Intervista ai Ragazzi dell'Associazione Bottega della Luce

Tre domande a M. Garro, S. Puccio e S. Spagnuolo, artisti della bottega della Luce, che hanno partecipato attivamente all'ultimo video di Hagackure: "the first fall".

Cosa vuol dire collaborare con un progetto come Hagackure?


Significa avere l’opportunità di esprimersi, senza freni e senza inibizioni. Significa tentare di superare la concretezza e la razionalità per andare oltre e toccare le corde della percezione ultrasensoriale. Rivolgersi all’inconscio e all’imperscrutabile.



Come si svolge il processo creativo?


Il mio team di supporto esterno al progetto Hagackure, “La Bottega della Luce” è un gruppo di fotografi, parliamo con le immagini e le emozioni. Con Giuseppe non abbiamo dovuto fare altro che mettere sul campo il nostro punto di vista, le nostre visioni. Liberi di dirigere la scena secondo il nostro sentimento artistico e la nostra sensibilità. Avevamo delle indicazioni di massima. Volevamo declinare i vari aspetti della solitudine. Questo progetto ha portato a due prodotti artistici. Uno con il linguaggio dell’inconscio, ovvero “The First Fall”, che parla a ciò che la mente ignora. L’altro che si rivolge all’anima e alla spiritualità che c’è in ognuno di noi. Per questo esiste anche una versione di “The First Fall” che abbiamo denominato “Director’s Cut.



Quanto durerà?


Abbiamo appena iniziato. Godiamoci questo momento che ci ha permesso di emergere. Se si manterrà la sintonia di idee, credo durerà a lungo.

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