Il cinema e l’arte visiva sono da sempre intrecciati in un dialogo continuo, e gli Oscar 2025 lo dimostrano con due film candidati che incarnano pienamente questo connubio: The Brutalist e Nosferatu. Entrambi esplorano l’estetica, la forma e il concetto artistico in modi distintivi, rendendoli autentiche opere d’arte in movimento.
The Brutalist: l’architettura come espressione artistica e cinematografica
Diretto da Brady Corbet, The Brutalist è un film che esplora il legame tra architettura brutalista e narrazione cinematografica. La storia segue un immigrato ungherese che diventa un influente architetto brutalista, incarnando la visione artistica radicale di questo movimento. Il Brutalismo, nato nel dopoguerra, si distingue per l’uso del cemento grezzo, le forme geometriche imponenti e un’estetica funzionale.
Il film celebra l’architettura come arte, esplorando il suo impatto sociale e visivo. Le scenografie si ispirano alle opere di Le Corbusier, Marcel Breuer e Louis Kahn, enfatizzando il rapporto tra spazio, materia e percezione. La fotografia, con giochi di luci e ombre, trasforma gli edifici in autentiche sculture urbane, conferendo al film una dimensione artistica unica.
Nosferatu: il ritorno dell’Espressionismo tedesco nel cinema moderno
Diretto da Robert Eggers, Nosferatu è un omaggio al cinema espressionista tedesco, movimento artistico che ha influenzato non solo il cinema ma anche la pittura e il teatro. Questo remake dell’iconico Nosferatu (1922) di F.W. Murnau si ispira all’estetica delle opere di Edvard Munch, Alfred Kubin e al capolavoro visivo Das Cabinet des Dr. Caligari.
L’uso del bianco e nero, delle luci drammatiche e delle prospettive distorte ricrea l’atmosfera inquietante tipica dell’Espressionismo, conferendo al film un impatto visivo straordinario. Il vampiro, figura artistica simbolica, incarna il connubio tra orrore e bellezza, riflettendo il fascino del macabro nell’arte.
Cinema e arte: un connubio senza tempo
The Brutalist e Nosferatu dimostrano come il cinema possa essere una forma d’arte visiva e concettuale. Il primo esplora l’architettura brutalista e la sua influenza estetica, mentre il secondo rievoca il cinema espressionista, unendo arte e narrazione cinematografica. Entrambi i film rappresentano un esempio di come il cinema possa essere una potente espressione artistica, capace di ispirare e influenzare generazioni di artisti e spettatori.
Con la loro forte identità visiva, questi film sono destinati a lasciare il segno non solo nella storia del cinema, ma anche nel mondo dell’arte e della cultura visiva.
Credit photo: Mohamed Hassan
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