domenica 14 marzo 2010

Paola Ricci - Artista presente- Present artist


Paola Ricci - Artista presente- Present artist
Experimenta Autogestione e sperimentazione artistica: il caso Verifica
8+1 (1978-2008)
Experimenta self-management and artistic experimentation: the case
Verifies 8+1 (1978 -2008)

in collaborazione con la Biblioteca Civica di Mestre e Galleria
Contemporaneo
in collaboration with the Civic Library of Mestre and Gallery
Contemporary

Dal 13 febbraio al 28 marzo 2010
From on February 13 to March 28 th 2010

orario:
da lunedì a venerdì 15.30 - 19.30
sabato e festivi 10.30 - 12.30 e 15.30 - 19.30
schedule: from Monday to Friday 15.30 - 19.30 Saturday
and festive 10.30 - 12.30 and 15.30 - 19.30�

sala espositiva secondo piano
ingresso libero
second floor free entry


Experimenta
Bisognerebbe rileggere le poche e concise frasi che Bruno Munari ha
scritto nel 1989 dedicandole al sodalizio artistico Verifica 8+1 per
comprendere gli intenti e il compito che i componenti del gruppo si
erano dati fin dall'inizio della loro attività. Dal multi talento
milanese - che nella primavera del 1978 aveva emblematicamente aperto
la trentennale serie espositiva del gruppo - Verifica 8+1 era descritta
come "'una testa di ponte', come si dice in gergo militare, per le
conquiste culturali. E' un piccolo ma sempre attivo centro che ha la
funzione di far conoscere al pubblico i nuovi modi di operare nel campo
dell'arte, ha anche la funzione di mostrare opere di artisti nuovi, di
promuovere discussioni, di interessare i giovani e di prepararli per un
futuro di larghe vedute". Nel cuore di Mestre, in via Mazzini, questo
gruppo avrebbe garantito la continuit� di uno spazio sperimentale per
le arti completamente autogestito, unico nel suo genere non solo nella
Terraferma veneziana, senza chiedere o ricevere aiuti da parte
politico-amministrativa, attento a conservare indipendenza nella
programmazione e capacità di aprirsi a quello che di innovativo
proveniva dal territorio, dall'Italia e dall'estero. L'iniziale
appuntamento con Munari indicava una linea di ricerca a cui il gruppo
si sarebbe in seguito riferito, per� articolandola in modo assai
flessibile, e mai 'ideologico'." L'ascendenza munariana aveva come
riferimento iniziale il Movimento arte concreta (MAC) fondato alla fine
degli anni Quaranta, che aveva avuto come teorico Gillo Dorfles. A sua
volta la linea genealogica risaliva alle sperimentazioni del Bauhaus,
del Costruttivismo, di De Stijl e della ripresa che di queste linee
avrebbe fatto Max Bill con la scuola di Ulm. Arte dunque come elemento
di un intenso confronto fra la ragione artistica e la societ�, la
scienza e la comunicazione massmediale, la produzione industriale (con
il ruolo cardine svolto dal design) e gli aspetti anche didattici
inerenti ad una nuova percezione delle cose. Ragione artistica: da qui
prende avvio quel primato della misura e della geometria come antidoti
al pathos soggettivo dell'espressionismo astratto, e delle declinazioni
(siamo alla fine degli anni Settanta) transavanguardistiche, che
avrebbe contraddistinto l'insieme delle proposte del sodalizio
veneziano. Il nucleo del gruppo fondatore era costituito da autori in
cui � gi� ben presente questo lavorio (artistico) della ragione: si
pensi a Sara Campesan o Franco Costalonga. Più eclettica la formazione
di Nino Ovan, ma le sue sperimentazioni con la luce neon sono
tutt'altro che estranee alle linee genealogiche nominate. Mentre nel
lavoro di Maria Pia Fanna Roncoroni gli aspetti della sperimentazione
visiva incrociano quelli del segno scritto. La ricerca nell'ambito
della poesia visiva costituirì infatti un'altra delle tracce
programmatiche di Verifica 8+1. Ai soci fondatori, di cui si sono
almeno citati coloro che hanno dato continuit� fino a ieri alle
attività del gruppo, si sono aggiunti soci ordinari che hanno avuto un
ruolo non meno rilevante come Riziero Giunti il cui lavoro
scultoreo-ambientale risentiva della lezione minimalista e land
artistica. Sofia Gobbo, docente e preside per lunghi anni, ha tirato le
fila dei vari appuntamenti espositivi e promosso una incessante
attivit� di collaborazione didattica con scuole medie inferiori e
superiori. La polivalenza degli approcci individuali, pur con i tratti
comuni a cui ci si è riferiti, ha permesso che moltissimi artisti
venissero coinvolti nei 254 appuntamenti espositivi. E che si venisse
costituendo grazie a questi ultimi il fondo della donazione di opere
fatto dal gruppo al Comune di Venezia, che viene presentato per la
prima volta al Centro Culturale Candiani. Un fondo che riserverà non
poche sorprese non solo al pubblico, ma anche agli specialisti. E la
cui lettura delle complesse trame individuali che lo compongono, in cui
compaiono esempi di ricerche internazionali come quelle di Sonia
Delaunay, Horacio Garcia Rossi, Julio Le Parc (per non citare che i più
noti), di grandissime esperienze italiane come quelle di Bruno Munari o
Alberto Biasi, convivono con il rilevamento di altri sodalizi, di altri
gruppi costituendo di fatto una mappa artistica di grande originalità
della stessa ricerca nazionale.
Riccardo Caldura

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