venerdì 21 gennaio 2011

PER NON DIMENTICARE



GIORNO DELLA MEMORIA – 27 GENNAIO 2011
PER NON DIMENTICARE
LE FORME CULTURALI DELLA MEMORIA NELLA RAPPRESENTAZIONE DELLA SHOA’
Ivan Barlafante, Valerio Berruti, Bruna Biamino, Georges de Canino, Menashe Kadishman, Vardi Kahana, Luigi Mulas Debois, Barbara Nahmad, Giuliano Pastori, Tobia Ravà, David Reimondo, Graziano Russo, Elia Sabato, Maurizio Savini
A cura di Giorgia Calò
Inaugurazione: martedì 25 gennaio 2011, ore 18.00
Ermanno Tedeschi Gallery - Via del Portico d’Ottavia, 7 – 00186 Roma
Dal 25 gennaio al 9 febbraio 2011
Martedì 25 gennaio 2011, in occasione del Giorno della Memoria, la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma ospita la mostra collettiva Per non dimenticare. Le forme culturali della memoria nella rappresentazione della shoà, a cura di Giorgia Calò.
Nel Giorno della Memoria una mostra di forte impatto visivo riunisce le esperienze di 14 artisti nell’esposizione dei loro lavori eterogenei. Opere su tela, fotografie, sculture e installazioni, si presentano al pubblico come testimonianza dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico, in ricordo dei deportati nei campi nazisti. Attraverso l’arte viene espresso il tema del dolore e della memoria collettiva, con cui si cerca di far conoscere a tutte le generazioni del dopoguerra l’orrore della shoà.
La scelta degli artisti è stata fatta con l’intenzione di tracciare un panorama dell’arte contemporanea internazionale. In mostra verranno esposte celebri opere, come parte dell’installazione in ferro Shalechet. Fallen Leaves (1997-1999) di Menashe Kadishman, presentata al Museo Ebraico di Berlino ed intitolata alla memoria del Vuoto; Only My Bag di Luigi Mulas Debois, installazione del 2006 caratterizzata da una borsa a forma di stella di Davide che evoca nella sua semplicità l’orrore incancellabile della shoà; e il ritratto di Anna Frank realizzato da Barbara Nahmad.
Mentre Bruna Biamino e Vardi Kahana presentano delle fotografie di forte impatto emotivo, rievocando gli stati dell’anima, Ivan Barlafante espone un’installazione fortemente simbolica, e Tobià Ravà un lavoro alfanumerico strutturato sulla ghematria e la kabbala.
Numerosi sono i lavori realizzati ad hoc per l’evento: Valerio Berruti presenta un’opera dedicata ai luoghi dell’infanzia tragicamente perduta; Georges de Canino il ritratto di Ida, deportata triestina; Giuliano Pastori e Elia Sabato opere che riflettono sul concetto della Memoria. David Reimondo si misura invece con il tema della shoà usando pane azzimo carbonizzato; Graziano Russo presenta un’installazione composta da sampietrini, simbolo dell’ex-ghetto ebraico di Roma; e Maurizio Savini espone la Scatola della memoria, uno sguardo introspettivo che invita alla riflessione.
La mostra è patrocinata da: Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione; Regione Lazio – Assessorato Cultura, Arte e Sport; Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali; CER – Centro di Cultura Ebraica di Roma; Dipartimento Cultura Comunità Ebraica di Roma; UCEI – Unione Comunità Ebraiche Italiane.

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