lunedì 18 febbraio 2013

PABLO SOLARI, Artista Plastico



!En Busca de la gente....!

PABLO SOLARI, Artista Plastico

Una visione del silenzio, lacerante come un urlo.

Piramidi d’umanità composte e silenti, unite nel tormento da aneliti di universale fratellanza.

Il racconto pittorico di Pablo Solari si snoda attraverso parabole costruite senza parole, in cui i personaggi usano solo gli occhi, lo sguardo e la postura per dialogare col mondo.

Fissità sofferenti che si spiegano alla comprensione con la poderosa voce dell’immagine. Poesia dipinta.

L’arte rivelata ne diventa quasi “Mater Dolorosa”, pietà espressa, aiuto compassionevole.

Il peso della vita, insopportabile gravame, viene stemperato dal colore sempre vivido e capace di ingentilire e, alla fine,rasserenare.

Quello che l’Artista ricerca è la comprensione del profondo essere “persona”. Uomini e donne che vivono la loro normale esistenza, vanno al mercato, lavorano i campi, raccolgono l’uva, viaggiano o semplicemente aspettano. A volte soli, a volte affastellati uno sull’altro, ma in ogni caso isole, remoti luoghi in cui solo la nave della tolleranza può condurci.

Gli sguardi,volutamente, non si incrociano mai, sempre rivolti verso un altrove che non sono i personaggi intorno,compagni solo casuali di avventura. E anche nell’unico caso in cui questo sembra non accadere, c’è una maschera (verde come la speranza) a nascondere la direzione degli occhi.

L’obiettivo fissato è ben fuori dalla tela. E’ la gente. Causa e rimedio alla disperazione e all’apatia.

L'uomo è solo una canna, la piú fragile della natura; ma una canna che pensa. Non occorre che l'universo intero si armi per annientarlo; un vapore, una goccia d'acqua bastano a ucciderlo (blaise pascal)

E’ chiaro che senza la pratica dell’indulgenza il viaggio e l’incontro, allora, non sono pienamente possibili.

Si resterà in ogni caso incantati negli ipnotici grovigli di uomini e cose che la mano magistrale di Solari sa creare, ma per apprezzare appieno e godere la narrazione occorrerà animo puro.

Sarà necessario cercarlo, questo sguardo, che non è distratto e vacuo ma attento e indagatore.

Alla ricerca di chi vuol vedere. Alla ricerca di chi sa capire. (angelo andriuolo)

 

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