giovedì 1 luglio 2010

“Musicalmente esistenziale” al Castello di Zavattarello


Il Castello di Zavattarello ospita dal 4 al 18 luglio la mostra personale di un artista che dall'Oltrepò Pavese è giunto fino a New York, da cui è ritornato con un attestato di merito artistico rilasciato dalla giuria del “Premio Internazionale di Pittura, Scultura e Grafica Città di New York” che di lui dice: “La mirabile resa artistica denuncia la perizia di una ricercatezza psicologica e di una padronanza nel gestire i mezzi della tecnica trasmettendo vibranti emozioni”.
Sono proprio queste “vibranti emozioni” emerse negli Stati Uniti che tornano a risuonare tra le colline dell'Oltrepò nella mostra dal titolo “Musicalmente esistenziale”. Nelle opere in esposizione al Castello di Zavattarello vedremo tutto il percorso della vita di questo artista trasparire dalle sue opere, emergere e insinuarsi con forza nel nostro intimo, per andare a scuotere le nostre sensazioni più sopite. Fonte primaria d'ispirazione per lui è la musica, che comunica attraverso le immagini: nella serie “Musicalmente esistenziale” si fondono un collage di cantanti famosi e spartiti musicali con la tecnica molto comunicativa dell'Action Painting. Paolo Arezzi ama definire la sua arte come una forma di pop-art “esistenziale”, mescolata ad una sorta di cubismo semplificato che ben si adatta a una tematica piuttosto delicata come l'introspezione, l'osservazione di sé e del mondo circostante e l'espressione delle emozioni attraverso l'arte.
Sono proprio le emozioni e le sensazioni al centro delle opere di Arezzi, che vogliono far riflettere su sé stessi prima che sull'arte, sul mondo di oggi prima che sul mondo dell'artista: la forza dei suoi quadri sta nell'aver tradotto in arte le proprie esperienze per comunicarle agli altri e rendere gli spettatori partecipi, facendo riconoscere nelle sue emozioni quelle emozioni universali che tutti una volta o l'altra abbiamo provato.
La mostra personale al Castello di Zavattarello costituisce un ritorno in patria dell'artista dopo molto tempo speso all'estero tra premi, concorsi ed esposizioni: partito come tanti altri prima di lui con solo una valigia di sogni e pennelli, ritorna in Italia con un bagaglio di capacità artistiche che corona il percorso di ricerca della propria strada, artistica e morale, portando in luce un'arte “esistenziale” e concettuale che ancora molto ha da comunicare. 

Inaugurazione domenica 4 luglio 2010 alle ore 16.30: presentazione dell'artista, intrattenimento musicale e rinfresco per tutti gli intervenuti. Ingresso libero.
 
La mostra è visitabile il sabato e la domenica dalle ore 14,30 alle ore 19,30, gli altri giorni su prenotazione. P
er informazioni, www.zavattarello.org

dott.ssa Sara Rossi
Direttore del Museo d'arte contemporanea
del Castello di Zavattarello

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