Il restauro dell’affresco della Madonna con Bambino e Santi a Urbania

Un Rinascimento ritrovato: il restauro dell’affresco della Madonna con Bambino e Santi a Urbania

Madonna con Bambino e Santi
Prima del restauro
Visto il crescente interesse per i miei articoli inerenti capolavori meno noti del patrimonio artistico italiano, vi propongo, oggi, uno scritto relativo ad un affresco rinascimentale situato nel cuore di Urbania, antica Casteldurante. Si tratta dell'affresco raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, custodita nella Chiesa di Santa Chiara, che è tornato a splendere grazie a un complesso intervento di restauro. Questo lavoro non solo ha preservato la bellezza dell’opera, ma ha anche offerto nuove prospettive per comprenderne il contesto storico e attribuirne la "paterntà".

Le tecniche di restauro utilizzate

Il restauro ha richiesto un approccio scientifico e minuzioso. Dopo un’accurata analisi preliminare dello stato di conservazione, è stata condotta una documentazione fotografica e grafica dettagliata. Si è proceduto con il consolidamento della superficie pittorica, fondamentale per prevenire ulteriori distacchi dovuti al deterioramento della muratura. Successivamente, sono stati rimossi i depositi superficiali e i sali solubili, che avevano compromesso la leggibilità dell’affresco.

Particolarmente interessante è stato il processo di ritocco pittorico. Utilizzando velature ad acquerello, i restauratori hanno ripristinato l’unità cromatica dell’opera senza alterarne l’autenticità. Inoltre, il ritrovamento di tracce di azzurrite sul mantello della Madonna ha permesso di recuperare l’intenso blu originale, un colore simbolicamente legato alla purezza mariana. Questo pigmento, particolarmente prezioso nel Rinascimento, era spesso utilizzato nelle raffigurazioni sacre per enfatizzare l’importanza dei soggetti rappresentati.

Il contesto storico e la scelta iconografica

Madonna con Bambino e Santi
Dopo il restauro
L’affresco, attribuito con ipotesi ancora dibattute a Timoteo Viti o a un altro artista manierista del primo Cinquecento, riflette il fermento culturale e artistico del Rinascimento marchigiano. Le Marche, con Urbino come centro nevralgico, furono un crocevia di influenze culturali, grazie alla presenza di artisti come Raffaello e al mecenatismo dei Della Rovere.

La rappresentazione della Madonna con Bambino e Santi rientra nella tradizione della Sacra Conversazione, tipica del Rinascimento. Questo schema iconografico, che mostra la Madonna in trono circondata da santi, era particolarmente diffuso per la sua capacità di comunicare un senso di equilibrio e ordine armonico. Nell’opera di Santa Chiara, la scelta dei santi – Santa Chiara, San Francesco, Sant’Orsola e le undicimila Vergini martiri – riflette il legame con la comunità delle Clarisse, che storicamente gestiva la chiesa.

Un elemento interessante è la figura del Cardinale Bessarione, teologo e protettore dell’Ordine Francescano, qui rappresentato in abiti cardinalizi. Questo dettaglio non solo sottolinea l’importanza del contesto francescano, ma offre anche un' occasione per riflettere su chi possa essere stato il possibile committente dell’opera, forse legato agli ambienti ecclesiastici vicini al cardinale stesso.

Il restauro della Madonna con Bambino e Santi ha unito comunità, istituzioni e mecenati in un progetto che va oltre la semplice conservazione. Questo intervento dimostra come l’arte non sia solo un’eredità del passato, ma un patrimonio vivo che continua a parlare al presente. Urbania, con la sua ricca tradizione storica e artistica, trova in quest’opera una testimonianza del suo passato glorioso e un simbolo del suo futuro.

Questo lavoro, reso possibile grazie all’Art Bonus e al dialogo tra settore pubblico e privato, celebra l’importanza della tutela del patrimonio culturale. Attraverso la cura e la dedizione, l’affresco della Madonna con Bambino e Santi è tornato a essere un faro di bellezza e spiritualità per la comunità che lo custodisce.

Il restauro della Madonna con Bambino e Santi non rappresenta soltanto un atto di conservazione del patrimonio storico, ma solleva anche interrogativi sul valore dell’arte, sia a livello culturale che economico. Per approfondire questi aspetti, consiglio la lettura del libro "IL MERCATO DELL'ARTE: La guida essenziale per investitori e galleristi". Questa guida pratica approfondisce le strategie ed esamina le risorse necessarie per comprendere e muoversi consapevolmente all'interno dello sconfinato ed affascinante mercato dell’arte, offrendo strumenti utili sia per investitori che per galleristi. Un approfondimento che arricchisce la comprensione del valore economico e culturale delle opere d’arte, come l’affresco restaurato a Urbania.

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