Il movimento lesbico italiano ha attraversato decenni di lotte per visibilità e diritti, trovando espressione in numerose forme artistiche che hanno contribuito a dare voce a chi è stato emarginato. In questo panorama, l'artista e attivista Flavia Tritto emerge come una figura chiave nel raccontare storie invisibili e spesso dimenticate. La sua mostra "La prima festa dell’anno", attualmente in corso a Bari negli spazi di VOGA Art Project, esplora la comunità lesbica pugliese, con un focus particolare sulla storia del gruppo separatista Desiderandae. Tritto intreccia arte, attivismo e memoria storica, offrendo uno spunto di riflessione sul movimento lesbico italiano e le sue radici nel sud Italia.
Il Gruppo Desiderandae e il legame con l'arte come pratica politica
Il gruppo Desiderandae, attivo a Bari dagli anni Novanta, rappresenta un'importante realtà del lesbismo separatista in Italia. Il loro impegno non si è limitato solo alla rivendicazione di diritti, ma si è tradotto anche in azioni quotidiane e pratiche di visibilità. Le loro feste non erano solo momenti di svago, ma veri e propri atti politici di affermazione dell’identità lesbica e queer. Gli archivi del gruppo, composti da volantini, locandine e brochure che pubblicizzano eventi e vacanze, sono ora parte integrante della mostra di Flavia Tritto, che raccoglie questo materiale per far conoscere e celebrare una storia di lotta e resistenza. L’arte, per Tritto, diventa quindi un potente mezzo di visibilità e liberazione, riscrivendo la funzione della festa come atto politico.
Le opere di Flavia Tritto: tra memoria personale e desiderio inespresso
Flavia Tritto, con il suo approccio poliedrico e multidisciplinare, racconta esperienze di vita personale che si intrecciano con la storia collettiva della comunità lesbica. L'opera "Sandokan" è un esempio evocativo di questa ricerca: fotografie di bambine, un costume da carnevale e una spada di plastica diventano simboli del desiderio inespresso e della difficoltà di affermare un’identità lesbica in un contesto sociale che ancora non accettava la sua esistenza.
Un'altra opera centrale nella mostra è "Prima di addormentarmi", un’installazione che riflette sul conflitto tra il desiderio di accettazione e l’impossibilità di esprimere liberamente il proprio orientamento. La presenza di cuscini morbidi e una lingua di ceramica dorata raccontano il desiderio di visibilità e la lotta contro la marginalizzazione. Questa dualità tra il silenzio e l’affermazione del desiderio è un tema ricorrente nell’arte di Tritto, che crea una connessione profonda con il vissuto delle donne lesbiche e queer.
"VIVA": la creazione di un'iconografia lesbica terrona condivisa
Il progetto VIVA. Esperienza e visibilità lesbica dal presente al futuro in Puglia, curato da VOGA Art Project in collaborazione con MIXED LGBTQIA+, ha l’obiettivo di riscoprire e valorizzare la storia del lesbismo in Puglia, con particolare attenzione al gruppo Desiderandae. Tritto recupera e documenta materiali storici, come gli archivi grafici del gruppo, per creare una "iconografia lesbica terrona condivisa". Questo percorso di ricerca si propone di mettere in luce una memoria storica troppo spesso nascosta e di restituire dignità alla lotta delle donne lesbiche, un tema che ancora oggi rimane centrale nel dibattito sui diritti e sulla visibilità.
L'impatto dell'arte lesbica sul Movimento LGBTQIA+
La mostra di Flavia Tritto non è solo un evento culturale, ma un atto di riappropriazione e visibilità. Le sue opere rappresentano una riflessione profonda sul movimento lesbico italiano, che ha giocato un ruolo fondamentale nell’evoluzione del movimento LGBTQIA+. L’arte di Tritto si inserisce in un contesto più ampio, dove la cultura visiva e l'attivismo si intrecciano per raccontare storie di lotta, di desiderio e di emancipazione. "La prima festa dell’anno" è un'opportunità per riflettere su quanto ancora ci sia da fare per garantire uguali diritti e visibilità a tutte le identità, soprattutto quelle storicamente marginalizzate.
La mostra di Flavia Tritto a Bari: un'occasione da non perdere
Se sei interessato a scoprire di più sul movimento lesbico in Italia e sulla sua evoluzione artistica e politica, la mostra di Flavia Tritto a Bari è un'occasione imperdibile. Questo evento non solo esplora la storia del gruppo Desiderandae, ma invita anche a una riflessione sull'attivismo lesbico contemporaneo e sulle sfide che la comunità queer continua ad affrontare. Un'esperienza che offre spunti di riflessione, stimola il pensiero critico e celebra l'importanza della visibilità e dell'inclusività.
Non perdere l’opportunità di visitare la mostra "La prima festa dell’anno" e di immergerti nel mondo dell’arte lesbica e queer, che continua a essere una forza potente nel panorama culturale e sociale italiano.