martedì 25 gennaio 2011

PASSIONI


PASSIONI

Atelier degli Artisti - Roma

9>16 Febbraio 2011

inaugurazione 9 febbraio ore 18,30

autori:

P. Salvatore, V. Illiano, L. Eleuteri, A. Ombroso, E. Siciliano, E. Rossi, T. Loiodice, V. Spiridione, P. Mazzucato, M. Angeletti, M. Gambatesa, T. Di Bartolomeo, C. Mastropaolo, N. Auè, S. Corrao, C. Margiotti, A. Konrad, S. I. Massoni, G. Ponti, M. Bellini, V. Savarese, D. Fontani, S. Arangio, A. Sacco, M. Lelli, A. Lampiasi, M. Nardi. A. Schiaretti,

Titolo: Passioni

Luogo: Atelier degli Artisti

a cura di Tiziana Di Bartolomeo, Livia Compagnoni e Kelly Costa.

Indirizzo:Via dell'Arco di San Calisto, 40. Trastevere – 00153 Roma – Rm

tutti i giorni dalle 14,30 alle 21,30

ingresso libero

http://www.atelierdegliartisti.it info@atelierdegliartisti.it

tel: 39 06.96.844.351 Fax: 39 06.96.844.351

in collaborazione con:L 'Associazione Espressioni D'Arte info@espressionidarte.it

e l'Associazione A.C.C.A. liviacom@tiscali.it


PASSIONI

Per giungere alle passioni bisogna almeno iniziare da una passione prima : l'ammirazione. Passione che non ha né contrario né contrad­dittorio e che è sempre per una prima volta. Quali che siano le iden­tificazioni possibili, mai l'una occuperà il posto dell'altra, esse so­no tra loro irriducibili.

Quando il primo incontro con qualche oggetto ci sorprende, e lo giu­dichiamo nuovo o molto differente da quel che conoscevamo prima, op­pure da quel che noi supponevamo che dovesse essere, ciò fa sì che l'ammiriamo e che ne siamo stupiti. E siccome tutto ciò può capitare prima che noi conosciamo, in alcun modo, se questo oggetto ci sia o no conveniente, mi sembra che l'ammirazione sia la prima di tutte le passioni. Essa non ha il suo contrario, perché, se l'oggetto che si presenta non ha in sé niente da sorprenderci, noi lo consideriamo senza passione.

Quello che è l'altro, chi è l'altro, io non lo so. Ma l'altro che mi è inconoscibile, è l'altro che differisce, è la mia ammirazione davanti all'inconoscibile. Le passioni sono state represse, sof­focate, sminuite. Talvolta si lascia uno spa­zio di meraviglia ammirata all'oggetto imprendibile ? L'ammirazione con­serva uno spazio libero e attraente, una possibilità di sepa­razione e di alleanza.

Essa è determinata dalla sorpresa, dal carattere subitaneo dell'impatto di oggetti rari e straordinari che vengono a iscriversi in un luogo del cervello? Tenero e non ancora indurito dalle impressioni passate, spesso agitate e ormai incapaci, a causa delle ri­petizioni, di essere influenzate, d'imprimersi. L'ammirazione segnala un nuovo luogo d'iscrizione per rinforzarla e mantenerla : ciò che si ignora, rimane estraneo. Passione prima e perpetuo luogo d'incontro, fra diversità.

Attrazione e rivolgimento dell'inesplorato, al di là di ogni approdo, di ogni porto. Navigando nel cuore dell'infinito, senza peso. Movimento di danza o volo? Lasciando la terra e la sua sicurezza, per navigare attraverso fluidi marini, aerei, celesti. La scommessa è di ammirare ancora. Senza fermarsi mai, volgere la prua, continuamente, verso l'inedito. Andando ancora e ancora verso un movimento ancor prima del desiderio? Il che mantiene al movimen­to la sua leggerezza, la sua libertà, il suo impulso sempre nuovo.

La meraviglia corrisponde allo spazio-tempo prima e dopo ciò che può circoscrivere, abbracciare, accerchiare con lo sguardo. Costituisce un aperto prima e dopo ciò che circonda, avviluppa. Un ponte. Fuori dalla ripetizione. Luogo d'incidenza e di congiunzione. Possibile soltanto nella perpetua novità di sé, dell'altro, del mondo. L'ammirazione sarebbe la passione dell'incontro. Dimensione inter­media, ma non per questo neutra. Suolo dimentica­to della nostra condizione. In noi e tra noi.

Livia Compagnoni ( 19 Gennaio 2011 )

La passione è un modo di essere e di percepire di comunicare, attraverso esso si reagisce ad un determinato legame con le persone, i momenti e i valori del nostro ambiente di vita. La differenza tra passioni, sentimenti, stati d’animo, emozioni alle volte sono sfumature. La mostra Verterà su la passione per una persona o oggetto di intenso amore o cosa oggetto di intensa attrattiva.

Tiziana Di Bartolomeo ( 9 gennaio 2011)

venerdì 21 gennaio 2011

PER NON DIMENTICARE



GIORNO DELLA MEMORIA – 27 GENNAIO 2011
PER NON DIMENTICARE
LE FORME CULTURALI DELLA MEMORIA NELLA RAPPRESENTAZIONE DELLA SHOA’
Ivan Barlafante, Valerio Berruti, Bruna Biamino, Georges de Canino, Menashe Kadishman, Vardi Kahana, Luigi Mulas Debois, Barbara Nahmad, Giuliano Pastori, Tobia Ravà, David Reimondo, Graziano Russo, Elia Sabato, Maurizio Savini
A cura di Giorgia Calò
Inaugurazione: martedì 25 gennaio 2011, ore 18.00
Ermanno Tedeschi Gallery - Via del Portico d’Ottavia, 7 – 00186 Roma
Dal 25 gennaio al 9 febbraio 2011
Martedì 25 gennaio 2011, in occasione del Giorno della Memoria, la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma ospita la mostra collettiva Per non dimenticare. Le forme culturali della memoria nella rappresentazione della shoà, a cura di Giorgia Calò.
Nel Giorno della Memoria una mostra di forte impatto visivo riunisce le esperienze di 14 artisti nell’esposizione dei loro lavori eterogenei. Opere su tela, fotografie, sculture e installazioni, si presentano al pubblico come testimonianza dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico, in ricordo dei deportati nei campi nazisti. Attraverso l’arte viene espresso il tema del dolore e della memoria collettiva, con cui si cerca di far conoscere a tutte le generazioni del dopoguerra l’orrore della shoà.
La scelta degli artisti è stata fatta con l’intenzione di tracciare un panorama dell’arte contemporanea internazionale. In mostra verranno esposte celebri opere, come parte dell’installazione in ferro Shalechet. Fallen Leaves (1997-1999) di Menashe Kadishman, presentata al Museo Ebraico di Berlino ed intitolata alla memoria del Vuoto; Only My Bag di Luigi Mulas Debois, installazione del 2006 caratterizzata da una borsa a forma di stella di Davide che evoca nella sua semplicità l’orrore incancellabile della shoà; e il ritratto di Anna Frank realizzato da Barbara Nahmad.
Mentre Bruna Biamino e Vardi Kahana presentano delle fotografie di forte impatto emotivo, rievocando gli stati dell’anima, Ivan Barlafante espone un’installazione fortemente simbolica, e Tobià Ravà un lavoro alfanumerico strutturato sulla ghematria e la kabbala.
Numerosi sono i lavori realizzati ad hoc per l’evento: Valerio Berruti presenta un’opera dedicata ai luoghi dell’infanzia tragicamente perduta; Georges de Canino il ritratto di Ida, deportata triestina; Giuliano Pastori e Elia Sabato opere che riflettono sul concetto della Memoria. David Reimondo si misura invece con il tema della shoà usando pane azzimo carbonizzato; Graziano Russo presenta un’installazione composta da sampietrini, simbolo dell’ex-ghetto ebraico di Roma; e Maurizio Savini espone la Scatola della memoria, uno sguardo introspettivo che invita alla riflessione.
La mostra è patrocinata da: Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione; Regione Lazio – Assessorato Cultura, Arte e Sport; Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali; CER – Centro di Cultura Ebraica di Roma; Dipartimento Cultura Comunità Ebraica di Roma; UCEI – Unione Comunità Ebraiche Italiane.

I bambini nella guerra e nella Shoah





I bambini nella guerra e nella Shoah
MARTA CZOK
Si inaugura mercoledì 26 gennaio 2011 alle ore 18.00 la personale della pittrice Marta Czok: “I bambini nella guerra e nella Shoah”.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con il patrocinio della Comunità Ebraica di Padova, l’esposizione resterà aperta fino al 13 febbraio presso Palazzo Antico Ghetto Ex Sinagoga Tedesca, via delle Piazze 28 e sarà visitabile dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 19.00 con ingresso libero. Presenta la mostra la giornalista e critica Barbara Codogno.
Con le sue opere Marta Czok, pittrice di origini polacche, intende formulare un progetto dedicato alla memoria dei bambini polacchi di fede cristiana che furono deportati dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale ma poi allarga il progetto pensando anche ai piccoli polacchi ebrei e in generale a tutti i bambini che sono, ancor oggi, vittime della guerra.
I dipinti di Marta Czok si insinuano come momento di verità che, a distanza di anni, torna prepotente a squarciare la coscienza. Czok dipinge bambini nudi senza sesso perché per loro non ci sarà mai un futuro da uomo o da donna. Di questo futuro negato dobbiamo farci carico per onestà. Parlare del pianto dei bambini è una scelta coraggiosa che Czok conduce fuori da ogni possibile retorica, con una potenza pittorica espositiva impareggiabile. Nelle sue opere dalla campiture dense e oppressive, nella totale assenza di prospettiva, spiccano dettagli grafici quasi fotografici a incorniciare la verità dei fatti, che la pittrice guarda con coraggio sulla tela. Accompagna le potenza pittorica espressiva di Marta Czok il canto lirico della giovane poetessa Slawka G. Scarso, che riesce a dare una voce a tutti i bambini senza identità, schiantati dalla ferocia delle guerre. Quando piangono i bambini sono tutti uguali, scrive Marta Czok e questa semplice frase incornicia un'esposizione pittorica illuminante perché nasce dal cuore di una donna che ha saputo ascoltare le lacrime dei bambini.
Breve nota biografica:
Di origini polacche, Marta Czok è nata a Beirut (Libano) nel 1947. L’anno successivo si è trasferita con la famiglia a Londra dove ha terminato gli studi accademici alla St Martin’s School of Art, partecipando ripetutamente alla Royal Academy Summer Exhibition.
Negli ultimi 25 anni ha esibito le sue opere in Europa e America collaborando anche al progetto “Alitalia per l’Arte”. Nel 2000 Alitalia le ha commissionato un trittico che è stato poi donato a Giovanni Paolo II per il suo ottantesimo compleanno. Nello stesso anno è stata invitata dall’Ambasciata Francese presso la Santa Sede a realizzare un’opera sul tema del Giubileo che è stata esposta nell’ambito della mostra Roma Jubilans. Nel 2008 la televisione nazionale polacca le ha dedicato un documentario nel quale si evidenziava il rapporto tra il suo lavoro e la seconda guerra mondiale.
Tra le sue mostre più recenti meritano una particolare segnalazione la mostra antologica che si è tenuta nel 2005 presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, la personale presso l’Abbazia di Pomposa (FE) del 2006 e la mostra tenutasi a Palazzo Ferrajoli (Roma) a gennaio 2009 e al Museo Civico di Albano, a gennaio 2010, dedicata ai Bambini nella guerra e nella Shoah. Lo scorso luglio ha vinto il premio della stampa con il suo dipinto in gara al Giffoni Film Festival nell’ambito del progetto Artabù – Icone della trasgressione.
“I bambini nella guerra e nella Shoah” opere di Marta Czok - Padova, Palazzo Antico Ghetto Ex Sinagoga Tedesca, Via delle Piazze 28 – dal 27 gennaio al 13 febbraio 2011. Orario: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 19.00. Ingresso libero. Informazioni: Settore Attività Culturali - Servizio Mostre tel. 049 8204546 email: caporellop@comune.padova.it / http://padovacultura.padovanet.it

mercoledì 12 gennaio 2011

“Jazz Art”

Titolo dell’esposizione: “Jazz Art”- Pittura, Scultura e Musica Jazz- Mostra- Evento Internazionale con interludi pianistici e concerti Jazz.
Sede espsositiva: Accademia di Romania in Roma
Indirizzo: Piazza José De San Martin, 1 (Piazza Belle Arti- Villa Borghese)
Periodo: dal 14 gennaio 2011 al 6 febbraio 2011
Inaugurazione: venerdì 14 gennaio 2011 ore 18.00
Presentazione: Critico d’arte Giorgio Palumbi
Orari : Orari di apertura ore 15.30-19.30 (al mattino per appuntamento)
Concerti di musica Jazz alle ore 17.00 dei giorni 22/01-29/01 e 05/02 del 2011
Ingresso libero
L’Accademia di Romania ha inteso ospitare e promuovere, nella prestigiosa sede di Roma, la prima edizione dell’originale e singolare evento internazionale, curato dal critico d’arte Giorgio Palumbi, e fortemente voluto dal Direttore dei Programmi dell’Accademia stessa, Cornel Nicolae Baicu, dedicato al tema del “Jazz”, presentando, attraverso culture diverse, un dialogo artistico tra arte figurativa e musicale, che trae spunto da ritmi e sonorità e si concretizza in espressioni cromatiche coniugate a sonorità partecipate che offrono la possibilità di far riecheggiare alla memoria dello spettatore gioie e turbolenze della vita passata.
Segni, forme, volumi, cromatismi, strumenti e note, quelli proposti da pittori, scultori e musicisti Jazz, che, univocamente e concettualmente si vivificano per illuminarsi di una straordinaria luce di libertà, manifestando la sensibilità degli artisti presenti, pulsante di dialoghi figurativi e musicali,capaci di soddisfare le svariate e complesse istanze culturali della nostra epoca.
Artisti espositori
Nieves Alberruche, Maria Teresa Bernabei, Wanda Bettozzi , Laura D’Andrea, Fiamma Dinelli, Mario Franceschini, Goffredo Godi, Fiorenza Gorio, Sergio Guerrini, Bernadette Haouy, Adriano Maraldi, Luigi Marazzi, Xenia Miranda, Patrizia Olivieri, Silvio Pancheri, Gianfranco Papa, Giuseppina Perugini, Lucia Piangatelli, Ewa Pietka, Roberta Recanatesi, Dayse Rodrigues, Gerhard Schwarz, Cristina Taioli, Carlo Vettori, Wong Wing Kuen.
Musicisti Jazz: Matteo Allegretti, The Blues Breakers : Carlo Maragna, Leopoldo Maragna, Bepi Fort, Edi Marroccu, Gerhard Schwartz, Gianmarco Lanza – Luigi Leonardi, Alessandro Silvestrelli, Alex Gentili, Matteo Fabbrizi, Francesca Conti, Susanna Ponzo.
Per maggiori informazioni contattare: cell.3282857366- tel.063201594

venerdì 7 gennaio 2011

LA VILLE DANS LE MIROIR | La città nello specchio



Ora
giovedì 27 gennaio · 18.30 - 21.00
Luogo
LA CONTEMPORANEA Studio Art Gallery
Via della Rocca 36
Torino, Italy

LA VILLE DANS LE MIROIR La città nello specchio

Personale di Marco Longo

Inaugurazione: 27 gennaio 2011 alle h.18,30

Location: LA CONTEMPORANEA – StudioArtGallery

Arte Architettura Interior DesignVia della Rocca, 36/b – 10123 Torino http://www.lacontemporaneatorino.com/

Periodo: dal 27 gennaio al 19 marzo 2010

Orari: feriali 15.30 19.30; domenica e festivi su appuntamento

Ingresso: gratuito

Organizzazione: La Contemporanea Studio Art Gallery – Torino

Con la collaborazione di MC2 Gallery Contemporary Art di Milano

Info: +39.011.0746769 – +39.335.6233779 info@lacontemporaneatorino.com


giovedì 27 Gennaio alle h.18;30 la prima esposizione del nuovo anno, dal titolo LA VILLE DANS LE MIROIR La città nello specchio.In onore della città che ospita la sua sede, questa personale è dedicata all’ artista torinese Marco Longo, il quale ha sviluppato il proprio talento artistico nella capitale sabauda dov’ è cresciuto.Si ritorna alla pittura in senso stretto e ai paesaggi urbani che già in passato hanno caratterizzato molte delle mostre organizzate, ancora una volta con l’intento di mantenere quel fil rouge che lega l’attività espositiva a quella principale di Studio di Architettura.LA VILLE DANS LE MIROIR La città nello specchio Personale di Marco LongoLA VILLE DANS LE MIROIR conta 15 opere realizzate con colori ad olio su tavola , 15 dipinti in cui il torinese Marco Longo esprime attraverso il linguaggio pittorico il lirismo legato a immagini paesaggistiche che si fanno espressione di una sensibilità e di un talento degni di nota.La produzione artistica di Longo celebra il fascino dell’ambiente urbano che si riflette con malinconica grazia in superfici d’acqua o nelle vetrate delle architetture stesse. Angoli di città simili a ritagli di riserbo, pozzanghere come scampoli di solitudine, quelli che ritrae sono scorci di natura che abbandona la forza dei suoi colori reali a favore di più discrete sfumature che abbracciano tutta la gamma dei grigi, senza tralasciare note di blu cobalto, i bruni e le tinte seppia. Sono scenari che abdicano al ruolo di protagonisti per restituirci una realtà “altra”, come in un gioco di specchi, in un’altalenarsi elegante e timido tra ciò che esiste e ciò che si osserva.Il riflesso arriva vibrante come un’onda a sfiorare le nostre intime nostalgie, offrendoci il piacere languido di un mondo che sfuma la sua estetica e lascia ricostruire i suoi confini al nostro sguardo. La precisione del gesto pittorico rende le immagini raffigurate di una perfezione quasi fotografica, al limite dell’iperrealismo, realizzando una sequenza romantica di alta precisione e delicato coinvolgimento oltre che tecnicamente apprezzabile anche dall’interlocutore meno preparato.A completare l’esposizione l’installazione dell’artista Mihailo Beli Karanovic , unico elemento “umano” ad essere inserito in questa danza coreografica di paesaggi urbani, coerente con la tematica della mostra per il suo specchiarsi “contemporaneo” . Ferro, legno, stracci, carta a costituire l’anima di un “Narciso” dei nostri tempi, il cui riflettersi è un vano tentativo di immolare sull’altare eterno della Bellezza un’immagine destinata , come l’acqua stagnante nella portiera dell’auto, a morire di sè stessa.

A CURA DI: Cristiana PECILE (architetto, gallerista) - Marzia Altaira GRAZZINI (architetto, gallerista)

TESTI CRITICI: Nicoletta PECILE – Cristiana PECILE

UFFICIO STAMPA: Nicoletta PECILE - tel. +39.011.0746769 +39.339.7496818 - n.pecile@lacontemporaneatorino.com

Achtung! Achtung!



Ora
giovedì 13 gennaio alle ore 18.30 - 27 gennaio alle ore 20.00
Luogo
Ex Gil , largo Ascianghi 5, Roma

Giovedì 13 gennaio 2011 alle ore 18:30 inaugura presso

l’ Ex Gil di Roma (Largo Ascianghi 5) la mostra collettiva Achtung! Achtung!,

evento di arte contemporanea, organizzato dalla Glocal Project Consulting

a cura di Micol Di Veroli e Barbara Collevecchio.

Attraverso la carica creativa di 22 artisti sarà resa oggettiva la condivisione universale e sociale del dramma dell’Olocausto.. Sei milioni di ebrei. a questo impressionante numero si aggiungono i disabili, gli omosessuali, i soldati sovietici, gli oppositori politici, i Rom ed altre vittime innocenti. Sono numeri che descrivono volti, storie e sentimenti orribilmente calpestati dal sistematico sterminio compiuto dalla Germania nazista nel corso della seconda guerra mondiale. Olocausto e genocidio sono simboli dell'odio che potrebbero manifestarsi anche nella nostra pacifica realtà contemporanea. Per far si che tutto questo non accada, la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico e di tutte le vittime del nazionalsocialismo e del fascismo.La memoria non è solamente il punto nevralgico del nostro tessuto emozionale, essa è altresì un indispensabile strumento di confronto storico e culturale, una piattaforma solida dove gettare le fondamenta della futura vita sociale, evitando il ripetersi degli errori del passato. Arte e memoria sono da sempre in stretto contatto fra loro, questo poiché il potenziale visivo delle pratiche creative rappresenta un mezzo di comunicazione assai più diretto del verbo e della parola scritta. La mostra Achtung! Achtung! permetterà al pubblico di ammirare le opere di artisti nazionali e internazionali ed avrà una fondamentale funzione didattica poichè sarà strutturata come una sorta di percorso emozionale attraverso momenti di alienazione, prigionia ed odio razziale per terminare in un'apertura verso la speranza di pace e la promessa di un mondo migliore, il tutto mediante la forza universale dell'arte. Contenitore ideale di un futuro libero, pacifico e possibile è lo spazio Ex Gil di Luigi Moretti, una delle più importanti opere architettoniche moderne della capitale, nato come sede della Gioventù Italiana del Littorio ed oggetto di un recente restauro portato a termine dalla Regione Lazio che ha conservato lo splendore architettonico dell'edificio, tramutandolo in una sede aperta allo scambio culturale, artistico e sociale.
Titolo:Achtung! Achtung!
Opening: Giovedì 13 gennaio ore 18:30
Genere:Mostra collettiva, arte contemporanea
Curatori:Barbara Collevecchio, Micol Di Veroli
Artisti:Andrea Aquilanti, Zaelia Bishop, Stefania Fabrizi, Davide Orlandi Dormino, Michelangelo Pistoletto, Fernanda Veron, Pietro Ruffo, Emanuele Napolitano & Francesco Petricca, Davide Sebastian, Daniele Jost, Edoardo Aruta, Matteo Basilè, Franko B., Andrei Molodkin, Claudia Zicari, Silvia Giambrone, Simone Cametti, Gaia Scaramella, Mauro Di Silvestre, Boaz Arad e Roxy in the box.

Periodo:13 - 27 gennaio 2011

LocationEx Gil - largo Ascianghi, 5 - Roma

Orari: dal lunedì al sabato 10:00 – 19:30catalogo: Ded'A

Ufficio stampa contatti:Carlotta Degl’Innocenti carlotta.deglinnocenti@virgilio.it + 39 328 181 46 68

Organizzazione:Glocal Project Consulting info@glocalproject.comhttp://www.glocalproject.com/

Patrocini:Regione Lazio Comunità ebraica di Roma

Sponsor tecnico:Little Queen B&B e Suites a Roma

PRAESES POPULUSQUE PONTEMOLLICUS


Il gruppo artistico OltrelaTela e

la galleria d'arte Collezione Saman di via Giulia - Roma

presentano:Praeses Populusque Pontemollicus

Rassegna di opere contemporanee

Torretta Valadier - Ponte Milvio, Roma 8/01/2011 al 14/01/2011 lunedì-domenica: 10.00-13.00 17.00-20.00Ponte Mollo, la porta di Roma. La porta dell'Arte già dai primi dell'ottocento. A 200 anni circa dall'occupazione della torretta da parte di un circolo di celebri artisti dell'epoca, il gruppo OltrelaTela e la galleria d’arte “Collezione Saman” di via Giulia presentano in questa particolare esposizione, una selezione di opere scelte a rappresentare i più attuali movimenti pittorici nella Capitale. Il “Pontemolle Gesellschaft”, fondato dal tedesco Franz e nel quale erano presenti tanti altri illustri artisti dell'epoca, rinnovava una tradizione antica che già dal XVII secolo, con Nicolas Poussin, accoglieva alle “porte di Roma” gli artisti provenienti da tutta l’Europa. Tradizione continuata poi nel secolo scorso dai "25 della Campagna Romana" succeduti agli stranieri nella gestione delle tradizioni del circolo. "Praeses Populusque Pontemollicus" era il motto inciso su una "fojetta" vuota che serviva da insegna sociale dell'accolita di artisti buontemponi. Gli Artisti presenti: Ilaria Barzilai, Barbara Berardicurti, Erica Brancasi, Patrizio de Magistris, Rodolfo Fincato, Claudio Meli, Kristina Milakovic, Francesca Mollicone, Paola Guia Muccioli, Walter Necci, Giorgio Piccinini, Cristina Ravera, Marco Recchia, Michelle Smith, Chiara Spagnoli, Nora Yaneva.

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