Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé sono due figure di spicco nel panorama artistico contemporaneo, ciascuno con un percorso e una visione unica nel proprio campo. La loro collaborazione più recente, la mostra "Chromotherapia" a Villa Medici a Roma, è un'esplorazione della fotografia a colori attraverso il XX secolo, un viaggio visivo che celebra la potenza cromatica dell'immagine.
Maurizio Cattelan: un'icona dell'arte contemporanea
Nato a Padova nel 1960, Maurizio Cattelan è celebre per il suo approccio dissacrante e provocatorio. Conosciuto per opere come "La Nona Ora" (la scultura di Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite) e "Him" (una scultura inquietante raffigurante Hitler inginocchiato), Cattelan ha spesso sfidato i confini dell'arte e della società. Il suo progetto "Toiletpaper", una rivista d'immagini creata con il fotografo Pierpaolo Ferrari, ha ridefinito l'estetica contemporanea con il suo mix di surrealismo, ironia e colori saturi.
Sam Stourdzé: il curatore visionario
Sam Stourdzé, nato nel 1973, è uno dei curatori più influenti nel campo della fotografia. Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (Villa Medici) e in passato del Rencontres d'Arles, ha sempre promosso un approccio innovativo alla fotografia, ponendo in dialogo il passato e il presente. La sua capacità di esplorare il linguaggio fotografico in modi nuovi e stimolanti si riflette in "Chromotherapia".
La mostra "Chromotherapia" a Villa Medici
Dal 28 febbraio al 9 giugno 2025, Villa Medici ospita "Chromotherapia. La fotografia a colori che rende felici", una mostra curata da Cattelan e Stourdzé. L'esposizione esplora la storia della fotografia a colori nel XX secolo attraverso 300 immagini di 19 autori internazionali, tra cui Martin Parr, William Wegman, Juno Calypso e Ouka Leele.
Organizzata in sette sezioni, la mostra gioca con le potenzialità cromatiche, esplorando estetiche che vanno dal pop al kitsch, dal barocco al surrealismo. Tra gli scatti esposti, spiccano le fotografie di Harold Edgerton, pioniere del flash stroboscopico, e le immagini iconiche di Guy Bourdin e Hiro, che hanno rivoluzionato la fotografia di moda.
Un elemento distintivo della mostra è la presenza delle immagini tratte da "Toiletpaper", che si intrecciano con le altre opere esposte, creando un dialogo visivo tra passato e presente. La mostra si sviluppa in un percorso immersivo, in cui il colore diventa protagonista assoluto, trasformando gli spazi di Villa Medici in una giostra di emozioni visive.
"Chromotherapia" non è solo una celebrazione della fotografia a colori, ma un viaggio che invita il pubblico a riscoprire il potere del colore nell'arte. Cattelan e Stourdzé hanno creato un'esperienza unica, capace di sorprendere e affascinare, offrendo una riflessione profonda sull'impatto emotivo e culturale della fotografia a colori.
Un'occasione imperdibile per chi ama l'arte visiva e vuole lasciarsi trasportare in un mondo di sfumature, contrasti e visioni inaspettate.
Foto: Miles Aldridge, «Five Girls in a Car #1», 2013 - Fonte: Il Giornale dell'Arte
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