Rubrica: "Gioielli d'autore: storie di bellezza"
La storia dell'arte orafa dalle origini ai giorni nostri (prima puntata)
Benvenuti nella nuova rubrica del blog "Gioielli d'Autore: Storie di Bellezza"! Questo spazio è dedicato alla straordinaria arte orafa, un patrimonio di ingegno, creatività e tradizione che affascina e ispira. Con questa rubrica, inauguriamo un appuntamento settimanale che vedrà la luce ogni Venerdì sera alle ore 20:00. La puntata di oggi è un viaggio che attraversa millenni, alla scoperta delle origini e delle evoluzioni di questa arte senza tempo.
Le origini dell'arte orafa: i primi capolavori della storia
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Collana del Neolitico |
Tra le più antiche testimonianze si annoverano i gioielli rinvenuti nelle tombe reali della Mesopotamia, dove bracciali, collane e diademi non erano solo segni di prestigio, ma amuleti carichi di valore rituale. Parallelamente, l'Antico Egitto vedeva nell'oro una materia divina, eterna e indistruttibile, usata per celebrare faraoni e dei. Qui nacquero tecniche sofisticate, come la granulazione e l'incastonatura di pietre preziose, che ancora oggi rappresentano l'apice della raffinatezza.
Il Medioevo: tra devozione e simbolismo
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Gioiello di Founder |
Questo periodo segnò anche l'affermazione della filigrana, una tecnica che utilizzava sottilissimi fili metallici per creare motivi delicati e intricati, simbolo di purezza e perfezione divina. Croci pettorali, anelli episcopali e calici eucaristici divennero capolavori che univano arte, spiritualità e artigianato.
Oltre all'aspetto religioso, i gioielli medievali avevano una funzione sociale. Indossare gioielli significava mostrare il proprio rango e potere. Le corti europee, come quella dei Carolingi, erano famose per le loro collezioni straordinarie.
Il Rinascimento: un Rinascimento anche per l'arte orafa
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Saliera d'oro di B. Cellini |
Un nome su tutti: Benvenuto Cellini, orafo, scultore e scrittore. Le sue opere, come la celebre Saliera d'oro realizzata per Francesco I di Francia, sono esempi di straordinaria maestria e innovazione. La rivalutazione della figura dell'artista, unita alle nuove scoperte scientifiche, influenzò profondamente i disegni e le tecniche utilizzate. Si sperimentarono nuove leghe, pietre rare e smalti dai colori intensi.
Il gioiello divenne una forma di espressione personale, non solo legata alla religione o al potere, ma anche all'estetica e alla bellezza pura.
L'Età Moderna: tra innovazione e tradizione
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Pendente di René Lalique |
Lo stile Rococò introdusse motivi floreali e arabeschi, mentre l'epoca Vittoriana portò con sé gioielli dal significato più sentimentale, come i medaglioni con miniature o ciocche di capelli. Parallelamente, gli scavi archeologici, come quelli di Pompei, influenzarono il gusto, facendo rivivere lo stile classico.
L'Art Nouveau, verso la fine del XIX secolo, rappresentò una vera rivoluzione. Designers come René Lalique iniziarono a mescolare materiali tradizionali con vetri, smalti e perle, dando vita a gioielli che erano veri e propri capolavori di design.
L'Era Contemporanea: verso l'infinito
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Bracciale di E. Peretti |
Allo stesso tempo, c'è un ritorno alla sostenibilità, con molti designer che scelgono materiali riciclati e processi a basso impatto ambientale. Le collaborazioni con il mondo della moda e dell'arte hanno reso il gioiello un protagonista delle passerelle e delle gallerie d'arte.
Artisti del calibro di Elsa Peretti, con le sue creazioni iconiche per Tiffany, o artigiani italiani che continuano la tradizione nelle botteghe, dimostrano che l'arte orafa rimane uno dei linguaggi più potenti per esprimere bellezza e identità.
Non perdete l'appuntamento con questa rubrica, ogni Venerdì alle ore 20:00. Scopriremo insieme il fascino di gioielli senza tempo, esplorando tecniche, storie e innovazioni che rendono l'arte orafa un patrimonio universale.
L'arte orafa è molto più di ornamenti: è la testimonianza di un'umanità che, da sempre, cerca di trasformare la materia in emozione. Nella seconda puntata parleremo delle tecniche tradizionali: Smalto, Cesello e Filigrana.
Approfondimenti
Collana del Neolitico: La ricostruzione di questa eccezionale collana, datata tra il 7400 e il 6800 a.C., ha richiesto cinque anni di lavoro. Rinvenuta in una tomba nel sito di Ba’ja, in Giordania, la collana è composta da conchiglie, turchese, ambra e altri materiali preziosi. Presenta un anello inciso in madreperla e un pendente realizzato in ematite. Per completare l'opera, al posto delle perline troppo deteriorate sono stati utilizzati sottili cilindri di materiale plastico nero. Fonte fotografica: Alarashi et al., 2023, PLOS ONE, CC-BY 4.0.
Gioiello di Founder: oro, perle e pietre preziose; lasciato al New College di Oxford dal suo scopritore, William of Wykeham, nel 1404. La M longobarda raffigurata deriva dai caratteri calligrafia del primo Medio Evo.
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