Contenuti e struttura
Il libro analizza l'evoluzione dell'archeologia classica come disciplina, partendo dagli studi di Winckelmann, considerato il fondatore della storia dell'arte antica, fino ai dibattiti metodologici del Novecento. Viene posta particolare attenzione a:
- L'archeologia filologica e il ruolo delle fonti letterarie;
- Le grandi scoperte archeologiche e le spedizioni che hanno segnato la disciplina;
- L'evoluzione del pensiero archeologico, con un confronto tra filologia, storicismo e le nuove teorie.
L'approccio critico di Bianchi Bandinelli
Uno degli aspetti più interessanti è la forte polemica dell'autore nei confronti delle tendenze moderne dell'archeologia del suo tempo. Bianchi Bandinelli critica l'eccessiva specializzazione e tecnicizzazione della disciplina, sostenendo l'importanza di un approccio storico e umanistico, che consideri l'archeologia come parte integrante della storia dell'arte e della cultura.
L'autore
Ranuccio Bianchi Bandinelli (1900-1975) è stato uno dei più influenti archeologi e storici dell'arte italiani. Ha insegnato in diverse università e ha ricoperto ruoli istituzionali di primo piano, tra cui quello di Direttore generale delle Antichità e Belle Arti nel dopoguerra. Ha avuto un ruolo chiave nella valorizzazione del patrimonio artistico italiano e nella divulgazione dell'archeologia classica attraverso un approccio marxista e storico-sociale.
Perché leggerlo?
- È una lettura imprescindibile per chi vuole comprendere le basi metodologiche dell'archeologia classica.
- Offre una prospettiva critica sulle trasformazioni della disciplina nel XX secolo.
- È scritto da uno dei massimi studiosi italiani, con un approccio colto ma accessibile.
Se ti interessa la storia dell'arte antica o l'archeologia, questo libro è un ottimo punto di partenza per approfondire lo sviluppo della disciplina e il dibattito metodologico che l'ha accompagnata.
© Riproduzione vietata