Un mosaico inedito: l'Annunciazione della Cattedrale di Pisa
Entrando nella Cattedrale di Pisa, il primo impatto visivo è con il grande mosaico absidale che si staglia maestoso in fondo alla navata. Al centro, il Cristo Pantocratore di Francesco da Pisa domina l'opera, ma nelle absidi dei transetti troviamo due mosaici che meritano attenzione: l'Annunciazione nel transetto nord e l'Assunzione a sud. Questi mosaici sono datati tra il 1321 e il 1345 e, sebbene spesso passino inosservati rispetto al mosaico principale, contengono in realtà peculiarità tecniche che li rendono unici.
L'attribuzione a Lippo Memmi e la tecnica inedita del mosaico
Tradizionalmente attribuiti a Francesco Traini, i mosaici di Pisa sono oggi oggetto di studi che li legano a Lippo Memmi, uno degli artisti più importanti del Trecento italiano. Le tecniche utilizzate in questi mosaici sono affascinanti, soprattutto per la composizione dei materiali e l'uso innovativo di tessere in stucco, pietra, terracotta e vetro colorato. Questo approccio unico nel mosaico medievale ha permesso ai mosaicisti di esplorare una gamma cromatica più ampia, con colori rosati e tonalità più calde che erano difficili da ottenere con i tradizionali materiali in vetro.
Il restauro e il recupero dei dettagli
Il restauro recente dei mosaici della Cattedrale di Pisa ha rivelato una bellezza nascosta. Le tessere in stucco, di dimensioni ridotte, sono state utilizzate per i dettagli più raffinati, come i lineamenti dei volti, che sono stati completamente recuperati grazie alla pulitura e al restauro. Questo intervento ha permesso di ammirare la qualità della maestria artigiana medievale e la cura con cui sono stati realizzati i dettagli, in particolare per le figure rappresentate nell'Annunciazione, dove sono visibili ben 24 ritratti.Innovazione nella scelta dei materiali: le tessere in stucco
Un aspetto molto interessante del mosaico dell'Annunciazione è l'uso delle tessere in stucco. Sebbene il vetro e la pietra fossero i materiali tradizionali per il mosaico, l'uso dello stucco ha permesso ai mosaicisti di espandere la loro tavolozza cromatica, creando toni di rosa, arancio, marrone e giallo, altrimenti difficili da ottenere con il vetro. Le tessere in stucco, realizzate con calce, oli e pigmenti, erano facilmente reperibili e lavorabili, permettendo di ottenere un effetto visivo più delicato e sofisticato.
Perché il mosaico dell'Annunciazione è così speciale?
L'uso di materiali non convenzionali in questo mosaico ha permesso ai creatori di sperimentare nuove tecniche e arricchire la gamma cromatica delle opere. La mancanza di colori vitrei per ottenere tonalità di rosa e arancio ha portato all'introduzione delle tessere in stucco, una risorsa economica e facilmente reperibile che ha portato alla creazione di effetti visivi straordinari. La combinazione di questi materiali rende l'Annunciazione un'opera senza pari nel panorama del mosaico medievale.
L'Annunciazione: un capolavoro da scoprire
L'Annunciazione nella Cattedrale di Pisa è un esempio straordinario di come l'arte possa evolversi attraverso l'innovazione tecnica. Sebbene spesso meno visibile rispetto ad altre opere più famose, come il mosaico absidale principale, questo mosaico rappresenta una parte fondamentale della storia dell'arte e della tecnica del mosaico medievale.
L'attenzione ai dettagli, l'uso innovativo dei materiali e il recupero dei particolari grazie al restauro rendono l'Annunciazione un'opera da non perdere. Gli appassionati di arte sacra, arte medievale e mosaico troveranno in questa opera un esempio imperdibile di maestria artigiana e innovazione.
Credit photo: C. Pradel - Mosaico dell’Annunciazione attribuito a Lippo Memmi.
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