressione.
L'estro creativo è forte e potente quanto è sopraffina la perizia tecnica: questo artista usa la fiamma ossidrica con la stessa leggerezza di un pennello, riproducendo la natura, la crudeltà della vita, la speranza nel finale trionfo della giustizia e della fraternità. La sua espressività è, come dice Alberto Mirarchi, "pura, semplice, lineare": i suoi quadri scultura sono vivi, pulsanti, scattanti, esprimono "la volontà del creatore di portare un messaggio, di favorire una discussione".
Le opere di Aldo Gambuzzi si possono ammirare al Museo d'arte contemporanea del Castello di Zavattarello (Pv) da aprile a ottobre ogni sabato, domenica e giorno festivo dalle 14.30 alle 18.30.
Informazioni utili: www.zavattarello.org/castello_index.html