Nel cuore di Certaldo, città natale di Giovanni Boccaccio, una straordinaria mostra rende omaggio al capolavoro del celebre scrittore toscano, Il Decameron, in occasione del 650esimo anniversario della morte di Boccaccio. La rassegna, dal titolo evocativo Boccaccio 25, sarà allestita nelle eleganti sale di Palazzo Pretorio dal 1° marzo al 18 maggio 2025, offrendo un’esperienza sensoriale che intreccia arte visiva e la grande tradizione letteraria del Medioevo.
Giovanni Boccaccio: Il Maestro del Decameron
Giovanni Boccaccio (1313-1375) è uno degli scrittori più influenti del Medioevo e uno dei padri della letteratura italiana. La sua opera più famosa, Il Decameron, scritto intorno al 1353, racconta cento novelle di dieci giovani che si rifugiano in una villa fuori Firenze per sfuggire alla peste. Questa raccolta di storie esplora temi universali come l’amore, l’inganno, la moralità e la condizione umana, rivelando la complessità e l'ironia della vita medievale.
Il Decameron è considerato una delle opere più importanti della letteratura mondiale per la sua audacia nell'affrontare temi come il sesso, la religione e il potere, con una narrazione che ha ispirato generazioni di lettori e autori. La forza di Boccaccio risiede nella sua capacità di raccontare storie che attraversano il tempo, parlando a una modernità che non ha mai smesso di rispecchiarsi nelle sue parole.
Pier Paolo Pasolini e la rilettura del Decameron
Nel 1971, il regista e intellettuale Pier Paolo Pasolini portò sul grande schermo una reinterpretazione audace del Decameron, catturando la forza sovversiva e politica dell'opera. Pasolini vide nel Decameron una critica all’ipocrisia e alla corruzione del potere, temi che risuonavano fortemente nel contesto sociale e politico degli anni '70. Il film, che mescolava elementi di realismo e provocazione, contribuì a rinvigorire l’interesse per l'opera di Boccaccio, rendendola una fonte di riflessione anche per il pubblico contemporaneo.
Boccaccio 25: una mostra multidisciplinare
Curata da Davide Sarchioni, la mostra Boccaccio 25 celebra non solo Boccaccio, ma anche Pasolini, creando un ponte tra passato e presente. In questo contesto, l'arte visiva diventa il medium ideale per esplorare i temi universali di Il Decameron, portando alla luce riflessioni profonde sulla società moderna.
La rassegna sarà allestita nelle sale di Palazzo Pretorio, a Certaldo, e si sviluppa come un percorso espositivo che mescola pittura, scultura e narrazione. Ogni opera diventa una riflessione visiva sulle storie del Decameron, evocando immagini e sensazioni che parlano direttamente alla coscienza contemporanea.
Il Decameron tra pittura e scultura
Il pittore Thomas Lange, artista tedesco di formazione neoespressionista, è uno dei protagonisti principali della mostra. Con trenta tele di grande formato, Lange mescola icone della tradizione artistica italiana, come la Madonna con Bambino di Botticelli, con immagini di forte impatto sociale, come i migranti di Lampedusa o le donne di Teheran che lottano per i propri diritti. Le sue opere non raccontano semplicemente storie, ma esplorano le emozioni profonde dei soggetti, restituendo loro dignità attraverso la potenza visiva della pittura.
Accanto a Lange, l’artista giapponese Mutsuo Hirano presenta le sue sculture in terracotta, creando un dialogo tridimensionale che fonde simboli orientali e occidentali. Le sue figure arcaiche evocano miti, leggende e resistenza, e aprono un dialogo tra il passato e il presente, tra il dolore universale e la speranza.
Un'esperienza immersiva nel cuore di Certaldo
La mostra Boccaccio 25 è un'opportunità unica per riflettere sull'eredità immortale di Boccaccio attraverso l’arte contemporanea. Ogni sala di Palazzo Pretorio diventa un capitolo visivo del Decameron, invitando il pubblico a riscoprire le storie di amore, inganno e redenzione, ma anche a riflettere su come questi temi si rispecchiano nel mondo di oggi.
Con il 650esimo anniversario della morte di Boccaccio, Boccaccio 25 diventa una celebrazione che unisce la tradizione letteraria alle forme artistiche più moderne, creando una connessione tra epoche diverse e invitando il pubblico a guardare al passato con occhi nuovi. La mostra, che si tiene dal 1° marzo al 18 maggio 2025, è un’esperienza imperdibile per gli appassionati di arte, letteratura e cultura italiana.
Foto: Palazzo Pretorio (Certaldo)