mercoledì 1 ottobre 2008

Carlo Andreoli e Rohn Meijer: Memoria e futuro, orizzonti in bilico


Forse non abbiamo intenzione di fermarci, forse non siamo pronti a fermarci. Forse la paura ci lascia senza fiato, figure inerti in questo mondo rutilante di immagini crudeli e deliranti, in questo giro di vite consumate in fretta, delle quali nulla vogliamo sapere, delle quali ignoriamo la musica segreta. Ma proprio mentre corriamo per dimenticare, proprio mentre il mondo ci ruota attorno con inequivocabile puntualità ... recuperiamo il fiato, dopo l´ennesima corsa, inspiriamo e solleviamo lo sguardo, lasciamo che si allarghi, lasciamo che metta a fuoco la realtà. Una realtà sgrammaticata come quella dei titoli di alcune delle foto di Carlo Andreoli, una realtà dolente, di carne e sangue, dove quasi non esistono sfumature, divorate dalla violenza inconsulta dell´uomo che consuma, dove i colori sono quelli freddi della denuncia o piuttosto della presa di coscienza di questo artista che lascia il proprio segno con una scrittura di meditata imprecisione, con disarmante risolutezza. E´ il mondo degli ultimi, dei piccoli, che Andreoli fissa nei suoi scatti impietosi, restituendo dignità ad un´esistenza dimenticata, inchiodandoci alla nostra coscienza. Siamo ancora qui, assorti, e subito nei nostri occhi si fa strada l´universo di Rohn Meijer, un universo i cui confini si dilatano fino a toccare l´oriente estremo, terra di mezzo indecisa fra passato e futuro.

La tradizione millenaria di un popolo e il suo anelito all´eternità si incontrano su un ponte sospeso fra un futuro che è già qui e un passato che è ancora presente. Istantanee di vita, volti fissati in una quotidianità fatta di fatica e attesa, fatta di gesti semplici, essenza imprescindibile della nostra umanità. Nel chiarore di un mattino, su un ponte di pietra, un figlio corre incontro a suo padre, un aquilone si alza nel vento disegnando i sogni di un bambino. In una notte di silenzio rarefatto, le luci fredde di un ponte vuoto ci avvolgono in una solitudine irreale. Un ponte può dividere. Un ponte può congiungere. A noi la scelta.

A cura di Barbara Di Santo e Paola Franzosi

Info Mostra
Inaugurazione Lunedì 6 ottobre alle ore 18.30 La mostra resterà aperta fino al 22 ottobre 2008, nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì alle ore 16 alle ore 18 e giovedì dalle ore 18 alle ore 20 presso il Circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano Tel +39 3312995313

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