venerdì 3 ottobre 2008

Martina Pagnanini: Mixed Inspirations 1998-2008


Quando Martina Pagnanini dipinge o disegna la sua fantasia non fa distinzione fra la vignetta del giornale il brano d'affresco che l'ha entusiasmata, o l' illustrazione delle vecchie fiabe di cui ha memoria. Le sue immagini emergono da questo fare "largo" fondendo cose alte alle nostre quotidiane. Ne nascono tecniche ibride, collage e minute decorazioni di stoffa.

Soprattutto sono le illustrazioni ad impegnarla, la scrittura le solletica l'immaginazione la porta nel fantastico e nel surreale. In questo balzo si conservano le contraddizioni dei caratteri, si accentua un suo humour che la libera dalla resa didascalica e le scioglie l'inventiva. Prova di autonomia e dimostrazione di un linguaggio che una mostra come questa - che raccoglie dieci anni di lavoro- sta a riprova di una coerenza istintiva e sfrondata evidente sin dagli inizi.

Le recenti incursioni in senso "pop" risentono del limite dell'icona o comunque di forme "condivise", all'occorrenza provocatoriamente trasfigurate e rivedute come my feeling with the territory, ma nella provocazione non si esauriscono e mostrano il rivivere di paesaggi e realtà religiose (San Francesco) che Martina affronta con convinzione, vale a dire con tutta se stessa e tutto il suo mondo interiore. Ma in mostra queste non sono che le ultime prove di un ampio lavoro, e le prime non sono meno pregevoli delle ultime.

Il ciclo di acqueforti del 2001 attorno alle carte dei tarocchi, dicono delle capacità di Martina di rivisitare e far proprie immagini, attraverso quelle deformazioni che si insinuano per via di ironie, talvolta sfiorando il grottesco o con apparizioni surreali o con veri e propri blitz mitologici.

La durezza dei segni dice di ascendenze non lontane dal mondo odierno dell' illustrazione, di suggestioni che rimandano anzitutto a Klee (il riferimento vale soprattutto per le figurazioni zoomorfe degli arazzi). L'atmosfera quando non è scopertamente giocosa può inclinare alla
malinconia allargando gli spazi, come ne le rondini volano d'inverno con i tralicci dell'alta tensione uno più sbilenco dell'altro sull' orizzonte del mare, e la giostra dei venti impazzita e storta.

Sui legami con la scrittura si scoprono predilezioni che risalgono ai racconti di Andersen fino al più antico Giambattista Basile, che scriveva in lingua napoletana stringendo la partita fra la grazia e il mostruoso.

Una sua tavola fiorisce di mille dettagli curiosi, di figurine microscopiche "minuziosità" dice lei modestamente, ma per scoprirle occorre guardare a lungo. A cura di Giulio Catelli

Info Mostra

Titolo mostra: MIXED INSPIRATIONS 1998-2008
Luogo: OSIMO (AN)
Spazio espositivo: CENTRO ATTIVITA' CULTURALI SAN SILVESTRO COMUNE DI OSIMO (AN)
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 18 alle 20
Vernissage: Sabato 4 Ottobre ore 18:00
Data di chiusura:18 Ottobre2008
Ingresso gratuito

Per contattare l'artista scrivere a: martina.pagnanini@gmail.com

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