sabato 5 aprile 2014

Una mostra racconta due secoli di storia attraverso gli abiti da sera

Museo della moda e delle arti applicate di Gorizia
Gustav Klimt la ritrasse bella e sorridente con indosso il suo abito da sposa, una veste bianca e vaporosa. Ora alcuni abiti da sera della gran dama viennese Margaret Stonborough Wittgenstein sono solo una delle tante meraviglie esposte al Museo della moda e delle arti applicate di Gorizia (Il museo occupa il primo piano delle Case Dornberg e Tasso e comprende anche le sezioni della produzione e lavorazione della seta e quella dei gioielli. Il percorso si snoda tra ambienti che riproducono attività artigianali collegate all'abbigliamento, bottega del calzolaio, del cappellaio e sartoria), che ha riaperto i battenti, completamente rinnovato, lo scorso 2 aprile. Magnifiche le sue grandi sale, ricreate come se si trattasse di scenografie teatrali che ricordano le strade di una città di inizio Novecento, con le vetrine dei boulevard piene di accessori femminili, dai cappellini alle scarpe, fino alla lingerie. I pezzi esposti, che vanno dal Settecento agli anni Venti del Novecento, sono tutti abiti da sera, perché il filo conduttore dell'allestimento è l'ornamento scintillante che racconta la storia della belle époque attraverso gli abiti femminili. Un punto di vista privilegiato, che consente al visitatore di immergersi nella vita e nell'atmosfera di quegli anni di cui questi vestiti sono una testimonianza elegante e raffinata. Anche attraverso una sala multimediale che permette l'accesso a un ricco repertorio di fotografie e video.

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