Un protagonista del design italiano
Carlo De Carli (1910-1999) fu un innovatore capace di coniugare estetica e funzionalità con una visione umanistica del design. Amico e collega di figure come Gio Ponti, Lucio Fontana, Luigi Moretti e Marco Zanuso, De Carli ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del design industriale e dell'architettura moderna. La sua carriera si è articolata tra insegnamento, progettazione e ricerca, lasciando un'eredità che oggi è riscoperta e valorizzata dalle più importanti case di produzione.
Tra i suoi capolavori, la sedia 683 di Cassina (foto 2), che gli valse il primo Compasso d'Oro e il premio Good Design del MoMA. Ma il suo contributo non si limita agli arredi: sotto la sua direzione, la "Rivista dell'arredamento" divenne "Interni", una delle pubblicazioni più influenti del settore. Il suo lavoro continua ad avere un forte impatto sul mercato del design, con pezzi ricercatissimi nelle aste e-commerce specializzati.
La mostra "Carlo De Carli Corollario"
Curata da Lola Ottolini, Margherita De Carli, Claudio Camponogara, Gianni Ottolini e Roberto Rizzi, la mostra offre un ritratto a tutto tondo del maestro, esplorando le sue molteplici sfaccettature: progettista, intellettuale, docente e innovatore. Il percorso espositivo è costruito attorno a pezzi originali provenienti dalla famiglia De Carli e dal Politecnico di Milano, molti dei quali esposti per la prima volta.Il valore di questa esposizione risiede nella sua capacità di trasmettere non solo il genio creativo di De Carli, ma anche la sua filosofia di progettazione, basata sul rapporto tra oggetti e persone. Ogni arredo sarà utilizzabile dai visitatori, offrendo un'esperienza immersiva e interattiva.
Un'esperienza unica tra design e filosofia
La mostra è articolata in otto sezioni tematiche, che ripercorrono le fasi salienti della carriera di De Carli:
- Il pensiero e le parole: la sua riflessione teorica sul design;
- Il regalo della pittura: il rapporto tra arte e architettura;
- Corrispondenze di sensi: la contaminazione tra materiali e discipline;
- Attualità dei mobili: l'evoluzione dei suoi arredi nel tempo;
- Trame espositive: le sue collaborazioni con artisti come Lucio Fontana;
- Ricerca in architettura: i suoi edifici iconici;
- Il progetto del mobile: il suo approccio all'industrial design;
- L’insegnamento e la scuola: il suo ruolo nella formazione delle nuove generazioni.
Un momento particolarmente suggestivo sarà la proiezione del video di Antonio Rovaldi sulla Chiesa di S. Ildefonso a Milano (foto 1), che rilegge in chiave contemporanea una delle opere più significative di De Carli.
Un'eredità che continua
Carlo De Carli ha sempre concepito il design come un mezzo per costruire relazioni tra le persone e il loro ambiente. La sua visione, estremamente attuale, continua a ispirare nuove generazioni di progettisti e a influenzare il panorama del design contemporaneo.
Grazie a "Carlo De Carli Corollario", il pubblico ha l'opportunità di riscoprire un maestro che ha segnato la storia del design italiano, e che, oggi più che mai, merita di essere celebrato. Non solo per la sua influenza sul design di lusso e di arredamento, ma anche per la sua capacità di innovare e ispirare, rendendo il design un'arte accessibile a tutti.
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