Esce dal forno l'ultima straordinaria opera dell'amica Anna Matola.
A dimensione naturale seduta tra i vasi d'Albissola senza voler trasferire qualcosa di superiore velata di una magica bellezza l'opera della Matola annuncia nel farsi riconoscere l'apparenza di una fraterna compagnia.
Anna Matola, autodidatta, si è formata frequentando gli studi di diversi scultori italiani, quali Salvatore Cipolla, di Sesto Fiorentino e Sandro Lorenzini, di Savona.
A dimensione naturale seduta tra i vasi d'Albissola senza voler trasferire qualcosa di superiore velata di una magica bellezza l'opera della Matola annuncia nel farsi riconoscere l'apparenza di una fraterna compagnia.
Anna Matola, autodidatta, si è formata frequentando gli studi di diversi scultori italiani, quali Salvatore Cipolla, di Sesto Fiorentino e Sandro Lorenzini, di Savona.
Il suo laboratorio si trova ad Albissola Marina, dove risiede, ma sempre piú spesso lavora anche a Berlino, dove ha intrecciato solidi rapporti artistico-culturali.La naturalezza con cui ANNA MATOLA modella l'argilla le ha conferito una rispettabile fama come ritrattista.
Studiare le radici dell'arte figurativa, i grandi classici della scultura italiana, romana, greca, ha fatto crescere in quest'artista una disinvoltura che, senza mai scadere nella semplice riproduzione plastica, dimostra la sua orgogliosa consapevolezza di essere mediterranea.La sua ricerca artistica, che è anche ricerca di sé stessa, la spinge a sperimentare più materiali, in sintonia con il suo modo di vivere e di rapportarsi con gli altri e proprio dalle sue sculture, cosi spesso positivamente, costruttivamente provocatorie, emerge il suo spiccato senso dell'ironia...
Studiare le radici dell'arte figurativa, i grandi classici della scultura italiana, romana, greca, ha fatto crescere in quest'artista una disinvoltura che, senza mai scadere nella semplice riproduzione plastica, dimostra la sua orgogliosa consapevolezza di essere mediterranea.La sua ricerca artistica, che è anche ricerca di sé stessa, la spinge a sperimentare più materiali, in sintonia con il suo modo di vivere e di rapportarsi con gli altri e proprio dalle sue sculture, cosi spesso positivamente, costruttivamente provocatorie, emerge il suo spiccato senso dell'ironia...