Giacomo Mercuriali e Federico Tansella in mostra presso la galleria Mare Karina di Venezia

Giacomo Mercuriali e Federico Tansella in mostra presso la galleria Mare Karina di Venezia
Giacomo Mercuriali e Federico Tansella: dialoghi visivi tra tecnologia e resistenza sociale

La mostra "States of Stagnation", ospitata dalla galleria Mare Karina a Venezia, mette a confronto le pratiche artistiche di Giacomo Mercuriali e Federico Tansella, due artisti che, pur operando con linguaggi diversi, trovano un punto di contatto nell'esplorazione delle sottoculture digitali e delle nuove forme di resistenza sociale.

Giacomo Mercuriali: tra intelligenza artificiale e tradizione pittorica

Giacomo Mercuriali, nato a Cesena nel 1990, è un artista e docente con un forte interesse per la teoria dell'immagine e l'iconologia. La sua ricerca si concentra sull'interazione tra immagini digitali e percezione umana, analizzando l'impatto dell'intelligenza artificiale nel processo creativo.

Nella serie "Giverny, Babylon", Mercuriali utilizza l'IA per generare immagini che richiamano lo stile impressionista, rappresentando nudi femminili immersi nella natura. Questi lavori, tra glitch digitali ed elementi iconografici tradizionali, mettono in discussione la creatività dell'intelligenza artificiale e il confine tra tecnologia e arte classica.

Federico Tansella: l'estetica della resistenza passiva

Federico Tansella, nato nel 2003 a San Benedetto del Tronto, è un artista audiovisivo che esplora il concetto di resistenza passiva attraverso la rappresentazione di figure socialmente emarginate come hikikomori e NEET. Le sue opere pongono domande sulla produttività forzata della società contemporanea e sulla possibilità di alternative esistenziali basate sull'inazione.

L'installazione "Those who lay down" presenta una bandiera distesa a terra in una teca che si riempie progressivamente di fumo, simbolizzando la condizione di invisibilità sociale. "Pour en finir avec le travail" immagina invece una divisa-cosplay per un ipotetico corpo militare dei NEET, abbandonata e dismessa, enfatizzando la passività come forma di opposizione alla cultura dell'iperproduttività.

Punti di contatto tra i due mondi artistici

Nonostante le loro differenze stilistiche, Mercuriali e Tansella condividono un profondo interesse per le estetiche digitali e le dinamiche sociali contemporanee. La loro collaborazione in "States of Stagnation" mostra come le loro opere si "hackerino" a vicenda, creando un dialogo tra tradizione e innovazione.

Un esempio emblematico è "Giverny, Babylon (Black Flag for Federico Tansella)", un'opera di Mercuriali che raffigura la bandiera nera di Tansella attraverso un'IA generativa. Questo lavoro evidenzia il continuo scambio concettuale tra i due artisti e il modo in cui si influenzano reciprocamente.

Il contesto sociale e il messaggio delle opere

Le opere di Mercuriali e Tansella offrono una riflessione critica sul rapporto tra individuo, società e tecnologia. Da un lato, Mercuriali esplora l'uso dell'intelligenza artificiale nell'arte, interrogandosi sulla sua capacità di creare significato. Dall'altro, Tansella mette in discussione la struttura sociale che premia l'iperproduttività, proponendo un'estetica della resistenza passiva.

Questa combinazione di tematiche rende "States of Stagnation" una mostra di grande attualità, capace di stimolare il dibattito su come l'arte possa rappresentare e interpretare le trasformazioni della nostra epoca.

La mostra "States of Stagnation" a Venezia

Curata da Caterina Avataneo, la mostra presso la galleria Mare Karina offre un'esperienza immersiva che invita il pubblico a riflettere sullo stato dell'arte contemporanea e sulle sue possibili evoluzioni. L'allestimento crea un dialogo serrato tra le opere di Mercuriali e Tansella, mettendo in luce le tensioni tra tecnologia, società e individualità.

In un panorama artistico spesso dominato da narrazioni semplicistiche e rassicuranti, l'incontro tra questi due artisti rappresenta un'importante alternativa, capace di restituire complessità e profondità al dibattito culturale.

Grazie all'uso sapiente delle nuove tecnologie e all'analisi critica delle dinamiche sociali, Mercuriali e Tansella offrono una visione innovativa del contemporaneo, aprendo nuove prospettive sulla relazione tra arte, intelligenza artificiale e resistenza sociale.

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