Per la prima volta un' affascinante e innovativo studio delle sensazioni originate dalla solitudine viste attraverso gli occhi e l'intima rabbia di un hacker. "Solitude" è una collezione di quadri che intersecano immagini e codici di reali e funzionanti attacchi hacker per esternare le frustrazioni e i dolori della solitudine umana.
La collezione "SOLITUDE 2008" - dice Giuseppe Pisasale, ideatore del progetto - nasce dal desiderio e dalla necessità di esprimere tutte le sensazioni di dolore associate all'umano sentimento. Ma nell'arte di "
Il nome "
L'obiettivo dell'arte di "
"
Lo scopo di questo veloce excursus non è assolutamente quello di essere una componente descrittiva delle opere dal punta di vista artistico - dice sempre Pisasale -, ma vuole, bensì, dimostrarsi un mirato aiuto allo studio, alla comprensione e alla valorizzazione del "parallelismo", l’intima simbiosi e la continuità, tra le dolorose frustrazioni dell’artista e le illegittime esternazioni e rivincite dell’uomo "hacker".
I codici sorgenti degli attacchi hacker sono la confermata re-interpretazione della psichica impotenza umana con la rabbia e l’evasione digitale; le illegali intrusioni nei sistemi informatici rivestono il ruolo, a pieno valore, di un naturale evolversi ed intromettersi della sofferenza psicologica; essi marcano il coronarsi della prepotenza informatica come soddisfazione pienamente umana e come punto ultimo di arrivo per lo sfogo emotivo mentale.
Questo studio psicologico artista-hacker ha richiesto un notevole sforzo umano, durato oltre un anno, di condivisione, di sofferenze e di attimi di intima intrusione, fino a creare la perfetta sintonia tra i diversi componenti del gruppo.
Connubio che poi ha portato al raggiungimento di una completamente nuova forma di espressione, che trae dalle provocazioni e dall’intreccio di diversi punti di vista il cuore, il punto nevralgico di un dolore che tocca, che deve toccare, in quanto comune, in quanto punto di incontro, inconscio e intrinseco, dell’anima comunitaria.
Al fine di comprendere ancora meglio l'idea chiave della collezione "Solitude 2008", Giuseppe Pisasale ci ha fornito anche una breve ma dettagliatissima descrizione di un'importante opera facente parte della collezione ed il cui titolo è Avatar.
Avatar è l’emblema e il simbolo della gelosia, dell’invidia, della necessità di rivincita e di "alter-ego" che si prova nella fasi più meste della solitudine.
L’Hacker trova questa rivincita nei nuovissimi mondi virtuali, che non solo gli permettono una rivincita alle umane spoglie, ma gli offrono l’opportunità di saziare l’impotenza dell’uomo solo, con il potere delle sue capacita informatiche.
Le impronte digitali di un pollice sono state sostituite dai codici sorgenti di un exploit (un programma che sfrutta delle vulnerabilità) di un noto mondo virtuale, come perdita quindi, o completamento, di un identità umana che soffre i dolori della solitudine.
L'indiscutibile valore artistico delle opere, la competenza e la passione con la quale un gruppo di artisti con la "A" maiuscola che, solo per troppa modestia si definisce ancora inesperto ed alle prime armi, sono gli ingredienti alla base di questo innovativo progetto artistico che, di certo, non passerà inosservato e farà molto parlare di sé sia nel mondo dell'arte contemporanea nazionale che internazionale.
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