Germano Sartelli: l’incanto della materia e la sua visione in mostra ad Imola

Oggi, in occasione del centenario della sua nascita, il Museo di San Domenico di Imola, fino al 13 luglio 2025, celebra la sua carriera con la mostra “Germano Sartelli. L’incanto della materia”, curata dal critico Claudio Spadoni. Questa esposizione raccoglie circa settanta opere che ripercorrono l'intero itinerario creativo dell’artista, dai primi esperimenti degli anni Cinquanta alle imponenti sculture in corten e alle delicate carte lavorate degli ultimi anni.
Un artista appartato, ma sorprendentemente anticipatore
Sartelli si è sempre distinto per la sua indipendenza artistica. Pur rimanendo ai margini dei movimenti più celebri del secondo Novecento, il suo lavoro è stato spesso in anticipo sui tempi. Questo isolamento volontario, lontano dalle dinamiche dei grandi centri dell’arte, ha permesso all’artista di sviluppare una poetica originale e profondamente radicata nella materia.Germano Sartelli
Il percorso creativo di Sartelli inizia con collage e assemblaggi di materiali recuperati, spesso di scarto, trasformati in opere che sfidano la percezione tradizionale della pittura e della scultura. Negli anni successivi, la sua ricerca si evolve, portandolo a lavorare con corten, legno, plexiglass, cellophane, e altri materiali eterogenei, utilizzati per creare opere dalla forte connotazione simbolica.
La materia come mezzo espressivo e il legame con il territorio
Uno degli aspetti più affascinanti dell’arte di Sartelli è la sua capacità di dialogare con la materia. La sua opera non nasce mai da un progetto prestabilito, ma piuttosto da un’osservazione sensibile e da un’intima connessione con gli elementi naturali e artificiali che lo circondano. Questo rapporto si manifesta nei suoi lavori più significativi, dove impiega foglie, ragnatele, frammenti di carta, cicche di sigaretta, e altri materiali spesso considerati marginali o insignificanti.
Oltre all’approccio materico, Sartelli ha sempre mantenuto un legame profondo con il territorio imolese e con la comunità. Questo dialogo emerge sia nelle sue opere che negli interventi artistici realizzati in spazi pubblici, contribuendo a ridefinire il paesaggio urbano e la percezione dell’arte nella società.
La mostra a Imola: un tributo alla sua eredità artistica
La retrospettiva dedicata a Germano Sartelli rappresenta un’occasione unica per comprendere la profondità del suo percorso artistico. Curata da Claudio Spadoni, l’esposizione offre una panoramica completa sulle diverse fasi della sua carriera, mettendo in evidenza l’evoluzione del suo linguaggio visivo e della sua sperimentazione materica. Oltre alle opere più celebri, la mostra include anche documenti e testimonianze che aiutano a contestualizzare la sua figura all’interno del panorama artistico italiano.
L’evento vuole rendere omaggio a un artista che ha saputo innovare senza mai seguire schemi predefiniti. La sua ricerca autonoma, lontana dai circuiti più tradizionali, ha contribuito a creare un corpus di opere che oggi viene finalmente celebrato nella sua complessità.
Il contributo di Sartelli all’arteterapia e alla comunità
Oltre alla sua attività di artista, Sartelli si è dedicato a progetti innovativi nel campo dell’arteterapia. Negli anni Cinquanta ha avviato un programma pionieristico presso l’Ospedale Psichiatrico Lolli di Imola, dimostrando come l’arte potesse essere un potente strumento di espressione e di cura per persone con disturbi psichici. Questo progetto rappresenta un’importante testimonianza del suo impegno sociale e della sua visione dell’arte come mezzo di comunicazione e libertà.
Quotazioni e valutazione delle opere di Sartelli
Le opere di Sartelli sono state battute in asta diverse volte, con prezzi che variano in base alla tipologia e alla rarità del pezzo. Le sue sculture in corten, per esempio, hanno raggiunto cifre significative, mentre i suoi collage e tecniche miste sono più accessibili per i collezionisti emergenti. Alcuni dei suoi lavori più iconici, come le ragnatele, hanno suscitato particolare interesse per la loro unicità e per il forte impatto visivo.
Secondo le valutazioni recenti, le opere di Sartelli possono avere un valore compreso tra 400 e 4.000 euro, a seconda delle dimensioni e della tecnica utilizzata. Le aggiudicazioni in asta mostrano una crescita costante dell'interesse per il suo lavoro, con un aumento delle richieste da parte di gallerie e collezionisti privati.
Domanda e tendenze nel mercato dell'arte
Negli ultimi anni, il mercato dell'arte ha visto un incremento dell'interesse verso artisti che hanno sperimentato con materiali non convenzionali, e Sartelli rientra perfettamente in questa categoria. La sua capacità di trasformare materiali di recupero in opere d'arte lo rende particolarmente apprezzato in un'epoca in cui la sostenibilità e l'uso innovativo delle risorse sono temi centrali.
La mostra “Germano Sartelli. L’incanto della materia” ha contribuito a rafforzare la sua presenza nel mercato, attirando nuovi collezionisti e aumentando la visibilità delle sue opere. Inoltre, il riconoscimento istituzionale e la storicizzazione della sua figura artistica stanno contribuendo a consolidare il suo valore nel panorama dell'arte contemporanea.
Germano Sartelli ha saputo trasformare materiali comuni in opere straordinarie, anticipando molte delle tendenze che avrebbero caratterizzato l’arte contemporanea. La sua visione innovativa e il suo profondo legame con la materia ne fanno una figura imprescindibile nella storia artistica italiana. La mostra dedicata a lui a Imola rappresenta un’occasione imperdibile per riscoprire il suo lavoro e apprezzarne la straordinaria originalità.