lunedì 24 febbraio 2025

Paolo Scheggi: l'arte, il messaggio e la mostra di Brescia

 

Chi era Paolo Scheggi? Biografia e influenza artistica

Paolo Scheggi (Settignano, 1940 - Roma, 1971) è stato un artista italiano di grande rilievo, noto per la sua innovativa "pittura oggetto". Maestro dello Spazialismo e del movimento Zero, ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del XX secolo. Le sue opere sono state apprezzate da critici come Lucio Fontana, Gillo Dorfles e Germano Celant, e la sua carriera ha visto importanti traguardi, tra cui la partecipazione alla XXXIII Biennale di Venezia del 1964.

Il significato delle "Intersuperfici" di Paolo Scheggi


Il suo stile si distingue per la sovrapposizione di superfici monocrome, dando vita a un'interazione dinamica tra luce e spazio. Le celebri "Intersuperfici" trasformano la tela in un'esperienza visiva tridimensionale, anticipando concetti dell'arte minimalista e concettuale. La sua arte non si limita alla pittura, ma si espande alla performance, all'installazione e alla progettazione di ambienti immersivi.

Paolo Scheggi e il Sacro: la mostra di Brescia

Un aspetto meno noto di Paolo Scheggi è la sua profonda connessione con il sacro, esplorata nella mostra "Paolo Scheggi. L'Apocalisse, la morte, il sacro" presso il Museo Diocesano di Brescia (27 febbraio - 18 maggio 2025). Curata da Ilaria Bignotti con l'Associazione Paolo Scheggi, l'esposizione presenta cinque grandi disegni progettuali legati a una performance sull'"Apocalisse", che avrebbe dovuto essere realizzata alla Biennale di Venezia del 1970.

L'infanzia dell'artista e la tradizione familiare influenzano profondamente la sua visione artistica. Suo padre faceva parte della Confraternita della Misericordia di Settignano, un'eredità che si riflette nella ritualità e simbolismo delle sue opere.

"6profetiper6geometrie": arte e spiritualità

Un'opera chiave di questo percorso è "6profetiper6geometrie" (1971), esposta postuma alla Biennale di Venezia del 1972. L'installazione comprende sei basi metalliche con solidi geometrici di materiali pregiati, ognuna associata a un profeta e al testo biblico corrispondente. Quest'opera rappresenta un dialogo tra geometria, filosofia e trascendenza spirituale.

Paolo Scheggi e le Performance Art

La mostra di Brescia include anche documentazioni di azioni performative, come la "Marcia funebre o della Geometria" (Como, 1969), una processione artistica con musica sperimentale e testi rinascimentali. Questo evento testimonia il suo impegno nell'unire arte visiva e performance in un'esperienza immersiva.

L'eredità di Paolo Scheggi

La mostra di Brescia offre una nuova prospettiva sull'opera di Paolo Scheggi, rivelandone l'interesse per la spiritualità e la ritualità. La sua ricerca spaziale e concettuale si arricchisce di una dimensione filosofica e sacra, consolidando il suo ruolo di protagonista nell'arte contemporanea.

Foto: 6profetiper6geometrie di Paolo Scheggi

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